Al Bellini “Celeste” per la regia di Fabio Pisano

Al Bellini “Celeste”, regia di Fabio Pisano

19/04 » 24/04/22

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Napoli – Questa sera con repliche fino al 24 aprile, di scena al teatro Bellini “Celeste”, il regista Fabio Pisano (premio Hystrio under 35) racconterà al pubblico le azioni commesse da Celeste Di Porto, delatrice ebrea, contro la sua gente, sforzandosi di immaginarne, o inventarne, il perché. “Senza alcuna pretesa di assolverla, ma con l’urgenza di narrare”. Gli interpreti sono Francesca Borriero, Roberto Ingenito e Claudio Boschi, che ricordo nel 2019 ottimi protagonisti del quarto appuntamento del Positano Teatro Festival. Allora l’anfiteatro di Piazza dei Racconti registrò il sold out, la Direzione artistica portava la firma di Gerardo D’Andrea, che ai giovani di talento del nostro teatro contemporaneo sapeva sempre dare spazio, un’attenzione, che non ho dubbi, manterrà viva anche la nuova Direttrice del Positano Teatro Festival Premio Annibale Ruccello, Antonella Morea, un’attrice, che come il compianto regista Gerardo, non ha bisogno di presentazioni, ed è stata giustamente scelta dall’amministrazione comunale di Positano, guidata dal sindaco Giuseppe Guida. Fabio Pisano proporrà al “Bellini”, insieme ai suoi attori un testo molto interessante, che ha per vera protagonista, a mio modesto parere, non “Celeste” ma la “debolezza umana”, che sarebbe bene non ignorare, né far finta che appartenga solo agli altri, invece occorrerebbe imparare a riconoscere. Essa è subdola e meschina, ci farà commettere sempre azioni ignobili, se ancor oggi, nell’aprile del 2022, a  teatro, assistiamo alle scelte disgraziate di una donna nata nel 1925, il motivo è da ricercare nel fatto che spesso non impariamo dai nostri errori, e certe azioni scellerate rubricate dai giornali in questi giorni ne sono la triste conferma, per questo è importante capire e non dimenticare, funzione che un testo teatrale come quello di Fabio Pisano svolge egregiamente.
Di Luigi De Rosa

Generico aprile 2022

“Celeste” di Pisano è una di quelle opere che aiuta a “Reagire contro l’orrore che abbiamo vissuto nell’unico modo dato a un teatrante. Ossia cercare di creare uno spettacolo che aiuti a non dimenticare, a stimolare chi di dovere per un rapido ritorno alla normalità”. Gerardo D’Andrea, 26 luglio 2019

Generico aprile 2022
Antonella Morea, Direttrice artistica del Positano Teatro Festival Premio Annibale Ruccello 2022

Sinossi dello spettacolo – “Celeste” di Fabio Pisano. Nel 1925 a Roma, nel Ghetto ebraico, nacque da Settimio ed Ersilia, Celeste di Porto. Non si sa molto di lei, ma alle cronache, su qualche articolo di giornale, qualche vecchia ma non troppo logora memoria tira fuori questa vecchia, impolverata ma spietata storia. La storia della “pantera nera”. Di quella bellissima e fatale ragazzina di diciotto anni che, dopo il rastrellamento del ghetto romano ad opera dei tedeschi guidati da Kappler, decide di diventare una delatrice. Di vendere gli ebrei. I suoi concittadini. Inizia così un vero e proprio periodo buio per gli ebrei del ghetto italiano; coloro i quali venivano “salutati” con un cenno della mano da colei la quale era riconosciuta come una delle più belle ragazze di Roma, non aveva scampo. Per ogni “capo”, lei guadagnava cinquantamila lire. E non importa se a finire nelle mani delle camicie nere fossero donne, bambini o uomini. No. La “pantera nera” era indifferente al genere, alle età. Solo la sua famiglia, doveva essere risparmiata. Ma il padre non riuscì a portare questo enorme peso sulla coscienza, e si consegnò alle SS. I fratelli, tra cui Angelo, tanto amato, la rinnegarono. Solo la madre continuò a volerle bene

Link utili: http://www.teatrobellini.it/spettacoli/469/celeste

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