Per Aky, Armadietto, Orangino, Rosco e molti altri: da Vietri sul Mare, una scia di violenze silenziose e impunite contro gli animali.

Aky, cane di famiglia Matonti, morto per una polpetta avvelenata, Armadietto e Orangino, gatti liberi uccisi da esche al topicida, Rosco il cane dei bambini, investito e gettato dalla scogliera, sono alcuni dei più noti animali che, nonostante le denunce, continuano ad alimentare la sensazione di paura e di totale impunità di fronte alla violenza che sta atteaversando il territorio della “porta” della Costa d’Amalfi.
È di ieri la vergognosa notizia data da “Il Giornale di Salerno” che a Vietri sul Mare, sulla “prima perla della Costiera Amalfitana”, dove si cela la realtà allarmante di una scia di violenze silenziose e impunite contro gli animali del luogo.
La denuncia è partita dalla delegata OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) di Salerno, Rugiada Matonti, per una serie di violenti casi di avvelenamenti ed uccisioni di animali, gettati poi in mare, animali padronali e di quartiere accuditi da tempo dalla comunità, con amore e dedizione.
L’OIPA e i cittadini chiedono giustizia per questi reati, puniti dal Codice Penale all’art.544-bis, con reclusione fino a 2 anni per chiunque “per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale”.
La bellezza di un territorio non può limitarsi alla superficie ma deve offrirsi come luogo sicuro per tutti, anche per chi non ha voce per difendersi.
Al fine di incentivare l’azione immediata da parte delle autorità locali, delle forze dell’ordine e dell’amministrazione comunale sono necessarie non solo le segnalazioni da parte dei cittadini, ma soprattutto la promozione della cultura del rispetto verso gli animali: questo il grido d’allarme lanciato da OIPE a tutto il territorio della “Divina”.