Generico gennaio 2021

CIRO FERRIGNO E IL SUO GRUPPO PRESENTANO SANT’ALFONSO MARIA DE LIGUORI

31/01/21

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Attenzione l'evento è già trascorso

DOMENICA 31 GENNAIO 2021 ore 17.15 SANTUARIO DELLA MADONNA DI ROSELLA

“ L’AMORE DI SANT’ALFONSO PER LA MADONNA – LE GLORIE DI MARIA”.

Con ANNABELLA SEVERI (voce) e ALFONSO M. DELLI FRANCI (chitarra)

Letture e musica sono il format che contrassegna gli eventi, assidui e continui del prof Ferrigno, anche in tempo di covid. In chiesa , a Madonna di Rosella, vi sono comunque pochi posti per partecipanti che si prenotano.

La figura del santo è particolarmente congeniale al tipo di presentazione del gruppo, infatti esso è autore sia di scritti che di musica.

Il mio ricordo personale , legato a Sant’Alfonso, è particolarmente affascinante. Dall’Accademia tedesca di Dillingen, attraverso Renate Markoff, l’abate di quel convento redentorista, ordine fondato da Sant’Alfonso, chiede di poter conoscere i luoghi Alfonsiani. Fu così che trascorremmo alcuni giorni in giro per la Campania, da Ciorano a Pagani, da Scala vicino Ravello a Vico Equense.

L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sul canale facebook di Positanonews

