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Uno dei borghi più belli della Penisola sorrentina |
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Trasaella. Festa della Madonna delle Grazie

3 luglio 2025 | 10:22
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Trasaella. Festa della Madonna delle Grazie

Sant’Agnello (NA) – Il suggestivo borgo di Trasaella è pronto a immergersi in giorni di intensa devozione, radicate tradizioni e vibrante aggregazione comunitaria, in vista delle solenni celebrazioni in onore della Madonna delle Grazie. L’apice dei festeggiamenti è fissato per domenica 6 luglio 2025, ma il programma, curato con dedizione dall’Amministratore parrocchiale don Natale Pane e dall’intera comunità, prenderà il via già nelle prossime ore, offrendo un ricco ventaglio di appuntamenti religiosi e civili pensati per coinvolgere residenti e visitatori.

Un Cammino Spirituale: Gli Appuntamenti Religiosi

Le celebrazioni si apriranno ufficialmente già oggi, mercoledì 2 luglio. Alle ore 17:30 è prevista la recita del Santo Rosario, seguita alle ore 18:00 dalla Santa Messa, durante la quale si terrà il commovente atto di affidamento alla Madonna dei bambini e dei ragazzi della Parrocchia. Un momento particolarmente significativo per le giovani generazioni, che avranno l’opportunità di rinnovare il loro legame con la fede e la comunità.

Il percorso di preparazione proseguirà da giovedì 3 a sabato 5 luglio. Ogni giorno, alle ore 17:30, si reciterà il Rosario, seguito alle ore 18:00 dalla celebrazione della Santa Messa. Questi appuntamenti quotidiani offriranno ai fedeli l’occasione di vivere un periodo di raccoglimento e spiritualità in avvicinamento al giorno della festa.

Domenica 6 Luglio: Il Cuore della Festa Patronale

La giornata clou, domenica 6 luglio, si aprirà con le Sante Messe alle ore 8:00 e alle ore 10:15, per permettere a tutti di partecipare.

Il momento più atteso e di maggiore impatto emotivo si svolgerà nel tardo pomeriggio, alle ore 19:50, con la Solenne Processione della statua della Madonna delle Grazie. Sarà un evento di grande partecipazione popolare e devozione, che vedrà sfilare la storica Confraternita dell’Immacolato Concepimento di Maria Santissima di Trasaella. Al suo fianco, prenderanno parte anche le Confraternite di Sant’Agnello, e non mancherà la presenza istituzionale del Sindaco e dell’Amministrazione comunale, a testimonianza del profondo legame tra fede e comunità civile.

Il corteo sacro seguirà un percorso affascinante e suggestivo, snodandosi dalla Chiesa parrocchiale per via Trasaella, via Passarano, fino a raggiungere la Rocca, dove è prevista una sosta per un momento di intensa lode a Maria. La processione proseguirà poi per il centro del borgo, attraversando via Rosola e via Nastro d’Argento, per poi fare ritorno in via Trasaella e culminare nella piazzetta. Qui si rinnoverà il tradizionale omaggio dell’Angelo alla Madonna delle Grazie, un rito antico e di grande emozione. Il rientro della statua in chiesa sarà sigillato dalla solenne benedizione finale. A dare ritmo e maestosità all’intero corteo sarà il Complesso bandistico “Città di Sorrento”, le cui note accompagneranno i passi dei fedeli lungo il percorso.

Un Borgo in Festa: Tradizioni, Sapori e Cultura

Oltre agli appuntamenti religiosi, la comunità di Trasaella ha organizzato un ricco programma di intrattenimenti civili che animeranno le serate di venerdì 4, sabato 5 e domenica 6 luglio, con inizio alle ore 20:30.

Una delle iniziative più caratteristiche e apprezzate sarà l’allestimento dei portoni con scene della tradizione contadina. Un vero e proprio viaggio nel tempo, dove vicoli e piazze del borgo si trasformeranno in suggestivi palcoscenici viventi di un passato rurale. E per deliziare il palato, non mancheranno le specialità gastronomiche a cura della comunità parrocchiale e dei ristoratori locali, con l’immancabile panino con friarielli e altre prelibatezze che esalteranno i sapori autentici del territorio.

Il programma di intrattenimento serale prevede:

  • Venerdì 4 luglio: Alle ore 19:00, spazio alla cultura con la presentazione del libro “Passeggiando per le strade di Sant’Agnello” di Franco Gargiulo, un’occasione imperdibile per esplorare le storie e gli angoli più suggestivi del comune, modera Lucio Esposito. A seguire, alle ore 20:30, il borgo si animerà con “Circus Parade“, uno spettacolo di artisti di strada che promette meraviglia e divertimento per grandi e piccini.
  • Sabato 5 luglio: La serata si aprirà alle ore 19:00 con un momento dedicato alla poesia, con la raccolta “Amici… anche tra le rime” di Ambrogio Coppola e Francesco Esposito, modera Lucio Esposito. Alle ore 20:30, l’atmosfera si farà vibrante con “Popularia“, uno spettacolo di danze e canti di musica popolare che coinvolgerà il pubblico in un’esplosione di ritmo e tradizione.
  • Domenica 6 luglio: A chiudere in bellezza i festeggiamenti serali sarà nuovamente “Popularia“, che dalle ore 20:30 riproporrà le coinvolgenti danze e i canti della musica popolare, per una conclusione di festa all’insegna dell’allegria e della condivisione.

