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Bambini e computer: le potenzialità e i rischi di un binomio esplosivo

E’ innegabile che la tecnologia abbia invaso e dominato la vita di tutti i giorni. E’ raro trovare oggetti, servizi o strutture che non siano computerizzati o che non si avvalgono della comodità e della velocità che solo un’intelligenza artificiale può assicurare e garantire. Tutte le generazioni, chi più e chi meno, hanno abbracciato con entusiasmo questo nuovo stile di vita “a base di click” per uno stile di vita più comodo, anche se a volte decisamente troppo comodo, che in molti casi non richiede né sforzi né spostamenti. Così come è diventato quasi di moda vedere un nonnino a whatsappare o in videochiamata con i propri cari, è ancora più nella norma vedere bambini, anche piccolissimi, fare scroll su uno smartphone di ultima generazione alla ricerca dei cartoons e dei video preferiti. Un utilizzo che a volte è così costante e precoce che questi bimbi non hanno più bisogno di essere guidati o supportati dai genitori!

E così in passato c’è stata la generazione dei figli dei fiori o la generazione dei sessantottini oggi è senza dubbio la generazione dei bambini tecnologici e computerizzati.

La tecnologia e i bambini: un passo più avanti a tutti

Saper utilizzare bene e correttamente il computer è al giorno d’oggi davvero importante. Più dell’80 % dei lavori si avvale dell’utilizzo del computer, utilizzato non solo come archivio, o per dirla come si dovrebbe dire come “database” di informazioni a cui attingere, ma anche mezzo unico e immediato per svolgere quotidianamente determinati lavori, senza il quale il lavoro stesso non avrebbe senso. Inoltre, anche la scuola, istituzione che da troppo tempo si mostrava legata e attaccata ad una formazione accademica-libresca in presenza, ha abbandonato le sue pretese per abbracciare la digitalizzazione in tutte le sue forme. Per questo, diciamolo onestamente, i nostri bambini partono avvantaggiati e magari, un domani, trovandosi di fronte ad un monitor industriale di ultima generazione sapranno perfettamente dove mettere le mani meglio di un sessantenne che ha dovuto fare un corso o farsi seguire da qualcuno più esperto. Insomma, i nostri bambini che vivono in un mondo già cambiato e che non hanno vissuto il passaggio al digitale che in alcuni casi si è palesato in maniera decisamente drastica, partono con un passo più avanti. Si sanno muovere in un mondo dove tutto passa per i polpastrelli delle dita, sanno comunicare con le macchine e conoscono in maniera precoce le tecniche e i procedimenti per ottenere il massimo da un mondo guidato da un’intelligenza artificiale. Una fluidità e una dimestichezza nell’utilizzo che deriva anche dal continuo utilizzo. E’ più facile vedere un bambino incollato al pc che un bambino in strada a calciare un pallone. Non è di certo azzardato o esagerato sostenere che il pc ha sostituito il vecchio “salto con la corda”, un gioco di strada che potremmo anche definire di gruppo, proprio perché coinvolge tanti bambini. Ma si sa, che ogni epoca ha le sue caratteristiche e le sue novità, quindi senza fare i moralisti radicali e bigotti, bisogna accogliere il cambiamento con tutte le sue sfaccettature.

I rischi fisici e mentali

Se i bambini di oggi saranno più preparati di noi, perché accedono facilmente ad ogni tipo di notizie e sono già mentalizzati a vivere in un mondo tecnologico, guardando dall’altro lato della medaglia c’è da dire che questa dipendenza da monitor rischia di diventare nociva per la saluta fisica e mentale. Anche in questo caso il troppo storpia, perché l’uso eccessivo può contribuire al palesarsi di problemi fisici e patologie comportamentali. Elenchiamo qualcuno:

  • Problemi alla vista: la luce dello schermo e la distanza spesso troppo ravvicinata può compromettere gli occhi.
  • Problemi alla schiena: la postura scorretta che si assume stando al pc, con una forte tendenza a l’ingobbimento può comportare lo scatenarsi di patologie importanti.
  • Problemi alla socializzazione: i bambini che trascorrono troppo tempo con animali e amici digitali, tendono a confondere la realtà e a non riuscire più a socializzare umanamente.
  • Problemi di insonnia: la luce forte degli schermi viene percepita dal nostro corpo come luce diurna, questo provoca un abbassamento della melatonina che sfasa completamente la percezione del giorno e della notte e quindi il ciclo sonno-sveglia è compromesso.
  • Problemi di comportamenti aggressivi: Il mondo esterno che richiede un’interazione diversa da quella che si può avere con la macchina, produce insofferenza, agitazione, nevrosi e malessere nel bambino, scatenando reazioni violente.
  • Problemi di dipendenza e sedentarietà: il bambino che trascorre troppo tempo davanti ad un pc non riesce più a farne a meno, allontanandosi dalla bellezza della natura e del mondo e creando una sedentarietà che può causare pericolose malattie fisiche.

Ovviamente tutte queste cause si palesano quando non c’è controllo. Ma non possiamo negare che ci sono tanti altri aspetti positivi che non devono essere trascurati. Quindi è bene entrare in confidenza da subito con il pc ma senza mai esagerare.

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