Sant’Agnello. Belvedere dei Cappuccini. Tecnica di un restauro

Noi cultori di Storia dell’Arte e Archeologia, ci siamo affacciati curiosi, stamane, all’inaugurazione- apertura del Belvedere dei Cappuccini, per vedere cosa era stato combinato. Con tra le mani le immagini di questo luogo, che è uno dei più ritratti dai viaggiatori del Gran Tour dell’ottocento e degli inizi del novecento, tanta e tale la spettacolarità e la bellezza del panorama del Golfo di Napoli. Eravamo pronti a lanciare anatemi contro qualsiasi violazione storico-paesistica. Ebbene, ci siamo dovuti ricredere! La maraviglia ci ha ammutoliti. La balaustra, il pergolato tipico caratterizzante del panorama sorrentino amalfitano, la pavimentazione, l’illuminazione, la verde parete verticale con le onde botaniche. Insomma, nulla da eccepire, solo da complimentarci con tutti.

Ma sentiamo direttamente nell’intervista all’Architetto Porcelli le motivazioni di certe scelte:
Abbiamo accolto l’incarico di Progettazione e Riqualificazione di Rione Cappuccini come una sfida. Il gruppo di progettazione ha lavorato in sinergia dapprima per creare l’ossatura della Piazza dotandola di sottoservizi e provvedendo al consolidamento statico della stessa a cura dell’ing. Nicola Staiano, poi si è proceduto a restituire dignità ad un Belvedere da troppo tempo abbandonato.L’idea ispiratrice della progettazione architettonica a cura degli architetti Stefania Porcelli ,Luca Stile, Alessandro Raiola e dell’ ing Gennaro Gargiulo si è basata su uno studio filologico dell’antico sito nel tentativo di coniugare i temi storici del passato con le esigenze della Piazza così come richiesto dalla Amministrazione Sagristani L’intento finale è stato quello di creare uno spazio aperto che possa ospitare manifestazioni pubbliche ma principalmente creare un’oasi di pace e di riflessione per il cittadino così come lo era stato nel passato per i monaci del convento limitrofo. I materiali utilizzati e condivisi con la Soprintendenza di Napoli sono completamente naturali :il cotto della pavimentazione , la balaustra in piperino, le panchine in scheggiato vietrese , l’acciottolato per la creazione dello Stemma del Comune al centro della Piazza.Le luci led a pavimento esaltano le caratteristiche materiche e geometriche della pavimentazione dalle cromie calde mentre i corridoi ad onde inducono il pedone a visitare il Belvedere con percorsi precisi che lo guidano fino alle panchine ombreggiate da un pergolato sorrentino su cui si inerpica una bouganvillea che darà ombra nelle giornate più calde. Volutamente il progetto ha previsto allocazione di essenze arboree autoctone (rosmarino prostrato,ceneraria marittima,loropetalum,gazzania del capo ed erica) su parete verticale non volendo con esse intralciare lo skyline paesaggistico ma conferendole solo una visuale di fondo.
Generico febbraio 2021
Generico febbraio 2021

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