Sabato 18 il Comune di Ravello celebrerà la Giornata Internazionale della montagna

Sabato 18 il Comune di Ravello celebrerà la Giornata Internazionale della montagna

18/12/21

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Sabato 18 il Comune di Ravello celebrerà la Giornata Internazionale della montagna. Sabato 18 Dicembre 2021il Comune di Ravello celebrerà la “Giornata Internazionale della montagna”, una cerimonia significativa che promuove il rispetto, la tutela e la valorizzazione delle montagne quale affermazione del progresso civile, sociale, ecologico ed economico di un popolo.

La Giornata della Montagna è solo il primo tassello di un progetto più ampio che si è prefissato l’amministrazione Vuilleumier che è già al lavoro per un azione di sistema più ampia volta a promuovere il turismo naturalistico al fine di coniugare territorio e tutela dello stesso, bellezze paesaggistiche, tutela delle biodiversità, inclusione sociale, saperi e sapori. Un settore che tra l’altro negli ultimi anni ha visto sempre più accrescere la sua attrattività e che attrae ogni anno dal 15% al 20% circa del turismo globale.

La giornata internazionale della montagna sarà quindi occasione per anticipare alcune iniziative in atto e la presentazione del primo itinerario individuato e denominato “Fontana Carosa – Edward Morgan Forster”, dedicato allo scrittore inglese che qui ambientò Storia di un panico, uno dei suoi primi racconti, pubblicato per la prima volta nel 1911 nella raccolta Omnibus Celeste.

Il raduno è previsto per le ore 9,00 in Piazza Vescovado.Dopo il saluto del Sindaco e la presentazione della giornata, si partirà verso località Fontana Carosa dove si terrà la lettura di alcuni brani tratti da Storia di un panico prima del rientro in città.

L’itinerario prevede, inoltre, una serie di soste tematiche per approfondire temi e aspetti legati al percorso, al nostro patrimonio paesaggistico, naturalistico e demoetnoantropologico.

L’escursione sarà accompagnata da guide volontarie, certificate AIGAE.

È possibile effettuare la prenotazione tramite email scrivendo a assessorato@comune.ravello.sa.it oppure tramite messaggio whatsapp al +393208407605.

Per una migliore gestione della giornata, anche in virtù del rispetto delle norme anticovid, si richiede la prenotazione e il possesso del Green Pass.

Si ringraziano quanti, su base volontaria, hanno contribuito alla realizzazione di questa giornata.

PROGRAMMA E INFORMAZIONI TECNICHE

Sabato 11 Dicembre 2021

Piazza Vescovado – Ravello

ore 9,00 Raduno, saluto del Sindaco e presentazione del progetto

ore 9,30 partenza

ore 12.00 arrivo previsto, Lettura brani Storia di un panico di Morgan Forster

Itinerario “Fontana Carosa – Edward Morgan Forster”

da Ravello Piazza Vescovado – Fontana Carosa

Tempi di percorrenza: 2,5 ore circa più le soste.

Altitudine minima 360 mt

Altitudine massima 600 mt

Dislivello 240mt

Distanza solo andata 3.60 km

Andata e ritorno 7.20 km

Difficoltà: Intermedio

Equipaggiamento necessario: scarponcini da trekking o, comunque, scarpe comode sportive, abbigliamento comodo, bastoncini telescopici, acqua (max un litro vista la presenza di fontane e sorgenti lungo il percorso, colazione a sacco.

Dichiarazioni:

In linea con il programma di questa amministrazioneha dichiarato il Sindaco Paolo Vuilleumier – da quest’anno il Comune di Ravello ha deciso di celebrare la Giornata Internazionale della Montagna. Un’occasione per riflettere sull’importanza di questo ecosistema, nonché per riflettere sulla storia e le tradizioni dei nostri nonni e dei nostri padri che hanno vissuto e investito le loro risorse umane ed economiche nelle nostre montagne, permettendo ai luoghi in cui oggi viviamo di essere salvaguardati”.

“L’Italia, il Sud, la Campania in generale è nota sotto l’aspetto del turismo balneare e culturale grazie alle città d’arte, ma poco o ancora poco per quel che concerne il patrimonio immenso di parchi e riserve naturali. Target sempre più scelto dai turisti – ha dichiarato l’assessore Paola Mansi che,coadiuvatada un gruppo di giovani volontari amanti del territorio e del turismo naturalistico in generale,hada subito cominciato a ragionare insieme di questa iniziativa e volontà amministrativa.

