Furore, il sindaco Giovanni Milo “Percorso collaborativo alla Praia nell’interesse di furoresi e praianesi”

Furore, il sindaco Giovanni Milo “Percorso collaborativo alla Praia nell’interesse di furoresi e praianesi“. Il dibattito e gli interventi scaturiti dagli articoli di Positanonews, alla fine hanno avuto un grande effetto, mettere in luce un percorso virtuoso di collaborazione in Costiera amalfitana quello che si sta attuando fra Furore e Praiano, lo stiamo invocato da 40 anni, da quando abbiamo cominciato il nostro percorso giornalistico, costellato da tanti problemi, errori, difficoltà, ma anche con tante soddisfazioni, successi e anche battaglie e sogni, come quello di vedere questa collaborazione in Costa d’ Amalfi che speriamo continui con una sinergia che non può che portare bene a tutta la comunità
Ecco il comunicato del primo cittadino di Furore Avvocato Giovanni Milo
“In merito all’articolo pubblicato da Positano News in data 3 maggio 2025 con il titolo “Praiano, la sindaca Caso: “Restituiamo la Praia ai cittadini. Nessun compromesso sul bene pubblico”, e parzialmente modificato successivamente, nel ringraziare la collega sindaca Annamaria Caso per avere confermato l’ampia collaborazione e sinergia con la mia persona e con l’amministrazione che rappresento e che alcun contenzioso sia intervenuto tra i due comuni, giova però precisare che l’Ente da me rappresentato ritiene a ragione veduta e con ampia considerazione rispetto ai dettami in materia che la spiaggia della Marina di Praia sia da sempre e debba restare ad integrale ed esclusivo appannaggio del Comune di Furore.
Quindi non è dato comprendere quali siano le risultanze o le determinazioni che hanno indotto il Comune di Praiano a dichiarare che “Circa 150 mq di spiaggia, pari a 13 metri lineari di fronte sono tornati nella nostra disponibilità dopo che un CTU, nominato dal tribunale, ha stabilito i reali confini con il Comune di Furore. Oggi, le Praianesi e i Praianesi sanno che questa importante porzione di Marina di Praia è a loro disposizione.”
Anche la CTU (consulenza tecnica d’ufficio), pure richiamata nell’articolo, non è allo stato nella conoscenza del Comune di Furore.
Non sono e non possono essere condivisibili e allo stato meritevoli di largo approfondimento le risultanze di una perizia tecnica redatta su incarico di entrambe le amministrazioni.
Indipendentemente poi dalla circostanza che essendo la spiaggia un bene pubblico, la disponibilità della stessa non è certo legata a criteri di provenienza degli utenti ma bensì ed in alcuni frangenti unicamente dalla disponibilità di posti.
Fino ad oggi qualsiasi avventore ha potuto e potrà utilizzare la spiaggia libera rispettando semplicemente le normative vigenti, i criteri di spazio e di vivere civile, non certamente essendo discriminati dalla provenienza.
In merito poi alle dimensioni della spiaggia libera a Marina di Praia, la stessa è stata modificata nella localizzazione che allo stato è situata sulla sinistra per chi proviene dal mare mentre in precedenza era situata sulla destra. La modifica è intervenuta dopo che questo Ente ha provveduto a delocalizzare una concessione e a pervenire come sta accadendo in questi giorni, ad una sistemazione complessiva della spiaggia, volta ad avere un ordine anche gradevole, rispettoso dei bagnanti e del meraviglioso ambiente naturale.
Il tutto nell’ambito di un percorso iniziato immediatamente dopo l’epidemia Covid 2019 di risistemazione complessiva e riorganizzazione degli spazi insistenti in località Marina di Praia, i cui risultati sono già evidenti e che ancora miglioreranno.
Si continuerà poi in ossequio alla convinzione di sistemare anche lacune del passato, all’organizzazione e alla gestione dei locali sottostanti l’accesso a Marina di Praia, dei quali abbiamo già ampiamente discorso con l’amministrazione di Praiano e pur essendo gli stessi integralmente nel territorio del Comune di Furore, proprio in virtù del rapporto di collaborazione di cui si diceva innanzi, si è deciso di destinare ( come già indicato nell’ultima campagna elettorale ) alla gestione dei pescatori in particolare di quelli furoresi e praianesi per pervenire oltre che ad un necessario aiuto a questa categoria di lavoratori, così importante anche per la conservazione dei nostri prodotti gastronomici e delle nostre tradizioni, eventualmente alla vendita e gestione del pescato fresco direttamente sulla spiaggia.”