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L'analisi di Ambrogio Carro |
Cronaca
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Turismo in frenata in Costiera Amalfitana: Ricettivo in sofferenza e clienti col “braccino corto”. Cosa sta succedendo?, la riflessione di Ambrogio Carro

10 giugno 2025 | 11:38
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Turismo in frenata in Costiera Amalfitana: Ricettivo in sofferenza e clienti col “braccino corto”. Cosa sta succedendo?, la riflessione di Ambrogio Carro

Costiera Amalfitana: il turismo rallenta nel 2025. Ricettivo in crisi, spesa ridotta e meno americani. Scopri l’analisi di Ambrogio Carro

Turismo in frenata in Costiera Amalfitana: Ricettivo in sofferenza e clienti col “braccino corto”. Cosa sta succedendo?, la riflessione di Ambrogio Carro
La stagione turistica 2025 in Costiera Amalfitana non sta brillando come negli anni del boom post-pandemico. Il settore sta vivendo un periodo di “normalizzazione” con un mix di luci e ombre, come analizzato da Ambrogio Carro, imprenditore positanese e commissario regionale al Turismo di Federcomtur, in un’intervista a “L’Ora”.

L’effetto Trump e il calo americano

Carro punta il dito sulla politica economica internazionale, in particolare sulle scelte degli Stati Uniti. “Se in un primo momento con la vittoria di Trump avevamo una visione differente… il gioco dei dazi ha inevitabilmente creato delle problematiche,” afferma Carro. La tendenza degli americani a costruire i propri fondi pensione sui titoli azionari ha frenato le presenze dei turisti statunitensi già ad aprile e maggio, riducendo una fetta importante di clientela.

Ricettivo in sofferenza, aumento del “mordi e fuggi”

Mentre la ristorazione sembra tenere il passo con l’anno scorso, le strutture ricettive accusano un calo notevole di presenze, specialmente nelle zone periferiche. Questo non sorprende, data la crescita del turismo “mordi e fuggi” e la flessione del settore extra-alberghiero. Di conseguenza, il tasso di occupazione in aree come Montepertuso o Nocelle è diminuito, spingendo molte strutture extra-alberghiere a riconvertirsi in foresterie o alloggi per i lavoratori, anche per sopperire alla carenza di personale locale.

Spesa ridotta e clientela nervosa

Un altro aspetto critico è il calo della capacità di spesa dei turisti. “La clientela cerca, mediamente, di ottimizzare i costi,” conferma l’imprenditore. Si registra un aumento di richieste di “tap water” (acqua di rubinetto) e un calo significativo del conto medio. La clientela, inoltre, appare “particolarmente nervosa,” aumentando la pressione sul personale.

Burocrazia, costi elevati e crisi di professionalità

Carro critica apertamente la burocrazia, i costi elevati delle materie prime e del personale, e la difficoltà nel reperire dipendenti con un’adeguata professionalità. “Si fa fatica a trovare dipendenti con un’adeguata professionalità, a tutti i livelli,” sottolinea. Questa carenza costringe gli imprenditori a un impegno diretto e costante, dalla mattina alla sera. L’imprenditore conclude auspicando una seria riflessione sulla formazione del personale, un aspetto cruciale per mantenere alta la qualità dei servizi in futuro.