Sicurezza trasporti, scontro EAV-Sindacati: “Riunione farsa e snobismo aziendale”, tuona Orsa

Vertice sicurezza EAV nel caos: scontro con sindacato Orsa. Accuse alla dirigenza, nonostante proposte su personale e manutenzione
Un vertice cruciale per fare il punto sulla sicurezza dei trasporti si è trasformato, ieri pomeriggio, mercoledì 7 maggio, in un nuovo motivo di scontro tra l’EAV (Ente Autonomo Volturno) e le rappresentanze sindacali. La riunione, convocata dall’azienda per discutere gli ultimi accadimenti e raccogliere proposte per restituire fiducia a lavoratori e cittadini, è naufragata tra le polemiche, con il sindacato Orsa che lancia accuse pesantissime contro la dirigenza.
Secondo quanto denunciato da Orsa in una nota dai toni durissimi, l’EAV avrebbe preteso di gestire l’incontro in modo divisivo, separando i sindacati firmatari del contratto nazionale da quelli autonomi. “Pur non essendo la sicurezza materia di trattativa sindacale – si legge nella nota – per l’ennesima volta, la dirigenza dell’Eav ha preteso di effettuare questa riunione dividendo le organizzazioni sindacali”.
Ma l’affondo di Orsa non si ferma qui. La sigla sindacale stigmatizza la scelta della delegazione aziendale, definita “tutto il gotha manageriale”, di presenziare “soltanto sul ‘primo tavolo'”, creando una disparità di “dignità” tra le rappresentanze nel discutere temi così delicati. Particolarmente criticato il comportamento del direttore del personale che, sempre secondo Orsa, avrebbe “molto eloquentemente” lasciato intendere l’ininfluenza della loro presenza nella discussione.
“Questi gravissimi comportamenti – accusa il sindacato – sono il sintomo evidente del totale distacco dalla realtà del management dell’Eav che cerca di sfuggire al confronto con chi, come il sindacato Orsa, ha, non solo, la rappresentatività della maggior parte del personale viaggiante (ex Circumvesuviana) ma ha sempre denunciato le carenze, i ritardi e le loro inadempienze in materia di sicurezza dei trasporti”.
Per Orsa, si è trattato dell'”ennesima occasione persa” per un confronto serio e costruttivo, vanificando anche l’adesione del sindacato all’invito del presidente De Gregorio a presentare proposte.
Nonostante l’attrito e il clima teso, Orsa ha comunque voluto rendere pubbliche le proposte elaborate e che avrebbe voluto discutere al tavolo per “aumentare il livello della sicurezza (sia reale che percepita dall’utenza)”:
- Personale a bordo: Presenza di un agente abilitato su ogni elettrotreno, anche per facilitare gli interventi rapidi data la non intercomunicabilità delle vetture. Si suggerisce l’assunzione dei vincitori dei concorsi a capotreno per coprire il fabbisogno.
- Manutenzione rotabili: Revisione dei parametri per la “faccettatura” (ovalizzazione) delle ruote, causa di vibrazioni, rumorosità e minore aderenza, spesso legate a “apparecchiature di sicurezza mal tarate”.
- Apparecchiature di sicurezza: Revisione completa di tutte le apparecchiature di sicurezza a bordo treno e lungo la rete.
- Sicurezza in linea: Visto il perdurare dell’emergenza, si propone una “radicale pulizia e taglio di arbusti e rovi” a ridosso dei binari e il ripristino dei camminamenti, per facilitare gli interventi in caso di guasti e l’evacuazione dei passeggeri.
- Procedure d’emergenza: Revisione e snellimento delle procedure di sicurezza in caso di guasti ed emergenze in linea.
- Revisioni mezzi: Accorciamento degli intervalli tra le revisioni complete dei mezzi di trasporto.
“Sappiamo benissimo che quanto abbiamo suggerito non risolverà tutti i problemi – conclude Orsa – ma certamente potrebbe contribuire a gestire una situazione emergenziale come quella che attualmente vive l’Eav”. La nota si chiude con un’ulteriore stoccata all’azienda: “Non pretendiamo certo di avere la bacchetta magica ma riteniamo che, soprattutto in un clima sereno e collaborativo, che non è quello attuale per esclusiva responsabilità aziendale, la nostra esperienza ultratrentennale possa essere una risorsa che, allo stato dei fatti, l’Eav sta cestinando”.