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PRESENTAZIONE DEL VOLUME CON DUE CD ALLEGATI Sul Golgota a spirar. Canti penitenziali della Settimana Santa a Minori a cura di Pasquale Scialò e Francesca Seller

02/05/18

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Sul Golgota a spirar. Canti penitenziali della Settimana Santa a Minori
a cura di Pasquale Scialò e Francesca Seller

sabato 5 maggio 2018, ore 10:30

CONSERVATORIO DI MUSICA SAN PIETRO A MAJELLA

via san Pietro a Majella, 35 – Napoli

 

il Sindaco di Minori Andrea Reale e l’intera Amministrazione Comunale  si congratula con gli autori Pasquale Scialò e Francesca Seller del volume “Sul Golgota a spirar” perché con l loro impegno e con l’alta professionalità che li contraddistingue , hanno contribuito alla divulgazione , ma soprattutto alla valorizzazione e conservazione del più importante bene immateriale presente in Costa D’Amalfi: “il Canto dei Battenti”.

Un ringraziamento particolare all’Editore “Squilibri” e al Conservatorio di Musica Giuseppe Martucci di Salerno, che hanno investito su una materia fondamentale per valorizzare l’identità di un popolo.

« Sul Golgota a spirar. Canti penitenziali della Settimana Santa a Minori» è il titolo del volume che sarà presentato sabato 5 maggio prossimo, alle 10:30, presso il *conservatorio di musica san Pietro a Majella.

La pubblicazione, curata da *Pasquale Scialò* e *Francesca Seller* per l’editore *Squilibri*, documenta e studia compiutamente l’antica tradizione penitenziale che si tiene ogni anno a Minori sulla costiera Amalfitana, nel periodo pasquale, con un percorso che inizia e si conclude nella sede dell’arciconfraternita del SS. Sacramento e attraversa tutto il paese.

Alla presentazione interverranno *Serena Facci*, etnomusicologa dell’università Tor Vergata di Roma, e i docenti del conservatorio partenopeo *Marta Columbro* e *Paologiovanni Maione*. Saranno presenti i due curatori del volume e gli autori dei saggi presenti nel libro. Al termine i _Battenti_ eseguiranno dal vivo alcuni canti di tale tradizione.

Con un *significativo corredo fotografico* e, *per la prima volta*, la *versione integrale dei canti* che accompagnano e cadenzano la processione rituale, il *volume con due cd allegati* è il punto di arrivo di un articolato programma di ricerca promosso dal *conservatorio di musica Giuseppe Martucci di Salerno*, che ha registrato l’intensa partecipazione di studenti e cittadini interessati ai temi della musica paraliturgica dell’area meridionale.

_Sul Golgota a spirar_ – il titolo riprende l’incipit di uno dei canti repertoriati – indaga i diversi fattori che concorrono alla definizione del rito, avvalendosi di trascrizioni musicali e della partecipazione di numerosi studiosi di religiosità popolare in una chiave interdisciplinare e con un’accentuata attenzione agli aspetti musicali. Accanto ai saggi dei curatori, il libro contiene contributi di *Luigi Aceto*, *Vincenzo De Gregorio*, *Candido Del Pizzo*, *Cristiana Di Bonito*, *Raffaele Di Mauro*, *Ignazio Macchiarella*, *Gioacchino Mansi*, *Matilde Mastroberti* e *Antonello Mercurio*.

Protagonisti indiscussi della cerimonia sono i _Battenti_, i peccatori incappucciati, che, vestiti di un lungo camice bianco, con il volto coperto e cinti da una rozza corda, nei giorni di Giovedì e Venerdì Santo annunciano gli ultimi eventi della vita del Cristo, servendosi di gesti rituali che, simbolicamente, esprimono il desiderio di espiazione per i peccati del mondo. Parte significativa e preponderante del rito, nonché la ragione principale del suo enorme fascino, sono le melodie penitenziali che i _Battenti_ intonano, secondo complesse modalità esecutive codificate dalla tradizione, nel loro mistico procedere per scale scoscese e sentieri a volte anche impervi. Nei due toni caratteristici – « _a tono ‘e vascio_ » e « _a tono ‘e ‘ncoppa_ » – si sviluppa così un canto intenso e profondo che parla al mondo dell’immortalità dell’anima.

Nella valutazione dei canti penitenziali di Minori – anche nei suoi rapporti con le tradizioni orali e colte del territorio – è emerso che, nella trasmissione di generazione in generazione, la componente verbale è codificata in un libretto adottato fedelmente dai penitenti, mentre quella musicale è appresa dai membri della comunità “a orecchio”, secondo una sequenza stadiale che dalla prima infanzia arriva alla maggiore età per poi stabilizzarsi a partire dall’avvenuta “muta della voce”.

Info: 06-44340148; info@squilibri.itwww.squilibri.it

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