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Rischio collasso a Positano, la preoccupazione del sindaco Guida. Sembra un ritorno al passato |
Cronaca
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Crisi idrica in Costiera Amalfitana: Ausino lancia l’allarme, ma a Positano il ricordo della nave cisterna è ancora vivo

4 luglio 2025 | 13:25
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Crisi idrica in Costiera Amalfitana: Ausino lancia l’allarme, ma a Positano il ricordo della nave cisterna è ancora vivo
foto Raffaele VEP

Crisi idrica in Costiera Amalfitana: Ausino lancia l’allarme, ma a Positano il ricordo della nave cisterna è ancora vivo

Positano. L’Ausino, la società che gestisce le risorse idriche della Costiera Amalfitana e di una parte della provincia di Salerno, ha recentemente lanciato un preoccupante allarme: la possibilità concreta che, nelle prossime settimane, possa mancare l’acqua in alcune aree della Costiera. Un problema serio, che torna a preoccupare residenti e amministratori locali, e che riporta alla mente dei positanesi un passato difficile, quando la mancanza d’acqua era un vero e proprio dramma.  Ma oggi il sindaco Giuseppe Guida ha rilanciato l’allarme e manifestato la sua preoccupazione per il paese “C’è il rischio collasso”.

Sembra un ritorno al passato, anche se le cose sono, da un certo punto, sicuramente migliorate . Sono trascorsi più di quarant’anni da quando una nave cisterna riforniva periodicamente Positano e la Costiera Amalfitana. Una scena surreale, quasi d’altri tempi, eppure incisa nella memoria collettiva di chi ha vissuto quei giorni difficili. Era una routine fatta di attese, di preoccupazioni e di soluzioni improvvisate. Oggi, a fronte degli attuali disservizi e delle perdite sulla rete idrica, si teme di poter tornare indietro, a quel tempo in cui l’acqua non era un bene scontato.

Nel frattempo, quasi tutte le abitazioni si sono dotate di serbatoi di riserva, spesso realizzati con materiali ormai vietati, come l’amianto. Una volta considerati perfettamente legali e funzionali, oggi questi contenitori rappresentano un problema ambientale e sanitario, con costi altissimi per lo smaltimento, che gravano sui cittadini, nonostante la buona fede con cui furono acquistati.

Chi conosce la storia di Positano, però, sa che già in passato si cercò di trovare soluzioni strutturali per rendere il paese autonomo dal punto di vista idrico. Durante l’amministrazione del sindaco Salvatore Attanasio, si parlò concretamente di captare le sorgenti d’acqua di Laurito, limpide e pure, che affiorano tra le rocce a picco sul mare. Un luogo unico, dove – si dice – l’acqua di mare si può quasi bere, tanto è cristallina. Ma, secondo noi,  non era una soluzione pratica e consona al contesto ambientale e fummo contrari.  Ma si cercarono anche altre soluzioni pur di aiutare il paese e la comunità.

Ricordiamo  dell’impegno quando era assessore di  Michele Pisacane,  de Le Tre Sorelle, che rappresentava Positano nella Comunità Montana dei Monti Lattari, è ancora oggi ricordato come una vera e propria crociata per la difesa dell’autonomia idrica. Pisacane si oppose con forza alla “svendita” delle sorgenti locali all’Ausino. Non mancarono, allora, episodi strani e inspiegabili: poco dopo l’ingresso di Positano nella società, l’acqua delle sorgenti di Nocelle fu improvvisamente dichiarata non potabile, senza che si cercasse seriamente di rivalutarne la qualità o di trovare alternative locali.

Eppure, l’acqua c’era. C’era alla Fiume della Noce, nei pressi del bivio di Montepertuso. C’erano piccole e gramdo sorgenti lungo la strada,  come quella di Acquolella, alcune delle quali resistono ancora oggi, come quella nota per i suoi presunti effetti benefici sulla pressione arteriosa , della Madonna . Oggi sgorga appena.

Quarant’anni di giornalismo ci hanno permesso di raccontare, passo dopo passo, questa lunga storia fatta di battaglie, decisioni politiche, illusioni e rinunce. Una storia che chiunque voglia vivere e governare Positano dovrebbe conoscere a fondo, il nostro ruolo è sempre stato quello di essere vicino al paese e di documentarne le vicende, tante battaglie ancora attuali, e quella dell’acqua è una vicenda ancora oggi da approfondire, sul solo degli approfondimenti che fece il nostro caro compianto Michele Pisacane, che aveva ragione. Perché l’acqua, qui, non è solo un servizio: è memoria, identità, e diritto fondamentale di un territorio che merita rispetto.

Redazione Positanonews

Foto Raffaele Di Martino V.E.P., archivio del fotografo Giuseppe Di Martino