“La città di Sabbia”: Storie dal Medio Oriente in Scena a Piano di Sorrento
L’UNITRE e KRINO ETS presentano un reading teatrale su donne e bambini tra Turchia e Palestina.
PIANO DI SORRENTO – L’Università delle Tre Età (UNITRE) e l’Associazione culturale Krino ETS – Laboratorio Teatrale Indipendente invitano la cittadinanza a un evento di grande rilevanza sociale e culturale: il reading teatrale “La città di Sabbia; Bambini e Donne in Medio Oriente”.
L’appuntamento è fissato per Venerdì 7 novembre alle ore 18.00 presso il Centro Polifunzionale di Piano di Sorrento, situato in via V. Iaccarino 19 (alle spalle dell’Istituto Nautico). L’ingresso è libero.
Un Viaggio Teatrale tra Memoria e Attualità
Lo spettacolo è un toccante percorso emotivo e narrativo che si sviluppa attraverso storie individuali provenienti da due contesti complessi e delicati: la Turchia (con un focus sugli eventi del 2013-14) e la Palestina (con riferimenti all’attualità).
Attraverso un sapiente intreccio di testo, immagini, musica e regia, curato da Mimmo Bencivenga, il collettivo teatrale intende dare voce a chi spesso rimane inascoltato: i bambini e le donne vittime dei conflitti. “La città di Sabbia” è un invito a guardare oltre i numeri e le statistiche per cogliere l’umanità, le paure e la resilienza delle singole persone coinvolte.
Il Cast e i Ringraziamenti
A dare vita a questo intenso reading corale sarà un nutrito gruppo di attori e collaboratori dell’Associazione culturale Krino ETS, tra cui: Lucia Di Maio, Sara Mauro, Teresa Di Maio, Cristina Vecchi, Mario Mongiovi, Rosario Fiorile, Luigi Russo, e Mimmo Bencivenga.
L’iniziativa si svolge grazie al supporto e all’ospitalità del Comune di Piano di Sorrento. Un ringraziamento particolare è stato espresso al Dott. Gianni Iaccarino, Vicesindaco di Piano di Sorrento, per aver messo a disposizione la struttura del Centro Polifunzionale.
Un’occasione da non perdere per riflettere, emozionarsi e approfondire la conoscenza di realtà complesse attraverso il potente linguaggio del teatro.
La Città di Sabbia”: Storie Individuali dal Medio Oriente in Scena a Piano di Sorrento
Intervista a Mimmo Bencivenga, regista e autore dello spettacolo di Unitre e Krino ETS
Buongiorno, saluti, bentrovati. Signor Mimmo, l’Unitre presenta in collaborazione con l’Associazione Culturale Krino, “La città di sabbia; Bambini e Donne in Medio Oriente”. Innanzitutto grazie di essere venuto e grazie di averci accolto cortesemente per raccontarci questa e le altre che state preparando, perché abbiamo visto che la vostra attività sul territorio è intensa ed è pullulata in più sedi. Chi è l’Associazione Crino? Buongiorno.
Innanzitutto io… Sì. L’Associazione Culturale Krino ETS è un’associazione di consulenti psicosintetici, entro la quale abbiamo costituito questo collettivo teatrale, un collettivo teatrale indipendente che si occupa di teatro di due tipi fondamentalmente: commedie classiche di evasione, e poi ci occupiamo adesso in questo momento particolare, perché riteniamo che è importante farlo ora, di Teatro Civico di Narrazione.
Quindi non siete dei professionisti, bensì è un teatro amatoriale di tipo terapeutico, possiamo dire.
È un teatro amatoriale di tipo terapeutico che porto avanti un bel po’ di anni ormai, superati i 14, sono più di 11 anni, sì. È del tipo terapeutico perché nei nostri laboratori – approfitto anche per dirlo che cominceremo adesso un laboratorio nei prossimi giorni, manderò l’avviso anche attraverso di voi per le news – nei nostri laboratori ci occupiamo di avvicinare le persone alle loro parti, principalmente alle parti che non sono riconosciute o facilmente raccontate, utilizzando come figura un altro da sé che rende molto più facile la narrazione piuttosto che parlare di se stessi, perché spesso si ha resistenza a parlare di se stessi. Noi ci occupiamo poi fondamentalmente, adesso in questo momento, di Teatro Civico e di narrazione.
