Patente a punti nei cantieri dal 1° ottobre: come funziona e quali sono le sanzioni
Patente a punti nei cantieri dal 1° ottobre: come funziona e quali sono le sanzioni
Dal primo ottobre, l’edilizia italiana cambia marcia. Entra in vigore la tanto attesa “patente a punti” per le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri. Una sorta di “patente di guida” per la sicurezza sul lavoro, pensata per premiare chi rispetta le regole e punire chi le infrange.
Come funziona?
È semplice: ogni impresa parte con un punteggio che può variare da 30 a 100 punti. Più si rispettano le norme sulla sicurezza, più punti si accumulano. Ma attenzione: un incidente mortale o lesioni gravi ai lavoratori possono far perdere tanti punti, fino alla sospensione dell’attività per un anno intero.
Chi è nel mirino?
La nuova normativa punta il dito contro i “furbetti” del settore, coloro che mettono a rischio la vita dei lavoratori pur di risparmiare. L’Ispettorato del Lavoro sarà più severo che mai e le indagini saranno approfondite per stabilire le responsabilità in caso di infortuni.
Cosa si intende per “colpa grave”?
La circolare è molto chiara: la colpa grave è un comportamento irresponsabile, che mette a rischio la vita dei lavoratori in modo evidente. Ad esempio, non fornire l’attrezzatura necessaria, ignorare le procedure di sicurezza o non formare adeguatamente i dipendenti.
Perché è importante questa novità?
La patente a punti è un passo avanti fondamentale per rendere i cantieri edili luoghi di lavoro più sicuri. Un modo concreto per tutelare la salute e la vita di migliaia di lavoratori e per combattere il lavoro nero e lo sfruttamento.


