Cava de’ Tirreni – Praiano: In nome di Simonetta Lamberti, un bene confiscato rinasce come casa alloggio per l’inclusione

Cava de’ Tirreni – Praiano: In nome di Simonetta Lamberti, un bene confiscato rinasce come casa alloggio per l’inclusione
Dalla memoria di una giovane vita spezzata alla speranza per chi vive un momento di fragilità. È stata inaugurata a Cava de’ Tirreni, come riporta Simona Chiariello de “Il Mattino”, in via Santa Maria del Rovo, una nuova casa alloggio destinata ad accogliere adulti con disagio psichico, intitolata alla memoria di Simonetta Lamberti. Simonetta, figlia del giudice Alfonso, fu vittima innocente della violenza camorristica nel lontano 1982, a soli 11 anni.
La struttura ha una storia significativa: si tratta infatti di un edificio che faceva parte del patrimonio illecito della criminalità organizzata, recuperato e affidato dall’Agenzia Nazionale per i Beni Confiscati alla fondazione Casamica, guidata dalla presidente Carmen Guarino.
L’apertura di questa casa alloggio non è un evento isolato, ma si inserisce in un progetto più ampio e ambizioso, volto a promuovere l’inclusione socio-lavorativa dei suoi ospiti. L’obiettivo è offrire a queste persone un’opportunità concreta di affacciarsi al mondo del lavoro, attraverso laboratori creativi per prodotti artigianali e la partecipazione attiva alla gestione degli spazi comuni, stimolando impegno e creatività.
Alla cerimonia di inaugurazione ha preso parte anche il capo della Procura di Nocera Inferiore, Antonio Centore, a sottolineare l’importanza istituzionale e il valore simbolico dell’iniziativa. Come ha spiegato la presidente Guarino, “Questa struttura intende essere un modello di imprenditoria sana e pulita che coinvolge attivamente la società civile nella lotta alle mafie e favorisce, al contempo, l’inclusione socio-lavorativa di adulti con disagio psichico, restituendo loro dignità e opportunità.”