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Piano di Sorrento per la Pace: studenti e cittadini in piazza a sostegno di Gaza

3 ottobre 2025 | 10:57
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Piano di Sorrento per la Pace: studenti e cittadini in piazza a sostegno di Gaza

La solidarietà e l’appello per la pace si stanno manifestando questa mattina a Piano di Sorrento. Dalle ore 10:00 è in corso in Piazza Cota, davanti al Municipio, un presidio pacifico in sostegno della popolazione di Gaza e contro tutti i conflitti in atto nel mondo.

L’iniziativa, aperta alla cittadinanza, ha visto una partecipazione significativa, impreziosita dalla presenza degli studenti dell’Istituto “Nino Bixio”. I giovani hanno voluto essere in piazza per esprimere il loro impegno civile in un momento di forte tensione internazionale.

Noi ne parliamo in classe e abbiamo deciso di esserci non solo per la situazione a Gaza, ma per tutti i conflitti che sono adesso in corso nel mondo, viva la pace, sempre,” hanno dichiarato gli studenti presenti. La loro partecipazione sottolinea come la nuova generazione veda nella manifestazione civile uno strumento fondamentale per la promozione dei diritti umani e della consapevolezza globale.

Affluenza e frizioni politiche

Nonostante la partecipazione sentita degli studenti, l’affluenza complessiva è risultata minima se confrontata con analoghe manifestazioni tenutesi nella vicina Sorrento. Inoltre, si è registrato un momento di potenziale tensione iniziale: la Polizia è intervenuta sul posto pur non avendo ricevuto una comunicazione ufficiale della manifestazione, un intoppo burocratico che è stato gestito senza conseguenze.

A margine del presidio, non sono mancate le riflessioni sulla contrapposizione politica e sul tema della sovranità. Alcuni presenti hanno espresso l’opinione che manifestazioni a sostegno di battaglie contro la violazione del diritto internazionale – citando implicitamente la vicenda delle navi italiane considerate territorio nazionale – avrebbero dovuto essere promosse dalla Destra in virtù della sua ideologia sovranista, anziché dalla Sinistra. Queste considerazioni hanno acceso un dibattito sul ruolo della politica italiana nelle crisi internazionali e su chi debba farsi portavoce di tali istanze.

Il presidio si è comunque svolto in modo totalmente pacifico e rispettoso, con l’obiettivo primario di condividere messaggi di speranza e sensibilizzare la comunità sull’urgenza di soluzioni non violente.