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Antonio Marzullo Re di Caserta

28/08/19

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Un’estate da re “Porta la tua Regina” è il motto del direttore artistico che ha allestito cinque eventi speciali all’aperia della Reggia. Stelle assolute il violino del diavolo David Garrett e Stefano Bollani che suona Mozart, diretto da Zubin Metha

 

Di OLGA CHIEFFI

“Un’Estate da Re”, “Porta la tua regina!” questo l’intercalare di Antonio Marzullo, che oltre il Teatro Verdi e il Ravello Festival, fa tris con la grande Musica alla Reggia di Caserta, d’altra parte il dono dell’ubiquità, Antonio lo ha nel nome. Una IV edizione, questa del 2019, il cui cartellone prevede cinque appuntamenti di rilievo che animeranno l’aperia vanvitelliana dal 28 agosto al 29 settembre, presentati  ieri mattina da un governatore Vincenzo  De Luca, in grande spolvero, che ha annunciato grandi personaggi della musica e della lirica, anche se stavolta alla reggia non si canta, ma si suona e naturalmente si dirige, volti ad incrementare il progetto casertano, che prevede interventi di rivalorizzazione del litorale domiziano. Gli appuntamenti di assoluto valore e novità per la Campania, sono il concerto del violinista David Garrett, atteso già lo scorso anno, che da più di un lustro si porta dietro il soprannome di “violinista del diavolo”, dopo che nell’omonimo film del 2013 ha interpretato il ruolo di Niccolò Paganini. Fu “Free” il disco, che oltre a brani di Bizet e Monti, conteneva rivisitazioni di pezzi contemporanei come “Nothing Else Matters” dei Metallica e “La Califfa” di Ennio Morricone che accese l’attenzione sul giovanotto tedesco che non veste soltanto come un rocker: lo è nell’anima. Così iniziò un percorso nel quale, oltre a composizioni proprie, sostituisce chitarre e sintetizzatori in molti pezzi della musica rock contemporanea con il proprio violino, attraverso “Encore”, grazie a cover come quella di “Smooth Criminal” di Michael Jackson, “Who Wants To Live Forever” dei Queen e “Thunderstruck” degli AC/DC. Alla Reggia lo accoglieremo il 17 settembre nell’edizione successiva a quella che ha salutato il concerto di Jonas Kaufmann tenore superstar che duettò col violinista in occasione della finale di Champions League di calcio del 2012.  Altre due date imperdibili sono quelle del 28 e del 29 settembre, quando Stefano Bollani incontrerà la bacchetta di Zubin Metha e l’Orchestra del Teatro San Carlo di Napoli. Si pensava ad una Rhapsody in Blue o magari al Concerto in Fa di Gershwin, invece Orchestra direttore e pianista si ritroveranno sulle note del concerto K488 di Wolfgang Amadeus Mozart, caratterizzato da quella speciale brillantezza e vivacità strumentale, unita a tratti intimamente poetici e preziosi, distribuiti in modo equilibrato, con rara fusione, tra solista e orchestra. Bollani-Mozart sarà il cuore dei due programmi che verranno completati il 28 dall’Ouverture della “Forza del Destino” e dalla Sinfonia n. 5 in mi minore, op. 64 di Pëtr Il’ič Čajkovskij, mentre il 29 echeggerà nella reggia la Sinfonia dei “I Vespri Siciliani” di Verdi e la Sinfonia n. 7 in la maggiore op. 9 di Ludwig van Beethoven. Apertura affidata il 28 agosto ad Ezio Bosso che ritorna alla testa dell’Orchestra Filarmonica Salernitana, riproponendo due “Danze ungheresi” di Johannes Brahms, la Sinfonia n. 9 “Dal Nuovo Mondo” di Antonín Dvořák, e il Bolero di Maurice Ravel. L’ 8 settembre esordio del Teatro di San Carlo con il Maestro Alvise Casellati che presenta il violino solista Julian Rachlin. In programma la Sinfonia da “L’Italiana in Algeri” di Gioachino Rossini, il Concerto per violino e orchestra op. 64 di Felix Mendelssohn, la Sinfonia n. 5 in si bemolle maggiore di Franz Schubert, mentre venerdì 13 settembre si potrà rivedere il Pulcinella di Igor Stravinskij con il Balletto del San Carlo, con le innovative coreografie di Francesco Nappa e le scenografie realizzate con 140 opere dell’artista Lello Esposito. La rassegna sarà anche l’occasione per visitare uno dei monumenti più belli al mondo. Sarà possibile, gratuitamente, effettuare una visita guidata al Giardino Inglese prima degli spettacoli, previsti per le 19,30, accompagnati da storici dell’arte ed esperti di botanica.

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