Io sono reduce dall’aver visto una vostra pièce teatrale dedicata al Moby Prince e mi ha colpito molto per la ricchezza di notizie, lo scavare a fondo. In un certo modo è un racconto. “La città di sabbia”, questo prossimo appuntamento di venerdì 7 novembre, è sulla stessa scia, sulla stessa riga: racconti, personaggi, musica, immagini?
Esatto. La storia del Moby Prince – che è considerata uno dei quattro misteri italiani che non sono stati mai svelati, però mentre degli altri più o meno abbiamo delle tracce, qui le tracce scompaiono – la particolarità è la collocazione geopolitica che parte dalla fine degli anni ’60 ed è attuale ancora oggi, perché parliamo di un traghetto che ha avuto un incidente a causa di un traffico d’armi e rifiuti, argomento particolarmente sensibile nel mondo dei marinai, oggi ancora oggi in questi giorni se ne parla, perché quando si parla di blocco del porto di Livorno, del blocco del porto di Genova, di La Spezia, stiamo parlando del traffico d’armi.
L’abbiamo vista, ma la vedremo ancora?
Io spero di sì. Se voi volete, io ve la porto sempre con grande piacere.
🎭 Focus su “La Città di Sabbia”
“La città di Sabbia” in realtà invece è una pièce teatrale, è una drammaturgia…
È un reading drammaturgico, chiamiamolo così, con movimenti, con minimi movimenti scenici, perché l’attenzione non va data sulla scena, piuttosto sulla parola. La parola è accompagnata dalle immagini che si susseguono con una certa rapidità e quantità, perché poi l’immagine nel racconto rende ancora più immediato il racconto, e il supporto fondamentale è quello della musica. Io ho sempre detto, e lo ripeto, lo ripeterò sempre: per me la musica è un elemento importantissimo e io lo considero un ulteriore attore in scena, tanto è vero che insisto molto con i miei attori di entrare nel mood e nel brano e cerco musica per mesi quando preparo queste cose, e a volte addirittura chiedo di utilizzare la musica, le parole nella musica, come se fossero note su uno spartito.
Di cosa parla nello specifico “La città di Sabbia”?
“La città di Sabbia” parla di due temi mediorientali contemporanei:
- La Turchia di Erdoğan negli anni 2013-2014, con particolare riferimento allo sgombero di Gezi Park, un parco occupato pacificamente da cittadini per protestare contro la demolizione della caserma di Taksim per costruire un residence di lusso. Consideriamo che il parco di Gezi era il polmone verde della città di Istanbul. La repressione che ha poi portato a decine di morti, centinaia di feriti, e ha fatto il giro del mondo.
Momento importante perché il regime mise giù la maschera e si pronunciò chiaramente.
Esattamente. Mentre invece la Palestina, che è un argomento ancora più caldo…
E la Palestina è un argomento caldo di cui si parla tanto, ma secondo la mia visione, la nostra visione, se ne parla raccontando grandi numeri.
Quando, faccio un esempio, noi raccontiamo il tema dei migranti, parliamo di 20 migranti morti, 40-50 persone annegate, ma non capiamo con questo sistema, non riusciamo a capire, cosa significa annegare, respirare acqua di mare, riempirsi i polmoni e morire in quel modo assurdo.
Possiamo dire che con la vostra rappresentazione anche il pubblico entra in scena e tocca con mano e con emozione?
Eh sì, perché raccontiamo i numeri primi, cioè raccontiamo una persona, una storia dentro 1000 storie, 100.000 storie. E questo…
Grazie. Diamo appuntamento ai nostri lettori per venerdì 7 novembre, ore 18:00, Centro Polifunzionale di Piano di Sorrento.
Prossimo imminente appuntamento e poi successivamente ne avremo degli altri.
Spero di sì, perché vorremmo portarvi al… Grazie, Mimmo.
🗓️ Informazioni sull’Evento
- Cosa: “La città di Sabbia; Bambini e Donne in Medio Oriente”
- Quando:Venerdì 7 novembre, ore 18:00
- Dove:Centro Polifunzionale Piano di Sorrento, via V. Iaccarino 19 (spalle Ist. Nautico)
- A cura di: Associazione culturale Krino ETS – Laboratorio Teatrale Indipendente
- Testo, immagini, musica e regia: Mimmo Bencivenga
- Ingresso:Libero
Ringraziamenti per l’ospitalità al Dott. Gianni Iaccarino, Vicesindaco Piano di Sorrento.


