SANTA MARIA LA VECCHIA. ANDAR PER GRAZIE. SEIANO

Prosegue il nostro itinerare in Penisola nei luoghi della Madonna delle Grazie, nell’articolo precedente siamo stati a Pozzano, oggi faremo tappa a Seiano, nel Santuario mariano di Santa Maria la Vecchia. Ovviamente, resta sottinteso che secondo le disposizioni sanitarie anticovid, sono interdette tutte le processioni, tutti gli assembramenti e qualsiasi tipo di festeggiamenti. Per cui in questo 2020, vivremo la festività delle Grazie , in maniera contenuta, ma non meno sacra, il quantitativo delle messe è stato incrementato in maniera tale che tutti posso partecipare.

Il passaggio presso Santa Maria la Vecchia non è stato meno emozionante di Pozzano.  Pozzano è li perchè a pochi metri , il rivo, Pozzano , ora in secca, ma che in passato doveva offrire dell’acqua di qualità non inferiore a quelle delle terme stabiane. La chiesa di Seiano è li , in quel posto , perchè era il termine o l’inizio della strada per la marina, prima che la strada carrabile , recentissima, la obliterasse.

La Madonna in questa chiesa è un affresco su parete, raffigurata nella sua iconografia pre concilio di Trento, vale a dire con il Bambinello che succhia al seno della Madonna. Ci appare gioiosa e festante per effetto della corona d’oro che cince il capo anche del bambinello. Per questo 2020, il signor Avellino ha fatto ristampare in copia anastatica un volumetto del 1945 …”è tornato papà”, da donare a tutti i capi famiglia di Seiano, in esso sono raccolte le grazie ricevute e la storia della chiesa. Nella navata sinistra sono appesi alle pareti una serie di exvoto, quadretti ad olio , di accadimenti marinari, anche con modelli di navi offerti in dono. Già questo ci fa emozionare, facendoci riascoltare quelle intense preghiere in momenti drammatici, di marinai, ma anche di moglie e madri che preoccupate dei loro mariti lontani chiedevano e chiedono con insistenza a questa Madonna

Il piccolo tempio era inizialmente a una sola navata, ma nel 1897, con la costruzione della torre campanaria, venne ingrandito con un altra navata sulla sinistra, divisa dalla principale da una serie a tre arche. L’altare di marmo policromo è di buona fattura e fu consacrato il 2 maggio del 1774 dal Vescovo di Vico Equense Monsignor Paolino Pace. Dietro l’altare si trova l’immagine della Madonna delle Grazie, raffigurante la Vergine con il Bambino circondata da tre angeli, l’affresco eseguito intorno al 1600 da un artista della scuola di “Luca Giordano”, fu insignito nel 1773 della corona d’oro, sia alla Vergine che la Bambino e infine anche di uno “Stellatio” d’oro con dodici stelle, massimo riconoscimento del popolo e del clero alla miracolosa Madonna. Nel 1774 a maggior protezione , il dipinto venne racchiuso in una cornice di marmo e restaurato,  assieme a quello posto sulla lunetta esterna, dall’artista napoletano Gaetano Scogliamiglio.

Generico giugno 2020
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