La Costa D’Amalfieletta a patrimonio mondiale dell’UNESCO nel 97possiede dal punto di vista naturalistico un patrimonio invidiabile, poco conosciuto e soprattutto poco valorizzato in termini di turismo basato sull’osservazione e l’apprezzamento della natura, dei paesaggi e delle culture tradizionali. Le potenzialità di sviluppo sono enormi– continua l’Assessore -ma manca un progetto unico ed integrato che riunisca il tutto sotto un’unica guida.

Creare itinerari tematici, promuovere lo sviluppo della conoscenza, stimolare nuove opportunità di sviluppo e di lavoro, ricorrere alla digitalizzazione iniziando col realizzare una mappa digitale che sia di ausilio non solo ai numerosi turisti che popolano i nostri territori ma  anche strumento di sviluppo di nuovi servizi. Sono questi gli obiettivi che sin da subito vogliamo sviluppare e offrire al nostro territorio e ai nostri concittadini”.

Approfondimenti:

Giornata Internazionale della montagna

I presupposti per l’istituzione della “Giornata Internazionale della montagna” vennero stabiliti nel 1992, in occasione della Conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente e sullo sviluppo, quando fu adottato il capitolo 13 dell’Agenda 21 dell’ONU “Managing Fragile Ecosystem: Sustainable Mountain Development” con un focus sull’ecosistema montano. La crescente attenzione per le montagne ha portato, successivamente, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a dichiarare il 2002 il primo anno Internazionale della montagna. Da questo momento l’Onu ha sancito la nascita della “Giornata Internazionale della Montagna”, l’11 dicembre di ogni anno a partire dal 2003, affidandone l’organizzazione, a livello globale, a la FAO.

Edward Morgan Forster

Edward Morgan Forster è notoriamente l’autore di Camera con vista e Casa Howard, capolavori della letteratura inglese di inizio ‘900 che hanno per tema la necessità di sveltire le rigide convenzioni dei rapporti umani, le relazioni tra i sessi e tra gli strati sociali; è autore di Passaggio in India, dove a essere messi in scena sono l’incontro tra i due estremi della spina dorsale britannica, i danni del colonialismo come quelli della sfegatata esterofilia. Ma è anche autore, per chi scavi più a fondo, di distopie (La macchina si ferma, 1909) e racconti fantastici (la raccolta L’omnibus celeste, 1911) che nella letteratura di genere si inseriscono a gamba tesa nel dibattito tra un nuovo realismo scientifico e impegnato à la Wells e un diverso tipo di impegno tutto onirico, inquieto e narrativo, che ha come modelli l’amato Hawthorne e come compagni di viaggio, di lì a poco, l’oscuro Conrad e gli scrittori del modernismo americano e inglese.
Il racconto che apre la raccolta L’omnibus celeste (qui nell’edizione Feltrinelli 1980, traduzione di Gabriella Fiori Andreini) ha il titolo di Storia di un panico e prova a mettere in scena l’irruzione del dionisiaco all’interno di un gruppo umano borghese in vacanza nella cittadina di Ravello.

Il gruppo di cui parla il narratore è alle prese con una scampagnata per i castagneti sulle cime dei colli che sovrastano la cittadina. Chi scrive ha passato anni della sua infanzia a gironzolare per quei posti, e può garantire come si respiri, da quel terrazzo panoramico sul mare e sulla cittadina bizantina sottostante, una sorta di magnifica tossina che attraversa architetture e dominazioni, passa per i Grand Tours e gli ospiti celebri (Wagner, Forster, Gide, Lawrence, Vidal…) fino alla celebre terrazza di Cimbrone, probabile ambientazione del racconto, che dai giardini amati dal circolo di Bloomsbury scaraventa gli occhi fuori da un parapetto a strapiombo sul mare.
Castagneti sulle cime dei colli, dunque, che per amore di precisione fanno parte del territorio di Scala. Il gruppo è variegato: si va da moglie e figlie del narratore alle signorine Robinson, dal curato Sandbach a Leyland, un antipatico aspirante artista. E infine Eustace, ragazzo pigro e capriccioso, incapace di nuotare e indifferente alla bellezza che lo circonda. È necessario trascinare Eustace alla scampagnata quasi di peso. Ed è lì, tra i filari che si aprono su scorci di mare centinaia di metri più in basso, che durante una piccola sosta inizia la storia di un panico.
La teofania, il panico, vicenda esterna che pretende di trasformarsi in esperienza mentale, è descritta in ogni dettaglio. La prosa si contorce e si piega, la sintassi si adatta; scene dinamiche, scene statiche, cambiamenti di ritmo, tutto a servizio di ciò che un tempo era sentito con tale naturalezza che bastò una parola, ai greci, ai tempi della stesura delle Baccanti: la parola che Euripide mette in bocca a Dioniso all’inizio della sua opera, eccomi.

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