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Sorrento, bufera appalti: ex sindaco Coppola si faceva leggere le carte da “Lello il sensitivo” per decisioni chiave

18 luglio 2025 | 08:47
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Sorrento, bufera appalti: ex sindaco Coppola si faceva leggere le carte da “Lello il sensitivo” per decisioni chiave

Bufera appalti Sorrento: ex sindaco Coppola si affidava a “Lello il sensitivo” per decisioni chiave. Indagine shock, arresti e accuse gravi

Sorrento, bufera appalti: ex sindaco Coppola si faceva leggere le carte da “Lello il sensitivo” per decisioni chiave
Un’indagine shock condotta dalla Guardia di Finanza di Torre del Greco ha scoperchiato un presunto giro di irregolarità nell’assegnazione degli appalti pubblici a Sorrento, portando all’arresto dell’ex sindaco Massimo Coppola e di Raffaele Guida, noto alle cronache come “Lello il sensitivo“. La vicenda, che sta gettando un’ombra inquietante sull’amministrazione locale, rivela un rapporto di profonda influenza tra l’ex primo cittadino e il presunto veggente, con risvolti che vanno ben oltre la sfera personale.

Le accuse e i protagonisti

Coppola e Guida, ritenuto un intermediario chiave tra il sindaco e gli imprenditori, sono i principali indagati e devono rispondere di tutti i 14 capi d’accusa contestati dalla Procura. Le accuse ruotano attorno a presunte manipolazioni e favoritismi nell’assegnazione degli appalti, che avrebbero alterato la trasparenza e la legalità delle procedure.

Accanto a loro, figurano altri indagati: Luigi Todisco e i due cugini omonimi Aniello Vanacore (di 32 e 43 anni), rappresentanti di due società coinvolte nell’inchiesta. Tutti e sei gli indagati convocati ieri davanti al GIP di Torre Annunziata, Maria Concetta Criscuolo, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, un silenzio che lascia aperte molteplici interrogativi e preannuncia una battaglia legale in aula.

Un legame anomalo: politica e occultismo

Ciò che emerge con forza dalle indagini è la sorprendente influenza che “Lello il sensitivo” avrebbe esercitato sull’ex sindaco Coppola. Non si trattava di un semplice rapporto di amicizia: secondo gli inquirenti, Coppola si recava regolarmente da Guida, a Santa Maria a Vico (Caserta), per farsi leggere le carte e persino per chiedere consigli su persone e decisioni cruciali, confidando nei presunti “poteri” del sensitivo. Un legame nato ai tempi dell’università, che sarebbe perdurato nel tempo, trasformandosi in una “consulenza” occulta su questioni di rilevanza pubblica.

Prossimi passi e difese annunciate

Coppola e Guida, difesi rispettivamente dagli avvocati Giovanbattista Pane e Valerio Alfonso Stravino, non hanno rilasciato dichiarazioni spontanee durante gli interrogatori di garanzia e si preparano ora a presentare le proprie ragioni davanti al Tribunale del Riesame, dove cercheranno di ottenere la revoca o la mitigazione della misura cautelare.

Intanto, l’inchiesta prosegue: nuovi interrogatori sono attesi domani per i restanti indagati per i quali il GIP ha disposto la custodia cautelare, uno dei quali è detenuto in Lombardia, a differenza degli altri reclusi nel carcere di Poggioreale.