Positano iniziativa per la Pace a Gaza, ci sono militari israeliani che rifiutano di andare in guerra

Positano iniziativa per la Pace a Gaza, ci sono militari israeliani che rifiutano di andare in guerra.

Positanonews ha seguito e ha partecipato, e se non ha partecipato sta dando voce ad eventi e manifestazioni per la Pace a Sorrento, Castellammare di Stabia, Amalfi nel nostro circondario, clamorosa la benedizione delle Palme a Mortora di don Rito Maresca quando in segni di protesta per i bombardamenti il parroco fece buttare a terra a tutti le Palme.

Abbiamo dato voce a questa iniziativa, anche in questo va evidenziato il ruolo della stampa locale che va sostenuta per la vicinanza al territorio e perché, in parte, riesce a sfuggire dal Mainstream.Non si è fatta la marcia per la pace, poi l’incontro, organizzato da Officina 2.0 , ad un certo momento previsto a Praiano, è stato poi fatto in Piazza dei Racconti. Il confronto ha avuto interventi qualificati che solo in parte abbiamo potuto ascoltare, sicuramente ci ha colpito il dissenso a questa strage da parte degli stessi israeliani. Ovviamente i grandi media, il Mainstream, nascondono questi problemi. Ma che sta succedendo?
Storicamente, il legame tra i cittadini israeliani e lo Stato d’Israele è sempre stato solido e servire il proprio Paese veniva considerato non solo un dovere morale ma anche un servizio che sosteneva lo Stato medesimo, ed era percepito dalla popolazione come un onore farne parte. Da diversi mesi la solidità storica di questo rapporto presenta delle crepe, si è incrinato al punto da apparire sempre più fragile. Vanno segnalate con puntuale attenzione le continue manifestazioni di piazza contro il Governo, accusato di voler proseguire la guerra per salvare sé stesso anziché liberare gli ostaggi a Gaza. La crisi delle Forze di difesa israeliane (Idf) assume una dimensione palpabile fino a manifestarsi in modo evidente. Naturalmente, i media occidentali tacciono oppure minimizzano all’osso la reazione di larga parte, che possiamo definire maggioranza, de cittadini israeliani, soprattutto i più giovani, a schierarsi contro la guerra in atto, che ha assunto la mostruosa dimensione del genocidio.
In effetti sono stati proiettati importanti contenuti visivi per raccontare la realtà di Gaza oggi: uno sguardo attraverso video e fotografie che ci aiuta a comprendere ciò che accade, grazie al prezioso contributo del fotografo Paolo Amedei e del giornalista Filippo Zingone.La catastrofe umanitaria in corso non può lasciarci indifferenti.
Gaza è oggi simbolo di morte e distruzione.
I principi fondamentali di giustizia, diritto internazionale e umanità vengono sistematicamente violati. Restano solo bombe, fama e disperazione.Rompiamo il silenzio.

I ringraziamenti di Officina 2.0
Grazie di cuore a tutti.
Vogliamo ringraziare sentitamente tutte le persone che ieri hanno partecipato all’evento Positano per Gaza, con il fotografo Paolo Amadei e il giornalista Filippo Zingoni.
È stato un momento intenso, di profonda umanità. Un incontro tra anime che, nonostante tutto, restano umane.
Abbiamo ascoltato storie, vissuto immagini, condiviso emozioni che ci ricordano quanto sia urgente non voltarsi dall’altra parte. Ciò che sta accadendo a Gaza riguarda tutti noi.
La solidarietà, l’ascolto e la consapevolezza sono oggi gesti necessari e radicali.
Grazie per averli compiuti insieme a noi. ❤️
Ph: Raffaele Cappiello @rflcpl

Ultimo aggiornamento 8 giugno 2025 ore 12