Attenzione l'evento è già trascorso
Articolo aggiornato dagli inviati di Positanonews con video, foto e interviste. Ad accoglierci la Dirttrice Candida Carrino che ci presenta la Mostra e gli ospiti, il Console Generale di Francia e i curatori della mostra Sergio Villari e Alessandro Almoguera.
In occasione delle commemorazioni organizzate sia in Francia che in Italia per il bicentenario della morte di Napoleone Bonaparte (1821-2021), l’Archivio di Stato di Napoli propone in collaborazione con il Consolato generale della Francia a Napoli, l’Ecole Française de Rome e l’Università degli Studi di Napoli Federico II una mostra temporanea dedicata all’architettura e all’urbanistica a Napoli durante il Decennio francese (1806-1815) con esposizione di disegni, stampe e documenti originali e fotoriproduzioni in digitale tratti da raccolte di istituzioni italiane e francesi, tra le quali la Biblioteca Nazionale di Napoli, il Museo di San Martino, la Società Napoletana di Storia Patria e l’Archivio Storico Municipale di Napoli.
La mostra che si inaugurerà lunedì 10 gennaio è a cura del prof. Sergio Villari, docente di Storia dell’architettura presso l’Università degli Studi Napoli Federico II e di Adrián Almoguera, membro scientifico dell’École Française de Rome.
La mostra sarà articolata secondo una serie di tematiche generali illustrate da disegni e piante, accompagnati da documenti d’archivio e manoscritti. Si analizzeranno i cantieri maggiori come quello del foro napoleonico, che ha dato luogo all’attuale Piazza del Plebiscito, le costruzioni dei grandi mercati napoleonici, i rettifili e la progettazione di grande strade urbane (come il Corso Napoleone). Inoltre, verrà evidenziato il ruolo degli ingegneri napoletani, profondamente riformato in questi anni, attraverso l’esposizione di documenti e disegni che riguardano la loro formazione e la loro partecipazione ai cantieri architettonici, nell’ottica di trasformare Napoli in una nuova capitale, centro logistico, economico e culturale tra i porti del Mediterraneo.
Un’altra sezione analizzerà il legame fra cultura antiquaria e archeologica, nonché tra architettura e urbanistica napoletana, attraverso i documenti che riguardano gli scavi di Pompei ed Ercolano, e l’allestimento di nuovi spazi per la “futura antichità” napoleonica nel grande Palazzo degli Studi, attuale Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Infine la mostra tratterà della creazione di grandi equipements pubblici a Napoli come i cimiteri, i mercati, la grande specola astronomica, l’orto botanico.
Durante l’evento sarà proiettato il docufilm Napoli Ville lumière, realizzato nell’ambito del piano Cinema per la Scuola Miur Mibac 2020 in partenariato con l’Istituto Francese Grenoble e con il patrocinio della Film Commission Regione Campania
Trascrizione automatica dall’intervista alla direttrice Candida Carrino
direttrice dell’archivio di stato che ci regala un’altra piccola chicca
per me straordinaria perché siamo riusciti a mettere insieme i documenti che somma negli archivi della cittadina
ma non punti relativi all’architettura del decennio francese quindi questa mostra frutto di una collaborazione
intensa sia con un archivio storico del comune di napoli sia con l’archivio della società di storia patria e anche
di collezionisti privati quindi significa che c’è uno sforzo congiunto da parte i curatori sicuramente ma da
parte delle istituzioni di presentare i tesori di che soldi importantissimi perché guardando questi documenti che
sono soprattutto fatto per carte disegni series quella che è la città che noi vediamo tutti i giorni quei segni
tangibili delle emergenze architettoniche che non riusciamo più in qualche modo a ricondurre perlomeno
coloro paliano degli occhi blu esperti di altri a quelle che sono state le innovazioni urbanistiche architettoniche
del decennio francese che hanno lasciato una parte con la mela prevalenza le valenze sono tante storiche artistiche
probabilmente direttrice dire architettura e urbanistica sembrerebbe una mostra di settore mentre invece in
fascino e nel leggere e vedere il progetto del tracciato della strada di capodimonte oppure un quadro del genere
che ci mostra lo studio e i vari decreti più poi accompagna napoleone occhi che desse luna
subito dopo sarà io penso che c’è anche un’altra piccola particolarità ci sono dei disegni di opere che erano state
messe in cantiere e che poi per la brevità chiaramente di quella che state quello francese non sono state più
realizzate quindi in qualche modo avvenuto vediamo quello che potevano essere l’università tour e le nuove cose
che generalista l’idea che ci dava soprattutto la mappatura del catasto di editti alla vivamente al cimitero noi veniamo dalla
penisola sorrentina dove è già chi andò alla conquista di capri per la cacciata degli inglesi di interesse e
molteplice siate così gentile da invitare i nostri lettori avvenire a riscontrare poi vedo mai disposti fa assolutamente
scenograficamente la musica vediamo di micro tutto di piccoli seggi questi che voglio dirti in oro che sono dei seggi
che mi dia per gambino che le disse pratica dice per le note fregi d’oro c’e quindi voglio dire c’è un concetto però soprattutto la nave che cosa sono e che qui con noi ciò che di questa cosa è stata fatta e con quanto ogni commissione sta facendo per essere ha recentemente con le istituzioni culturali della città cosa che a dire la verità su dura perché crediamo fortemente dell’archivista con
il riso la risorsa le istituzioni a napoli questa spesso è sicuramente dovuto fare le devono imparare a parlare insieme da grazie a voi che è arrivata qui non dà molto state portando avanti questo discorso ci permette di vedere latino come contributo culturale antonio che ha presentato il conto se ti metti un giorno all’ora natale buongiorno se ci mettiamo con questo sfondo vivo e non posso sentire che ho per niente