Costiera Amalfitana in ginocchio per l’acqua: responsabilità evidenti dell’Ausino. La gestione della sorgente Acquolella a Positano è solo la punta dell’iceberg
Costiera Amalfitana in ginocchio per l’acqua: responsabilità evidenti dell’Ausino. La gestione della sorgente Acquolella a Positano è solo la punta dell’iceberg
La Costiera Amalfitana è di nuovo alle prese con una crisi idrica nel pieno della stagione estiva. Rubinetti a secco, razionamenti, autobotti e disagi crescenti per residenti, turisti e attività commerciali. Il quadro è drammatico, ma non del tutto inatteso. Le responsabilità sono molteplici, ma un nome spicca su tutti: Ausino S.p.A., la società che gestisce il servizio idrico integrato in buona parte del territorio.
Il caso della sorgente Acquolella: una gestione discutibile
Uno dei punti più critici riguarda la mancata captazione della sorgente di Acquolella a Positano. Una risorsa naturale, da tempo individuata come potenzialmente strategica per garantire l’approvvigionamento idrico, ma una conduzione superficiale, lo testimoniano i vari interventi giudiziari, hanno lasciato tutto fermo con un cantiere abbandonato.. Mentre la sorgente resta parzialmente inutilizzata, i serbatoi si svuotano e la popolazione resta senz’acqua.
Carenza idrica “improvvisa”? No, prevedibile
L’Ausino ha parlato di cali improvvisi nelle risorse idriche. Ma quanto c’è davvero di improvviso in una crisi in un’area come la Costiera Amalfitana che ormai vive un boom turistico senza precedenti? La pressione sulla rete idrica era non solo prevedibile, ma ampiamente annunciabile, secondo noi. Gli aumenti di presenze turistiche, le nuove strutture ricettive, l’ampliamento dell’uso di acqua nelle case vacanze: tutti fattori conosciuti e documentati.
E allora viene spontanea la domanda: perché non si è intervenuti prima con adeguati investimenti su captazioni, potenziamenti delle reti e bacini di riserva? Perché non si è sviluppata una strategia preventiva, piuttosto che agire sempre in emergenza?
Comunicazione confusa e poco trasparente
A peggiorare la situazione, anche una comunicazione poco chiara da parte di Ausino. Prima si prefigurano scenari drammatici e allarmi, poi si tenta di minimizzare, dicendo che la situazione è sotto controllo o comunque passeggera. Questi messaggi contrastanti, oltre a confondere l’opinione pubblica, generano sfiducia e scoraggiamento.
Il ruolo dell’Amministrazione Comunale di Positano
Nel mezzo, l’Amministrazione comunale di Positano sta tentando di fare la propria parte, cercando soluzioni tampone, sollecitando interventi urgenti e cercando di mantenere la calma tra i cittadini, sollecitando gestori e Prefetto, su una vicenda dove non abbiamo più potere perchè in passato abbiamo ceduto le nostre acque . Il margine d’azione è limitato, perché la gestione delle infrastrutture idriche è fuori dalla competenza comunale. Serve una risposta sistemica, e soprattutto una presa di responsabilità chiara da parte di Ausino.
Serve una spiegazione dettagliata
A questo punto è doveroso pretendere da Ausino una spiegazione pubblica e dettagliata:
Perché non è stata completata la captazione della sorgente Acquolella?
Perché i cali di risorsa idrica non sono stati previsti e gestiti in tempo?
Quali sono i limiti strutturali della rete e quali investimenti sono stati fatti (o non fatti) negli ultimi anni?
Perché si continua a rincorrere l’emergenza invece di prevenire i problemi?
I cittadini della Costiera Amalfitana meritano risposte, trasparenza e soprattutto soluzioni. Il tempo delle giustificazioni è finito. È ora di affrontare la realtà con serietà e competenza, prima che l’acqua – bene primario e diritto fondamentale – diventi il simbolo di un fallimento gestionale che rischia di mettere in ginocchio non solo Positano, ma l’intera economia turistica della Costiera.