Buonasera, Dottoressa Merolla. Innanzitutto bentrovata e complimenti per questa straordinaria festa del gusto e della cultura gastronomica. Possiamo dire che stasera celebriamo anche i 25 anni della Dieta Mediterranea?
«Sì, possiamo dirlo. Questa serata è un omaggio non solo agli artisti del gusto, ma anche a un patrimonio culturale e alimentare che ci rappresenta nel mondo. E grazie a voi per essere sempre presenti con entusiasmo in queste occasioni.»
A metà evento, possiamo già fare un bilancio? La vediamo attenta, ma anche visibilmente felice.
«Più che preoccupata, sono vigile. Voglio che tutto funzioni al meglio, e qualche dettaglio da sistemare c’è sempre. Ma mettiamo il cuore in ogni cosa, e questo evento ci ripaga ampiamente. La risposta del pubblico è meravigliosa.»
Parliamo di numeri: quanti sono gli ospiti e quanti gli chef coinvolti?
«Gli ospiti di stasera sono oltre 1800, tutti su invito, per mantenere la qualità e la cura che meritano. Abbiamo allestito circa 100 postazioni tra chef, pasticcieri, panificatori, pizzaioli e produttori di vino. Ci sono forni attivi per la pizza, e ogni angolo offre un assaggio autentico della vita mediterranea.»
Un evento campano ma con respiro nazionale, quindi.
«Esattamente. Oltre ai professionisti del territorio, ci sono aziende che arrivano anche dal Nord Italia. È uno scambio continuo, fatto di relazioni e scoperta reciproca. Anche chi vive in Campania può trovare qui dettagli nuovi sulla propria terra. Ed è proprio questo che ci emoziona.»
Auguri, quindi, per questa bellissima serata e ancora complimenti per la passione che trasmettete.
«Grazie di cuore. E lunga vita alla Dieta Mediterranea!»
Lettere – Tra gli ospiti d’onore della serata del Festival Arcimboldo d’Oro, organizzata presso l’elegante Hotel Luxry Elisabetta, non è passato inosservato l’intervento di Mimmo De Gregorio, già protagonista nelle passate edizioni, che ha voluto omaggiare la tradizione culinaria familiare con un piatto simbolico e carico di memoria.
«Sono onorato di essere qui stasera in questa magnifica location – ha dichiarato – e non poteva mancare un piatto della nostra tradizione. Ho voluto portare a Lettere un sapore autentico, che rappresenta la cucina dello Stuzzichino, ispirato a mia madre Filomena, a mio padre e a mia moglie. Una filosofia che da anni ci guida nei piatti che proponiamo e nella nostra accoglienza.»
Citato con orgoglio un esempio virtuoso legato allo chef Mimmo De Gregorio, che in una precedente edizione del premio si era distinto per l’utilizzo creativo di gamberetti di Crapolla. «Anche noi siamo su quella linea: piatti semplici, ma profondamente veri, che arrivano dritti al cuore, come le nostre polpette, che continuano ad affascinare senza ricorrere a teatralità superflue.»
Il suo intervento si è concluso con un ringraziamento al pubblico e alla redazione di Positano News: «Grazie a voi e vi aspettiamo presto all’Osteria Lo Stuzzichino, a Sant’Agata sui Due Golfi, per continuare a puntare sempre più in alto.»
Un messaggio chiaro: il gusto autentico è fatto di memoria, rispetto e amore per il territorio.