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Napoli, ora c’è la Samp: ma i tifosi sognano

Il successo di sabato sera ha regalato entusiasmo ai tifosi di Insigne e compagni: dopo Napoli-Milan, finita tre a due per gli azzurri, gli uomini di Ancelotti sono in testa alla classifica, in compagnia della Juventus (e della meno temibile Spal), ma soprattutto hanno già messo cinque punti di distanza fra sé e l’Inter e ben sei fra sé e la Lazio e il Milan. Tutte rivali per la conquista di un posto in Champions League per la prossima stagione. Il campionato è appena iniziato, è vero, ma il detto popolare secondo cui chi ben comincia è a metà dell’opera non può essere più vero per il Napoli. Il calendario aveva posto gli uomini orfani di Maurizio Sarri di fronte a un avvio a dir poco impegnativo: la prima giornata contro la Lazio, la seconda contro il Milan.

Esami superati

Ebbene, entrambe le sfide hanno portato tre punti in cascina, nonostante lo spavento dello svantaggio iniziale in tutti e due i match: ma, grazie alle reti di Milik e di Zielinski, si sono concretizzate due rimonte davvero emozionanti. Ora è il turno della Sampdoria: domenica prossima a Marassi il Napoli sarà chiamato a non abbassare la concentrazione, contro una squadra che è ancora ferma a quota zero (ma ha saltato la prima partita per i ben noti fatti di Genova e del Ponte Morandi). Insomma, un conto è tenere alta la tensione contro la quinta e la sesta dello scorso campionato, due di quelle che un tempo erano le Sette Sorelle; e un conto è riuscirci contro un team che da sempre naviga in acque tranquille.

Lavorare in difesa

Il lavoro per Carlo Ancelotti, per altro, non manca: le tre reti subite nelle prime due giornate di campionato lasciano suonare un campanello di allarme che induce a intervenire rapidamente in vista dei prossimi match. Non sempre potrà andare bene con rimonte entusiasmanti, e partire ad handicap prima o poi comporta conseguenze negative. I meccanismi della retroguardia sono da registrare, nonostante gli uomini siano pressoché gli stessi dello scorso anno, complice l’incertezza che riguarda il portiere del Napoli: contro la Lazio ha giocato Karnezis, mentre contro il Milan è sceso in campo Ospina, anche se il titolare dovrebbe essere Meret, al momento fermo ai box per colpa di un infortunio. Tre candidati per un solo posto, dunque, e non è detto che la concorrenza tra i pali sia sempre redditizia.

Chi giocherà in porta?

Facile prevedere, insomma, che anche contro la Sampdoria ci sarà spazio per tanti gol da una parte e dall’altra: un over 2.5 è molto attraente per gli scommettitori. A proposito, per conoscere i più importanti bookmaker dotati di licenza Aams che propongono i bonus scommesse più allettanti e le quote più convenienti del mercato, si può dare uno sguardo a Recensioniscommesse.com, portale indipendente che mette a disposizione degli utenti valutazioni oggettive e facilmente comprensibili. Nel frattempo, i tifosi si interrogano su chi giocherà in porta domenica: Ospina – uno che è arrivato agli ottavi di finale dei Mondiali con la sua Colombia, eliminata solo ai rigori – davanti a Bonaventura e Calabria non è sembrato perfetto; d’altro canto, ha ostentato una certa sicurezza con i piedi, dote fondamentale per far ripartire, anche con rapidità, le azioni degli azzurri. Certo è che non ha praticamente compiuto una parata: due tiri subiti, due palloni finiti in fondo alla rete.

Che Samp ci sarà a Marassi?

Resta da capire anche quale Sampdoria si presenterà allo stadio Luigi Ferraris: la sconfitta dei blucerchiati contro l’Udinese pone gli uomini del presidente Ferrero nelle condizioni di essere già costretti a vincere su un campo dove – è bene non dimenticarlo – lo scorso anno è caduta anche la Juventus, per di più in modo fragoroso. La rimonta contro il Milan deve fornire lo slancio per migliorare, ma Ancelotti sa bene che vincere quando non si ha più niente da perdere – come accaduto sabato sera, con la squadra sotto di due reti dopo due terzi della partita – è più facile che farlo in condizioni normali. Occhio alla difesa, dunque, ma anche all’attacco: sarà necessario, in particolare, riuscire a migliorare il rapporto tra tiri effettuati e gol segnati, perché l’ultimo match ha dimostrato che la mole di gioco prodotta è stata, almeno per il primo tempo, sterile e poco produttiva.

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