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Sorrento. Giuseppe Petrarca con L’avvoltoio porta il medical thriller alla Libreria Tasso

11/07 » 17/07/18

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Conto alla rovescia per l’attesa serata “medical-thriller” alla Libreria Tasso di Stefano Di Mauro e Angela Cacace: martedi 17 luglio, dalle 20,45 alle 21,45, sarà presentata la terza puntata della saga di medical thriller firmati da Giuseppe Petrarca, “L’avvoltoio. La nuova indagine del commissario Lombardo”, edito nel 2018 da Homo Scrivens di Napoli (nella prestigiosa Collana Dieci). Il testo è stato preceduto da due romanzi che hanno imposto Petrarca all’attenzione del pubblico e della critica. “Inchiostro rosso” (da poco ripubblicato in una nuova edizione, visto il successo e i premi raccolti) è una fosca storia di respiro internazionale, ambientata tra Milano e Zurigo, tra inquietanti malattie genetiche rare e occulti quanto illeciti traffici perpetrati nel fitto intreccio di potere delle lobby delle multinazionali farmaceutiche, capaci di manipolare persone e salute pubblica condizionando la scelta di indagini, farmaci e terapie in base a strategie commerciali che seguono solo logiche di mero guadagno, a discapito delle effettive esigenze terapeutiche degli ammalati, tra cui il protagonista, Davide, ventiseienne costretto sulla sedia a rotelle da una devastante e misteriosa patologia degenerativa dei muscoli. “Corpi senza storia” è un’oscura vicenda ambientata nella dolorosa realtà degli ospedali psichiatrici giudiziari, dove la gestione del disagio mentale, con i suoi inappropriati trattamenti e la giungla delle sperimentazioni farmacologiche, talvolta spregiudicate, diventa emblema del crudele soffocamento dei basilari diritti di dignità degli esseri umani. Il nuovo lavoro, “L’avvoltoio”, ambientato in una Sicilia vivida e bellissima, affronta due intricate vicende: un traffico di organi gestito da un’organizzazione criminale internazionale che non esita a operare anche su bambini inermi e una violenta quanto misteriosa epidemia scoppiata nel campo di accoglienza di Cala Manenti in Sicilia. Cosimo Lombardo, il commissario protagonista della saga, è siciliano ma trapiantato per lavoro a Milano, nel difficile commissariato di Quarto Oggiaro. Un periodo di forte disillusione lo ha portato a ritornare alla sua terra d’origine in ricerca di riposo e riflessione, ma viene cooptato da un’indagine complessa e oscura. Lombardo scopre che l’epidemia è di natura dolosa, allo scopo di dirottare gli immigrati in una struttura gestita da soggetti mafiosi collusi con esponenti del ceto politico locale, con l’apporto di insospettabili medici spinti da sete di denaro e sotteso razzismo. Ancora una volta, le pagine dell’autore immergono il lettore in un mondo spietato dove persone che dovrebbero governare e proteggere vite umane, soprattutto i deboli e gli ultimi, ne diventano i carnefici, trattando gli uomini, le donne e i bambini in loro potere come una merce tra le altre merci, protetti dalla “parte buia” delle istituzioni del sistema socio-sanitario, che agiscono da “terminali” del potere politico del malaffare e della criminalità intenti a dominare, al di sopra della legge statuale e del diritto internazionale, le vite degli esseri umani in vaste aree dell’intero Pianeta. Tanti i temi trattati in un crescendo di emozioni forti e coinvolgenti: malasanità, crimine organizzato, corruzione, traffico di organi, collusioni dei politici, immigrazione, armi biologiche, speculazioni, omertà. In particolare, Petrarca accende i riflettori sull’emergenza migranti salvati dal mare e poi abbandonati in tristi e dolorose condizioni di vita nei centri di accoglienza, alla mercè della solitudine, della disperazione, di politici e malavitosi senza scrupoli, tra paure ataviche del diverso e interessi delinquenziali. Sono migliaia i minori non accompagnati che sbarcano sulle nostre coste e diventano facili prede di sfruttatori senza scrupoli: un esercito d’invisibili, senza diritti e con esigue opportunità di riscatto da una vita dolorosa, moderni sacrifici umani offerti alle nuove divinità del potere. Di impressionante attualità di fronte alla discussione in atto nell’Italia di Salvini sull’accoglienza da riservare ai migranti, il terzo capitolo della trilogia delle indagini del commissario Lombardo mostra anche pagine di rara poesia, in cui il personaggio viene approfondito nelle pieghe più intime della sua anima, attraverso un’indagine nell’indagine, questa volta attraverso se stesso e i suoi tormenti di uomo, tra delicati e malinconici ricordi d’adolescenza evocati dal ritorno nella terra di Sicilia, carica di odori, sapori, colori di vivida purezza. Un percorso che porta Lombardo a indagare dentro se stesso simultaneamente all’indagine giudiziaria. L’intricata matassa da sbrogliare per risolvere il caso dai risvolti macabri e toccanti si intreccia così con un’indagine più profonda, quella dell’introspezione nella mente e nella coscienza del protagonista. Diviso tra dubbi e aneliti, dilaniato dalle incertezze sul senso del vivere, deluso ma fedele ai valori di verità e giustizia, l’animo di Lombardo nel fare i conti con la propria vita si identifica nel paesaggio siciliano aspro e rigoglioso che si armonizza in piena sintonia con le sue emozioni. Lo scrittore è abilissimo nel saper mantenere alta la tensione sia sulla vicenda del giallo che sulla storia personale di Cosimo Lombardi. Il testo denuncia la raggiunta maturità artistica di Petrarca, pronto di diritto al novero nel panorama dei grandi narratori nazionali. (Carlo Alfaro)

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