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Criptovalute: conviene ancora investire? Tutto quello che devi sapere

Le criptovalute, forse, sono state l’ultima grande rivoluzione del trading online. Questo strumento finanziario, lanciato nel mercato a partire dal 2008, ha infatti raggiunto dei picchi di valore semplicemente inimmaginabili, grazie alle sue particolarissime caratteristiche endemiche.

Ovviamente anche le criptovalute non sono esenti da rischi e, nel corso degli anni, hanno alternato momenti di crescita a piccoli, grandi crolli; ciononostante restano un elemento sempre e comunque particolarmente interessante per migliaia di investitori. Moltissimi si chiedono se investire oggi in criptovalute sia conveniente come un tempo e, in effetti, diversi segnali lasciano intendere che il 2021 possa essere un anno molto redditizio per questo strumento finanziario.

Che cosa sono le criptovalute

Iniziamo dalle basi: le criptovalute, anche note come criptomoneta, sono valuta digitale che viene basata sulla crittografia. Questo vuol dire essenzialmente due cose: innanzitutto che le criptovalute non esistono nel mondo fisico e che, quindi, possono venire acquistate, vendute e generate soltanto tramite via telematica.

Dopodiché le criptovalute rappresentano denaro a cui è possibile accedere esclusivamente se in possesso di una specifica chiave di accesso. Detto ciò, la caratteristica endemica cui si faceva riferimento in precedenza è un’altra ed è legata al particolarissimo sistema di attribuzione di valore della valuta digitale.

Questo strumento finanziario infatti non viene controllato né da enti governativi né da leggi internazionali: al contrario, il suo valore viene determinato esclusivamente dalle regole del suo emittente (che devono venire accettate preventivamente da chiunque decida di investire). Il risultato è una valuta altamente fluttuante, che, per riassumere, tende a muoversi principalmente in base alla cara vecchia legge della domanda e dell’offerta.

Bitcoin ed altre valute digitali

Il Bitcoin, anche noto con gli acronimi BTC e XBT, è senza ombra di dubbio la criptovaluta più celebre in assoluto: una criptovaluta ed un sistema di pagamento ideati nel 2009 da un inventore tuttora anonimo. Sulla scia del Bitcoin sono però poi nate tante altre diverse valute digitali e ciascuna di esse ha le proprie caratteristiche distintive.

Ad esempioRipple, anche noto con il nome di XRP, è nato nel 2013 e rispetta tutte le regole di base di cui sopra, ma aggiunge due fattori unici nel loro genere: innanzitutto la possibilità di operare all’interno di una rete open source, in cui gli sviluppatori possono intervenire liberamente. Dopodiché la possibilità data ai trader di monitorare gli scambi in tempo reale, tramite dei registri contenenti tutte le transazioni di nome Ledger. E poi, ancora, Litecoin (o LTC), una criptovaluta che elabora un blocco a tempo di record, oppure Ethereum (o ETH), una valuta digitale nata per inviare e ricevere token in maniera diretta, ma anche per registrare domini, sviluppare piattaforme di crowdfunding, acquistare proprietà intellettuale e tanto altro ancora.

Il futuro delle criptovalute

Le informazioni di cui sopra dovrebbero aiutare a capire che, in effetti, è difficile fare previsioni univoche su tutte le criptovalute attualmente disponibili sul mercato. Al contrario, un trader dovrebbe innanzitutto capire quale valuta digitale sia più adatta alle proprie esigenze (oltre che al proprio portafogli), per poi fare una ricerca più mirata. Ad esempio, il Bitcoin già a partire dal 2019 sta vivendo una specie di seconda giovinezza, fatta di quotazioni e capitalizzazioni da record: ha raggiunto e poi addirittura superato il dollaro ed il suo valore nominale è schizzato a decine di migliaia di USD.

Al contrario Ripple sta vivendo un inizio di 2021 decisamente più complicato: il suo valore è sceso a 0,22 dollari americani per valuta e gli investitori sono in attesa che inizino i colloqui tra i suoi creatori e la Securities and Exchange Commision. Ecco come mai, molti proprietari di Ripple interessati alle analisi di breve periodo, stanno scegliendo di vendere, per poi magari acquistare nuovamente in un momento futuro.

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