Le indagini disposte dalla Procura |
Cronaca
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Funivia del Faito, sopralluoghi dei vigili del fuoco. Cinque le ipotesi alla base della tragedia

23 aprile 2025 | 18:08
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Funivia del Faito, sopralluoghi dei vigili del fuoco. Cinque le ipotesi alla base della tragedia

Funivia del Faito, sopralluoghi dei vigili del fuoco. Cinque le ipotesi alla base della tragedia . I caschi rossi sono andati sul posto dove lo scorso giovedì santo è caduta la cabina della funivia provocando 4 vittime e un ferito grave ricoverato all’Ospedale del mare a Napoli. Magistrati della Procura di Torre Annunziata, agenti del commissariato di Castellammare di Stabia e della Squadra Mobile delegati alle indagini, vigili del fuoco e uomini del Soccorso alpino con i consulenti tecnici nominati dalla Procura hanno ispezionato le aree teatro della tragedia.

I vigili del fuoco sul luogo del disastro al Faito

Il sopralluogo ha riguardato la stazione a valle, la cabina rimasta sospesa e che si è bloccata grazie all’entrata in funzione del freno di emergenza, e la carcassa della cabina a monte precipitata e sulla quale viaggiavano 5 persone. Per domani sono attese le autopsie sul corpo delle vittime.
Esame in vista del quale sono stati emessi, come atto dovuto, 4 avvisi di garanzia nei confronti di dirigenti e dipendenti dell’Eav, l’azienda che gestisce il servizio. Omicidio colposo plurimo e disastro colposo le ipotesi di indagine della Procura di Torre Annunziata che ha disposto la
superperizia tecnica che dovrà fare luce sulle cause della tragedia. Ci saranno poi da esaminare numerosi atti, tra cui i faldoni di documenti custoditi negli uffici della funivia, ora sotto sequestro, la scatola nera della funivia e lo stato dei cavi di trazione.

Vigili del fuoco sulla funivia

Sono cinque le ipotesi che i tecnici mettono sul tavolo per le cause della tragedia della Funivia del Faito

La prima: impatto sul sostegno 3 per vento e retrocessione.Poi: scavallamento della fune portante dal sostegno 3 e rottura della fune traente.E ancora: uscita traente da pulegge contrappeso e successiva rottura, con vettura 2 che si trascina a valle un ramo di traente superiore.Infine: rottura della testa fusa vettura 2 e mancato intervento dei freni o chiusura parziale dei freni con conseguente fusione dei ferodi e perdita di presa.Tra queste ipotesi la Procura sta lavorando senza sosta, con una piccola pausa solo per il periodo pasquale. Infatti, domani sarà la volta delle autopsie.Si partirà dalle ore 13 presso l’obitorio del Cimitero di Castellammare di Stabia.Anche se si tratterà prettamente di un esame esterno viste le condizioni in cui sono stati ritrovati i corpi dai soccorritori.

Tragedia funivia del faito, domani l’autopsia sui corpi delle quattro vittime

Mentre proseguono gli accertamenti per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e individuare eventuali responsabilità, è stata fissata per la giornata di domani, l’autopsia sui corpi delle quattro persone che hanno perso la vita nella sciagura. L’esame autoptico, di fondamentale importanza investigativa, sarà eseguito per chiarire le precise cause dei decessi.
Nei giorni scorsi, le parti interessate dall’indagine – tra cui i familiari delle vittime e le persone iscritte nel registro degli indagati – hanno ricevuto formalmente l’avviso relativo ai primi accertamenti tecnici non ripetibili, un atto che segna un passo avanti nel procedimento giudiziario e garantisce alle parti la facoltà di nominare consulenti di fiducia. Al momento, risultano indagati Marco Marotto, Pasquale Sposito, Giancarlo Gattuso e Pasquale Di Pace, ma l’indagine è ancora nelle fasi iniziali e volta a definire ogni aspetto della vicenda e ricordiamo che fino a condanna definita vi è la presunzione d’innocenza
Oltre a Carmine Parlato, la tragedia ha causato la morte di altre tre persone.

Janan Suliman, 25 anni, farmacista con doppia cittadinanza israeliana e palestinese; Elaine Margaret Winn, 58enne britannica e suo marito Derek Winn, 65 anni.

L’unico sopravvissuto è Thabet Suliman, 23 anni, fratello di Janan, che resta ricoverato in ospedale in condizioni critiche. Oggi il Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca ha incontrato i familiari.

La Procura di Torre Annunziata mantiene il massimo riserbo sugli sviluppi investigativi, ma l’esecuzione dell’autopsia rappresenta uno dei passaggi chiave per fare piena luce su quanto accaduto quel maledetto giorno sulla funivia, un impianto simbolo di collegamento e turismo per l’area. Tutta la regione si stringe attorno ai familiari delle vittime, in attesa che la giustizia faccia il suo corso e si accertino le cause di un evento così drammatico.