Per consentire a tutti di partecipare agevolmente a questi giorni speciali, sarà disponibile un servizio navetta per raggiungere il borgo. Trasaella è pronta ad accogliere chiunque voglia immergersi in questa celebrazione unica, tra fede profonda, tradizioni antiche e il calore di una comunità accogliente.

Trasaella: Storia e Identità di un Antico Borgo Sorrentino tra Acque e Vie Regie

Il borgo di Trasaella, frazione del comune di Sant’Agnello nella splendida Penisola Sorrentina, non è solo un luogo di antica origine, ma un insediamento la cui stessa posizione geografica è stata plasmata da elementi naturali e strategici di fondamentale importanza. Le sue radici affondano in una storia ricca, dove l’abbondanza di acque e la presenza di vie di comunicazione cruciali hanno giocato un ruolo determinante nella sua formazione e sviluppo.

Le Incerta Origini del Nome e la Suggestione di un Passato Remoto

Nonostante la sua chiara antichità, attestata da numerosi documenti pubblici e privati, l’etimologia del nome “Trasaella” rimane avvolta nel mistero. È un vocabolo affascinante, ma la sua derivazione non trova riscontri univoci e accettabili nelle fonti linguistiche e storiche. L’unica ipotesi, seppur considerata fantasiosa e poco credibile dagli studiosi, proviene dal Gargiulo (o Gargiulli). Questi, con un’inventiva notevole, propose che “Trasaella” fosse un termine di origine dorica, risultante dall’unione di “TRESCHE” ed “ELLA”, con il significato di “sede religiosa”. A suo parere, questa interpretazione suggerirebbe l’esistenza di un tempio dedicato a qualche divinità in tempi antichi. Tuttavia, il Gargiulo non fu in grado di fornire dettagli sulla divinità venerata, rendendo questa ipotesi più una suggestione romantica che un dato storico verificabile. Nonostante la sua scarsa attendibilità scientifica, la teoria del Gargiulo evidenzia il fascino e la curiosità che il nome di Trasaella ha sempre suscitato.

La Posizione Strategica: Acqua e Viabilità Aragonese

La scelta del sito su cui sorse Trasaella non fu casuale, ma dettata da fattori naturali e strategici di primaria importanza. La sua posizione è infatti intrinsecamente legata alla presenza di sorgenti di acqua. L’abbondanza di risorse idriche, elemento vitale per qualsiasi insediamento umano, ha certamente favorito la nascita e la prosperità del borgo, garantendo la sopravvivenza delle comunità e lo sviluppo di attività agricole.

Ma non è solo l’acqua a definire la sua importanza. Trasaella godeva anche di una posizione strategica cruciale dal punto di vista della viabilità, in particolare grazie alla presenza di una strada aragonese. Questa via, di fondamentale importanza storica, permetteva di aggirare la città di Sorrento. In un’epoca in cui le vie di comunicazione erano spesso tortuose e condizionate dalla conformazione del territorio, avere un percorso alternativo per bypassare un centro abitato significativo come Sorrento offriva notevoli vantaggi. Tale strada facilitava i commerci, gli spostamenti militari e i collegamenti tra le diverse aree della Penisola, rendendo Trasaella un punto di passaggio e forse anche di sosta privilegiato. Questa antica arteria conferiva al borgo un ruolo di snodo, collegandolo direttamente a reti di comunicazione più ampie e contribuendo al suo sviluppo economico e sociale.

Trasaella nel Contesto dell’Autonomia Comunale di Sant’Agnello

La storia moderna di Trasaella è profondamente intrecciata con la genesi del Comune di Sant’Agnello. È un dato di fatto che Sant’Agnello ottenne la sua autonomia comunale per decreto di Re Vittorio Emanuele II, con decorrenza dal 1° gennaio 1866, sebbene la data del decreto fosse il 10 dicembre 1865. In quel momento fondativo, le frazioni di Sant’Agnello e Trasaella furono le prime a costituire il nuovo ente amministrativo.

Lo stemma comunale di Sant’Agnello è un simbolo eloquente di questa unione e delle fatiche compiute per l’autonomia. Esso raffigura una pergamena, con un sole che irradia i suoi raggi sui colli, accompagnato dalla suggestiva iscrizione latina “Post nubila phoebus” (Dopo le nuvole, il sole). Questo motto intende celebrare le ardue lotte affrontate per raggiungere l’agognata autonomia e il trionfo finalmente conseguito. La corona turrita che sovrasta lo stemma non è un mero ornamento, ma un elemento araldico significativo che rappresenta le diverse borgate che confluirono nel nuovo Comune. Oltre a Sant’Agnello e Trasaella, le comunità di Angri, Colli di Fontanelle, Maiano e San Giovanni e Paolo contribuirono a formare l’identità amministrativa del neonato comune, evidenziando il ruolo di Trasaella come uno dei suoi pilastri fondativi.

