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Dove lavora e quanto guadagna un sommelier?

La figura del sommelier è sempre più rilevante nel mondo della gastronomia. La ricercatezza del gusto è all’ordine del giorno per le grandi cucine, sempre a caccia di novità e sapori frizzanti da abbinare ad ogni tipo di piatto. È qui che entra in gioco la figura del sommelier: un esperto in materia di vini pregiati, bevande alcoliche ed analcoliche. Ma dove lavora e quanto guadagna un sommelier?

Il sommelier esperto di vini? Sfatiamo un mito!

Quella del sommelier è una figura di tutto rispetto, seppur a molti ignota: per prima cosa, infatti, occorre sfatare il mito del sommelier inteso come “colui che consiglia e degusta il vino”. Tale definizione è errata e piuttosto limitata! 

Il sommelier, infatti, si occupa di fornire il “beverage” in senso più ampio, e ha il compito di accogliere il cliente e proporre acqua o aperitivo. Ma non solo: egli deve anche conoscere il mastodontico mondo delle birre, oltre che dei caffè e degli infusi, e suggerire gli abbinamenti corretti tra tutte queste bevande ed il cibo.

Percorso di studi, Partita IVA e libera professione 

Il percorso da intraprendere per diventare sommelier è alquanto ostico e prevede anni e anni di impegno, studio, denaro, ed anche una buona memoria

Il corso di studi per un sommelier si aggira intorno alle 600 ore circa, suddivise in teoria e pratica. Una volta completato tale percorso, ci si può affidare a consulenti fiscali per sbrigare tutte le incombenze ed entrare, così, a far parte della categoria dei liberi professionisti. In Italia, infatti, per poter proporre servizi e/o consulenze nel ramo del beverage e collaborare in forma autonoma con ristoranti, hotel, sale ricevimenti, ditte di catering, ecc., è necessario aprire, dapprima, la Partita IVA.

Non solo ristoranti: dove lavora il sommelier?

Il sommelier trova occupazione in sala di fianco al maître, dove gestisce gli abbinamenti tra pietanze e vini (o altre bevande), di pari passo agli ordini effettuati dalla clientela. Sebbene i ristoranti siano l’habitat naturale degli esperti del beverage, i sommelier possono trovare occupazione anche in hotel di lusso, wine bar, ma anche nelle cantine o enoteche, nei locali notturni più forniti, all’interno di fiere ed eventi a tema enogastronomico e, in generale, ovunque vi sia bisogno di una figura capace di esaltare i piaceri del gusto. Sta avanzando, negli ultimi anni, la ricerca di sommelier anche in aziende di diverso tipo: collateralmente, infatti, alcuni professionisti trovano opportunità di lavoro presso giornali e magazine, oppure ancora sul web, dove fioriscono blog, profili social e canali dedicati.

Lo stipendio del sommelier professionista

In Italia un sommelier con esperienza può arrivare a guadagnare dai 30.000 € ai 50.000 € l’anno in caso di livello medio-alto, mentre un assistente sommelier ha un guadagno di circa 12.000-15.000 € l’anno. A tali cifre, spesso, si aggiunge una quota extra per le mance ricevute o una percentuale sulla vendita delle bottiglie.

Il sommelier può guadagnare anche come freelance, grazie a consulenze, presentazioni o degustazioni guidate, in questo caso i margini di guadagno saranno strettamente correlati all’evento o alle competenze maturate. Dal punto di vista fiscale, la soluzione che più va incontro alle esigenze del sommelier libero professionista è Fiscozen, che permette di curare tramite un’unica piattaforma online tutto ciò che concerne la Partita IVA e gli adempimenti che ne derivano.

Il costo del servizio è assai ridotto, specie se posto in confronto con le tariffe di uno studio “fisico”: ad esempio, per la gestione di una Partita IVA forfettaria, Fiscozen richiede soltanto 299 € + IVA / anno, mentre la sola attivazione è gratuita per tutti i freelancer (per le ditte individuali, invece, il prezzo è 200 € + IVA).

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