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¡Que viva Torquemada! di fra Ennio Staid ai Servi di Maria di Sorrento

20/10/18

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Sabato 20 ottobre 2018 ore 17.30 nella Chiesa dei Servi di Maria via Sersale – Sorrento l’Associazione Culturale Cypraea onlus e la Congregazione dei Servi di Maria con il Patrocinio Morale del Comune di Sorrento presentano il libro

! QUE VIVA TORQUEMADA ! Il grande inquisitore
di Padre ENNIO STAID
Fondatore della Fraternità Domenicana di Agognate.
Salutano Giuseppe Cuomo Sindaco di Sorrento
S.E. Mons Francesco Alfano. Arcivescovo Sorrento – Castellammare di Stabia Diodato Morvillo Priore Congregazione dei Servi di Maria. Intervengono e dialogano con l’autore Vincenzo Russo, Rosanna Zavarese Iaccarino, Don Pasquale Ercolano, Modera Cecilia Coppola.

Per creare l’atmosfera del periodo nel quale visse Torquemada si eseguono musiche del XV sec. a cura di Domenico Sodano – Organo portativo e Arpa celtica e Gianluca Mercurio – Percussioni, artisti raffinati e appassionati studiosi conosciuti ed apprezzati per l’interpretazione della musica medievale e rinascimentale, che ne trasmetteranno la magia e la sacralità. con gli antichi strumenti.
Un particolare ringraziamento a Daniela Denaro Dirigente del al Liceo artistico-musicale “F,Grandi” di Sorrento per aver messo a disposizione i costumi d’epoca realizzati dagli stessi studenti.

Il Priore Diodato Morvillo spiega: “ Aver accolto la manifestazione entra nelle finalità della nostra Confraternita che promuove iniziative di questo genere e soprattutto in quanto esiste un rapporto di stima e amicizia con Padre Ennio conosciuto attraverso due cari amici Antonino Coppola e Antonio Parisi”.
Il professore Vincenzo Russo evidenzia quanto sia “ interessante la storia di quel periodo così tormentato e nello stesso tempo rinnovatore che prepara a considerare la convivenza pacifica delle religioni e delle fedi per affrontare la tolleranza e il rispetto della persona, soprattutto se si vuole allontanare l’ombra della guerra e sostituirla con il sole della Pace”.
La professoressa Rosanna Zavarese Iaccarino, alla quale l’autore affidò la correzione dell’opera fiducioso nelle sue capacità letterarie afferma che “entrare nella storia del romanzo mi ha fortemente interessata per la quantità dei personaggi che animano la scena descritti con una particolare ed incisiva abilità che li caratterizzano a tal punto da materializzarli tramutando il libro in un vero palcoscenico di vita dove si alternano gioie e dolori”.
Il momento focale della manifestazione è il dialogo fra Don Pasquale Ercolano e Padre Ennio legati da una profonda amicizia che aprirà nuove prospettive e interessanti riflessioni come spiega Cecilia Coppola, presidente dell’Associazione Culturale Cypraea ” in quanto l’autore si serve di un linguaggio misurato, scorrevole, chiaro e profetico, le parole diventano pennellate di colore che formano un dipinto dove bisogna soffermarsi e farsi avvincere e soprattutto vivere la Fede e quei valori profondi che inneggiano alla verità e aprono l’uomo a Dio e all’esercizio della carità”.

La Spagna del 1400 è occupata in parte dai musulmani e divisa tra il regno di Castiglia e Leon e quello di Aragona. Ha problemi non dissimili da quelli che noi viviamo oggi: povertà, emigrazione, politici corrotti, nobili poco nobili che guerreggiano tra loro, prelati molto lontani dal Vangelo e un popolo sfruttato e depredato che aveva nella religione l’unica speranza. Il romanzo racconta il periodo e la vita di Tomas Torquemada, frate domenicano passato alla storia come un feroce aguzzino assetato di sangue, ma non è un semplice romanzo, piuttosto un libro da meditare, che ti obbliga ad uscire dall’indifferenza, a toglierti le pantofole e metterti gli scarponi. Ambienti, atmosfere, caratteri, psicologie, alcune davvero intriganti e ben delineati con una lettura agevole e scorrevole.

 

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