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Quanti tipi di canapa light esistono?

In commercio esistono molti tipi di marijuana e la possibilità di acquistarli online ha fatto accrescere il numero dei consumatori di canapa che preferiscono le foglie di maria provenienti da piante di marijuana vendute dagli shop online, poiché il prodotto acquistato è garantito, sicuro, certificato e controllato.

Le principali varietà di canapa light comunemente conosciute e acquistate sono di tre tipi: cannabis indica, cannabis sativa e cannabis ruderalis.

Cannabis Indica

È la varietà di cannabis più conosciuta, originaria dell’India, dove tutt’ora viene utilizzata per scopi medici, come rilassante naturale, in cucina e per inalarlo durante cerimonie e meditazioni. Ma l’indica non si presta bene per l’impiego tessile, a causa della legnosità del suo tronco.

È una pianta con un alto contenuto di THC che genera effetti psicoattivi molto forti, sebbene la marijuana light abbia un valore massimo consentito per legge. Il contenuto di CBD, invece, è ridotto. La cannabis indica rende bene nella coltivazione indoor.

Cannabis Sativa

Una tipologia di cannabis light molto impiegata nel settore tessile, poiché si possono creare vari indumenti con le sue fibre, cresce in America Centrale e in Sud America. A differenza della cannabis indica, viene utilizzata con minore frequenza nel campo medico a causa del basso contenuto di principio attivo THC, poiché ne produce dall’1% al 5%, e un’alta percentuale di CBD. Non produce, dunque, effetti psicotropi ma favorisce il rilassamento. La coltivazione ideale di canapa sativa è quella outdoor.

Cannabis Ruderalis

Questa varietà di marijuana, meno conosciuta delle due precedenti, viene principalmente selezionata nella coltivazione di ibridi e incroci, e resiste anche alle temperature rigide della Siberia. Il suo bassissimo contenuto di THC ne ha limitato l’uso per incroci genetici che danno vita a nuove varietà di marijuana light.

Le tre diverse tipologie di marijuana legale, inoltre, hanno un’importante caratteristica: possono essere piante maschio o femmina.

  • Pianta di canapa femminile: la canapa femmina genera infiorescenze ricche di resina e trattiene il polline prodotto dalla pianta maschio, dopodiché riduce la produzione di resina per iniziare a produrre semi. Quando i semi sono maturi e cadono a terra, la pianta femmina muore ma i semi fanno nascere altri germogli di piante. È la pianta femmina di marijuana che contiene i maggiori principi attivi, come il THC, e le sostanze psicotiche e metabolidi cannabidioli che si trovano nella resina. Le piante femmina si riconoscono per la presenza di filamenti biancastri.
  • Pianta di canapa maschile: questo genere non produce resina ma polline, che viene sparpagliato dal vento quando le sacche si aprono, ossia quando la pianta è matura, andando a impollinare le piante femmina. Le piante maschio sono caratterizzate dalle protuberanze verdastre che contengono il polline.

Dagli incroci fra cannabis sativa e cannabis indica, possono nascere molti ibridi, circa 40 tipi di marijuana più o meno conosciuti. Se queste due varietà vengono incrociate con la ruderalis, nascono le piante autofiorenti, di prevalenza femminile, e con discrete quantità di THC che variano dal 10 al 21%.

Coltivare canapa light secondo qualità e sicurezza

Gli ibridi sono in grado di creare dei mix che soddisfino qualsiasi tipologia di richiesta da parte di ogni cliente, ma una delle caratteristiche più ricercate dai consumatori è la qualità e sicurezza delle sostanze, con la garanzia che le piante di marijuana provengano da coltivazioni controllate, che non impiegano fertilizzanti, OGM o pesticidi nella cura delle piante.

Una delle aziende italiane leader nel settore della produzione e vendita di cannabis legale è Canapa Farm. Le infiorescenze di canapa legale e i prodotti a base di canapa che commercializza vengono coltivati con metodi naturali e lavorati a mano, per garantire l’integrità e le caratteristiche della pianta, poiché il loro scopo è quello di ottenere prodotti di qualità superiore.

La canapa sativa che coltivano – sia outdoor (grow room) che indoor (in serra) – proviene da rivenditori autorizzati e non vengono impiegati pesticidi, diserbanti e additivi chimici, coltivando nel pieno rispetto della naturale fertilità del terreno.

Le varietà scelte tra le specie coltivabili in Italia hanno un contenuto di THC inferiore allo 0,5%, ossia entro il limite legale per la produzione e vendita di prodotti contenenti canapa. Ma è molto ricca in CBD, il cannabidiolo che genera molti benefici dal punto di vista medico, utilizzato come antinfiammatorio, antiossidante e rilassante. Favorisce, inoltre, il sonno e combatte i disturbi da ansia e stress.

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