La Straordinaria Peculiarità Parrocchiale di Trasaella

Un aspetto distintivo e di grande risonanza che eleva Trasaella, insieme a Colli di Fontanelle, è il suo status di sede parrocchiale. Ma ciò che la rende veramente unica, e che la accomuna a pochissime altre realtà nel panorama cattolico mondiale, è il singolare diritto di eleggere il Parroco mediante suffragio popolare. Questa straordinaria consuetudine, menzionata anche nell’opera “La Confraternita” di Bruno Balsamo e in “Luoghi e Strade della Penisola Sorrentina”, non è una semplice curiosità storica, ma una pratica viva che testimonia una profonda autonomia e una sentita partecipazione della comunità alla vita religiosa del borgo. Tale diritto è un retaggio prezioso che sottolinea l’importanza e la coesione della comunità parrocchiale di Trasaella.

In sintesi, Trasaella si configura come un borgo dalle radici profondissime, la cui stessa esistenza è stata modellata dalla disponibilità di risorse naturali vitali come l’acqua e dalla sua posizione strategica lungo un’antica via di comunicazione. Il suo nome, pur avvolto nel fascino dell’incertezza, evoca un passato ricco di suggestioni. La sua storia è indissolubilmente legata alla nascita del comune di Sant’Agnello e, soprattutto, alla conservazione di una straordinaria e quasi unica autonomia nella scelta del proprio parroco. Tutti questi elementi concorrono a rendere Trasaella un luogo di notevole interesse storico, culturale e spirituale, un vero gioiello nella Penisola Sorrentina.

Il volo dell’Angelo.

Tra le pieghe di una tradizione secolare e la vibrante atmosfera di festa che avvolge il borgo di Trasaella in occasione delle celebrazioni per la Madonna delle Grazie, si rinnova ogni anno un momento di pura magia e profonda devozione: il Volo dell’Angelo. Questa suggestiva rappresentazione, che conclude la solenne processione serale, non è solo uno spettacolo folkloristico, ma un atto di fede che affonda le sue radici nella storia e nel cuore della comunità, come emerge da diverse fonti che ne narrano il fascino.

Un Rito Antico e Commovente

Il Volo dell’Angelo, momento culminante della festa patronale di Trasaella, si svolge nella piazzetta del borgo al rientro della processione della statua della Madonna delle Grazie. Qui, in un’atmosfera carica di attesa e religiosità, un bambino o una bambina,un tempo, oggi con una statuina , vestito/a da angelo, viene “sospeso/a” in aria tramite un sistema di carrucole e cavi, per compiere un vero e proprio “volo” dalla sommità del Campanile verso la statua mariana posta non casualmente sulla sorgente di acqua nota come lavatoi antichi.

Questo rito, benché non abbondino studi specifici dedicati unicamente al “Volo dell’Angelo” di Trasaella in singole monografie, è spesso menzionato in opere che trattano delle tradizioni popolari, delle feste patronali e della religiosità popolare della Penisola Sorrentina. Tali testi evidenziano come il “Volo dell’Angelo” sia una pratica diffusa in diverse località italiane, con varianti e significati che si sono stratificati nel tempo. L’essenza, però, rimane la stessa: simboleggiare l’omaggio celeste a Maria e invocare la sua protezione.

Il Significato Profondo

Al di là della spettacolarità del gesto, il Volo dell’Angelo a Trasaella è intriso di un significato spirituale profondo. L’angelo, figura pura e messaggera divina, rappresenta l’innocenza e la devozione dei più piccoli che si fanno portavoce della preghiera dell’intera comunità. Quando il “piccolo angelo” si avvicina alla statua della Madonna delle Grazie, spesso spargendo petali di fiori o incenso, è un momento di intensa emozione collettiva. È l’omaggio dell’umano al divino, la rappresentazione visibile di una supplica, di un ringraziamento o di un affidamento.

La scelta della piazzetta come luogo per questa performance non è casuale. È il cuore pulsante del borgo, lo spazio di incontro e di condivisione, che in quel momento si trasforma in un vero e proprio palcoscenico della fede, dove la comunità si raccoglie per assistere a questo rito che si tramanda di generazione in generazione. Le fonti che documentano le feste popolari e religiose della Penisola Sorrentina spesso sottolineano come questi eventi siano vitali per la conservazione dell’identità locale e per rafforzare il senso di appartenenza.

Un Patrimonio da Preservare

Il Volo dell’Angelo di Trasaella è un prezioso esempio di come la fede popolare si esprima attraverso riti ricchi di simbolismo e di grande impatto emotivo. Non si tratta solo di una rappresentazione scenica, ma di un’esperienza collettiva che rinsalda i legami con la tradizione, la storia e la spiritualità di un intero borgo. La sua continuità, grazie all’impegno della comunità parrocchiale e dei volontari, testimonia la vitalità di un patrimonio culturale e religioso che merita di essere conosciuto e preservato per le future generazioni. Il rito conclude la processione con un’immagine di leggerezza e grazia, lasciando nel cuore dei presenti un segno indelebile della protezione e della benevolenza della Madonna delle Grazie.

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