LA ROTTA DEI FENICI. OSPITE AL TG POSITANONEWS DEL 20/05/2020 Kostas Tziampasis

Kostas Tziampasis è l’archeologo cretese scopritore della grande villa patrizia di Loutraki,presso Corinto, laureatosi alla Federico II , è stato docente presso l’Università di Napoli, Messina e Nicosia. Attualmente impegnato nel Comitato Tecnico Scientifico del progetto del Consiglio Europeo LA ROTTA DEI FENICI Quali inviati di Positanonews siamo stati più volte a Corinto per il FESTIVAL DELLE SCUOLE DI ARCHITETTURA , ospiti di Giannis Gkezerlis, Kostas Tziampasis e della Regione Peloponneso. Abbiamo registrato in esclusiva anteprima, con grande emozione, le varie fasi della scoperta della villa patrizia di Loutraki a Corinto.

Abbiamo invitato il prof Kostas Tziampasis alla diretta di Positanonews , in coincidenza della apertura post Covid  dei musei e dei parchi archeologici, e soprattutto con la presentazione internazionale della rotta dei fenici. Che riteniamo uno strumento validissimo per una ripresa turistica internazionale e determinante nei rapporti culturali e commerciali Italia- Grecia.

Kostas Tziampasis , che non nasconde il suo amore per Napoli e per l’Italia, collabora e pubblica con il prof Umberto Pappalardo, studi e ricerche, recentissimo quello dedicato al diario di Heinrich Schliemann, in viaggio per tutto il Mediterraneo. Realizzando anche quello che era il sogno del compianto Sebastiano Tusa.

La Rotta dei Fenici

Per Rotta dei Fenici si intende la connessione delle grandi direttrici nautiche che, dal XII secolo a.C., furono utilizzate dal popolo dei Fenici quali fondamentali vie di comunicazione commerciali e culturali nel Mediterraneo.  DAL  SITO  https://fenici.net/ 

Per itinerario culturale del Consiglio d’Europa si intende “un percorso che attraversa uno o più Paesi o Regioni, e che si organizza attorno a temi di interesse storico, artistico o sociale europeo, sia in ragione del tracciato geografico dell’itinerario, sia in funzione del suo contenuto e del suo significato”.

La Rotta dei Fenici – Sicilia

  • La Rotta dei Fenici – Sardegna
  • Il Cammino di Annibale – Italia
  • La Rete degli Etruschi – Italia
  • La Rotta dei Fenici – Spagna
  • Il Cammino di Annibale – Spagna
  • La Rotta dei Fenici – Francia
  • Il Cammino di Annibale – Francia
  • La Rotta dei Fenici – Tunisia
  • La Rotta dei Fenici – Malta
  • La Rotta dei Fenici – Grecia
  • La Rotta dei Fenici – Libano

Obiettivi e azioni

La Confederazione Internazionale della Rotta dei Fenici si propone di promuovere e assistere le attività delle reti nazionali e trasversali che ne fanno parte al fine di perseguire i seguenti obiettivi:

  1. Miglioramento della conoscenza e della diffusione della memoria, della storia e del patrimonio europeo legato al Mediterraneo, alle antiche civiltà ed al dialogo interculturale
  2. Promuovere la cultura mediterranea ed il dialogo interculturale nelle regioni e nei Paesi mediterranei, il loro patrimonio storico, tangibile e immateriale, paesaggi e ambiente.
  3. Promuovere attività di turismo culturale sostenibile e responsabile attraverso, tra l’altro, la valorizzazione dell’identità e della creatività.
  4. Promuovere la rete internazionale della Rotta dei Fenici come pure il programma, le attività e i valori del Consiglio d’Europa.
  5. Organizzare attività di ricerca relative al turismo e alla cultura, allo sviluppo locale sostenibile e all’aumento del mercato del lavoro connesso, inclusa la crescita delle nuove generazioni.
  6. Promuovere e sostenere la tutela dei paesaggi culturali e delle tradizioni legate alla cultura mediterranea per preservarli come patrimonio comune dei Paesi e delle regioni.

Per raggiungere tali obiettivi la Confederazione può aderire a enti e organizzazioni di carattere internazionale, nazionale o regionale in armonia con i propri obblighi e svolgere le seguenti attività:

  • Azioni dirette ai giovani
  • Azioni di tutela della dimensione storica, culturale e artistica dell’itinerario
  • Azioni di promozione del turismo sostenibile, lento, creativo, esperienziale nei territori coinvolti
  • Azioni di interazione con altri Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa o altri percorsi culturali per l’affermazione di valori comuni
  • Azioni di comunicazione
  • Azioni di formazione degli operatori

Il Cammino di Annibale – Italia

Il Cammino di Annibale, itinerario di terra sulle orme dell’epica impresa del più conosciuto personaggio storico cartaginese, nato nel 2008 in collaborazione con la Rete Unitwin UNESCO “Cultura, Turismo, Sviluppo ”, è un laboratorio interculturale per la formazione, la cultura e lo sviluppo di territori del Mediterraneo basato sulla valorizzazione del patrimonio immateriale e della memoria storica.