Generico gennaio 2021

L’AMORE DI SANT’ALFONSO PER LA MADONNA. “LE GLORIE DI MARIA” La prima cosa che salta alla mente nel sentir nominare Sant’Alfonso Maria de’ Liguori è il “Tu scendi dalle stelle” oppure “Quanno nascette Ninno”, al massimo “Fermarono i cieli”, i canti del Natale e del presepe, ma Sant’Alfonso è molto di più e tanto. Figlio della nostra terra, nacque nel 1696 a Marianella, borgo non lontano da Marigliano, è l’incarnazione del Secolo dei Lumi e della santità più fulgida e pura. Figlio di una nobile famiglia seguì le orme paterne nello studio delle discipline giuridiche, fu avvocato, fino al momento della chiamata, quando capì che doveva diventare il difensore degli ultimi, della Chiesa, della fede cattolica. Fu sacerdote, vescovo, fondatore dell’Ordine dei Redentoristi, missionario tra la gente, autore di numerosissimi canti, avendo alle spalle una buona preparazione nel campo musicale ed in quello pittorico, avendo avuto tra i suoi insegnanti il grande Francesco Solimena. Pochi anni dopo la morte fu innalzato alla gloria degli altari e successivamente proclamato Dottore della Chiesa Tre furono i grandi amori di Sant’Alfonso, il Bambino Gesù, la Madonna ed il Santissimo Sacramento. Spese tutta la vita per accrescere sempre di più questo sentimento, scrisse tanto e compose melodie. Le sue composizioni seguivano un motivo semplice, orecchiabile, facile da imparare. Preoccupato che il popolino potesse avere difficoltà a comprendere ed imparare il “Tu scendi dalle stelle”, ne tradusse il testo in dialetto napoletano, donandoci un autentico capolavoro di immensa poesia, dal titolo “Quanno nascette Ninno” Questo nostro primo incontro culturale dell’anno 21, non a caso si svolge nel Santuario di Rosella, dinanzi alla bellissima Immagine della Madonna delle Grazie, proprio perché ci soffermiamo a parlare del grande amore di Sant’Alfonso per la Madonna. Egli dedicò alla Vergine Maria uno dei suoi lavori più accurati: “Le glorie di Maria”, in cui manifesta l’ affetto, la confidenza, lo slancio filiale che lo legano alla Madonna. Sant’Alfonso, con uno studio faticosissimo ed una ricerca accurata, raccoglie, nella vasta letteratura mariana, tutti quelli che sono i pensieri e le riflessioni scritti nei secoli dai Padri della Chiesa e dai grandi Santi, come Francesco d’Assisi, Bernardo, Bernardino, Teresa d’Avila, Caterina da Siena ecc. sviluppando i grandi temi teologici o virtù che caratterizzano la beata Vergine: l’umiltà, la carità, la povertà, la purezza ecc. Temi che muovono dal Salve Regina e ad essa tornano, perché quella preghiera sembra condensare tutte le glorie di Maria. Ciro Ferrigno LE GLORIE DI MARIA la Vergine chiama beati quelli che imitano diligentemente la sua vita: «Ora, figli, ascoltatemi: beati quelli che seguono le mie vie!» (Prv 8,32). Chi ama, o è simile o cerca di rendersi simile alla persona amata, secondo il celebre proverbio: «L’amore trova o fa uguali». Perciò san Girolamo ci esorta dicendo che se noi amiamo Maria, dobbiamo cercare d’imitarla, perché questo è il maggiore omaggio che possiamo offrirle Maria disse a santa Brigida: «Perché mi umiliavo tanto e ho meritato tanta grazia, se non perché ho saputo e pensavo di non essere e di non avere niente? Perciò non volli la mia lode, ma soltanto quella del donatore e del creatore». Parlando dell’umiltà di Maria, sant’Agostino esclama: «O beata umiltà, che donò Dio agli uomini, aprì il paradiso e liberò le anime dagli inferi». Dunque, mia Regina, non potrò mai essere tuo vero figlio se non sono umile. Ma non vedi che i miei peccati dopo avermi reso ingrato verso il mio Signore mi hanno fatto diventare anche superbo? Madre mia, poni tu rimedio alla mia situazione: per i meriti della tua umiltà ottienimi di essere umile, divenendo così figlio tuo. Amen. «L’amore di Cristo, scrive san Bernardo, non solo ferì, ma trapassò l’anima di Maria tanto che non restò alcuna parte senza ferita. Così ella amò con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutte le forze e fu piena di grazia». Quindi Maria poteva ben dire: «Il mio diletto è per me, e io per lui» (Ct 2,16). «Anche i serafini, dice Riccardo, potevano scendere dal cielo per imparare nel cuore della Vergine il modo di amare Dio». San Tommaso da Villanova aggiunge che con la sua ardente carità la Vergine divenne così bella agli occhi del suo Dio che egli, preso dal suo amore, discese nel seno di lei a farsi uomo. E san Bernardino esclama: «O virtù della Vergine Madre! Una fanciulla ha ferito e rapito il cuore di Dio!». Maria, Regina dell’amore, la più amabile, la più amata e la più amante di tutte le creature – come ti diceva san Francesco di Sales – Madre mia, tu ardesti sempre d’amore verso Dio. Degnati di donarmene almeno una scintilla. Tu pregasti tuo Figlio per quegli sposi cui mancava il vino: «Non hanno vino» (Gv 2,3); e non pregherai per noi ai quali manca l’amore verso Dio, che siamo tanto obbligati ad amare? Di’ pure: «Non hanno amore» e ottienici questo amore. Non ti chiediamo altra grazia che questa. Madre, per l’amore che porti a Gesù, esaudiscici, prega per noi. Amen. «Una lettiga si è fatta il re Salomone… il centro è un ricamo d’amore delle fanciulle di Gerusalemme» (Ct 3,9). A proposito di questo passo il padre Cornelio a Lapide dice che questa lettiga fu il seno della beata Vergine in cui il Verbo Incarnato venne ad abitare e riempì la sua santa Madre di un’immensa carità, affinché ella aiutasse chiunque ricorre a lei. San Bonaventura afferma: «Grande fu la misericordia di Maria verso i miseri mentre era pellegrina su questa terra, ma molto più grande è ora che regna nel cielo, perché vede meglio le miserie degli uomini». L’angelo rivelò a santa Brigida che non vi è nessuno che preghi senza ricevere grazie per la carità della Vergine. Poveri noi, se Maria non pregasse per noi! Gesù stesso disse a santa Brigida: «Senza l’intercessione di mia Madre, non ci sarebbe speranza di misericordia». Madre di misericordia, tu sei piena di carità verso tutti; non ti scordare delle mie miserie. Tu le vedi; raccomandami a Dio che non ti nega nulla. Ottienimi la grazia di poterti imitare nella santa carità, sia verso Dio, sia verso il prossimo. Amen. DOMENICA 31 GENNAIO 2021 ore 17.15 SANTUARIO DELLA MADONNA DI ROSELLA “ L’AMORE DI SANT’ALFONSO PER LA MADONNA – LE GLORIE DI MARIA” Con ANNABELLA SEVERI (voce) e ALFONSO M. DELLI FRANCI (chitarra)

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