
L’annuncio ufficiale è arrivato alle 18.09 nella Basilica di Santa Chiara, ma già alle 16.56, nella Cappella del Tesoro e al momento della sua collocazione nel reliquiario, l’ampolla nella teca ha dato un responso chiarissimo
Redazione – Miracolo anticipato di San Gennaro.
L’annuncio ufficiale è arrivato alle 18.09 nella Basilica di Santa Chiara con lo sventolio dei fazzoletti, ma già alle 16.56, nella Cappella del Tesoro e al momento della sua collocazione nel reliquiario, l’ampolla nella teca ha dato un responso chiarissimo.
Si è rinnovato il Prodigio per cui esultano un intero popolo e un’intera città, un Prodigio ancora più importante perché nell’anno giubilare, mentre la chiesa attende il dono di un nuovo Pontefice.
È avvenuto il miracolo di maggio di San Gennaro, che si celebra il sabato che precede la prima domenica di maggio, una delle tre occasioni durante l’anno in cui il sangue del Santo Patrono si liquefa; le altre due ricorrenze si svolgono il 19 settembre, giorno in cui si celebra proprio San Gennaro e il 16 dicembre, giorno del cosiddetto miracolo laico, in cui si ricorda quando, durante l’eruzione del Vesuvio del 1631, i napoletani chiesero l’intercessione del santo per scongiurare che la lava arrivasse in città e la distruggesse.
GiSpa