È un percorso innovativo in quanto fondato sul patrimonio intangibile: la rievocazione delle vicende belliche attraverso le testimonianze degli storici dell’antichità e la ricostruzione scientifica da parte degli storici contemporanei. Attraverso una rete internazionale di centri pilota di pedagogia del patrimonio, attualmente in quattro Paesi (Spagna, Francia, Italia e Tunisia), il Cammino di Annibale si pone come laboratorio ideale per lo studio della valorizzazione del patrimonio attraverso una fruizione creativa del paesaggio culturale e storico.

La Rotta dei Fenici – Grecia

Nella lotta che contrappone l’Egitto espansionista ai principi siriani e mesopotamici, a partire dal XVI secolo a. C., e poi agli Ittiti, le città costiere della fenicia godono di una pace relativa, consolidata dall’esito positivo della battaglia di Qadesh, rimanendo sotto la protezione del faraone. Questa situazione genera un equilibrio che viene però sovvertito intorno al 1180 a.C. a causa dell’invasione dei cosiddetti “Popoli del mare”, secondo la definizione data nei testi egizi. Sono i protagonisti di una grande ondata migratoria che si abbatte sulle coste di Canaan e dell’Egitto, miscugli di genti diverse, che con le loro invasioni spazzano dalle rive del mar Egeo la civiltà micenea e cacciano i sopravvissuti verso sud. La famosa guerra di Troia, cantata da Omero, è situata all’incirca nello stesso periodo. Innumerevoli ricerche archeologiche fatte a Troia e i testi storici attestano che la città viene contesa dai Greci d’Europa ai Greci d’Asia perché dominava l’ingresso degli stretti che davano accesso alle ricche regioni del Mar Nero. La distruzione della civiltà micenea portò all’arresto della navigazione e del commercio greco nel Mediterraneo. Il vuoto formatosi spinse, dunque, i Fenici ad aggiungere alle loro linee commerciali verso l’Egitto, quelle verso l’Egeo e la Grecia. Nell’area vicino-orientale i Fenici si erano integrati molto bene nelle varie nazioni; fondano infatti quartieri a carattere esclusivamente commerciale; nel caso della Grecia, invece, si stanziano in enclavi dotate di un esiguo entroterra, accogliendo elementi indigeni come testimonia Omero, il quale menziona scali commerciali fondati dai mercanti fenici. Le prime tracce della presenza fenicia vengono conservate a Creta, in Eubea, nelle isole del Dodecaneso e a Tebe. In epoca ellenistica si stabiliscono a Delo, ad Atene e soprattutto in Tessaglia, vere e proprie colonie di mercanti fenici.

In Italia il percorso passa in Umbria, a Tuoro sul Trasimeno, dove ha sede il Centro di Coordinamento internazionale del Cammino di Annibale, inaugurato il 21 Giugno 2010, e dove è stato realizzato un “Percorso storico-archeologico della Battaglia del Trasimeno” che si snoda per circa 14 km entro la vallata nord-occidentale del lago, tra i colli e le rive del Trasimeno. Accompagnano il visitatore 13 stazioni a tema legate a momenti significativi dello scontro ed a varie tematiche di approfondimento: da quelle storico-militari, a quelle geografico storiche ed archeologiche. Testi generali consentono di seguire, passo per passo, il racconto della battaglia, dagli antefatti all’epilogo finale; dettagliate didascalie, in 4 lingue, permettono di approfondire di volta in volta il tema trattato.

Altre tappe del Cammino di Annibale in Italia sono Rimini, in Emilia Romagna, luogo dal quale storicamente partono le truppe romane guidate dal Console Servilio per raggiungere il Trasimeno; Montemaggiore sul Metauro, nelle Marche, sede della famosa battaglia del Metauro svoltasi nel 207 a.C. fra i romani e le truppe cartaginesi giunte in soccorso di Annibale e poi duramente sconfitte. Prosegue in Campania a Santa Maria Capua Vetere, l’antica Capua, alla quale si associano i famigerati ozi di Annibale, in Puglia a Barletta dove l’area archeologica di Canne rievoca quella che, senza dubbio, è la più grande battaglia della seconda guerra punica ed infine in Calabria, a Crotone dove nel 204 a.C. viene combattuta la battaglia tra l’esercito cartaginese di Annibale e l’armata romana condotta da Publio Sempronio Tuditano.

 

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