Frana Ischia. Alessandra Caldoro: “la SMA non è trasparente, intervenga Legnini!”  

L’intervista. Appalti, emergenze, nomine e politica   

Ida Trofa|Con quello che sta venendo fuori, la SMA Campania non può essere soggetto attuatore per i lavori post frana ad Ischia. Troppe ombre su patti trasversali e appalti, l’esponete di Fratelli d’Italia Alessandra Caldoro torna sulla vicenda in chiaro scuro della partecipata regionale, rinnovando la richiesta di intervento al Commissario Giovanni Legnini sulle dinamiche afferenti la società il cui ruolo è primario nella gestione dell’emergenza ischitana.

 – La SMA è soggetto attuatore è affidabile? Dopo la bufera sugli Appalti pilotati, Alessandra Caldoro (FdI) è stato l’unico esponete politico a chiedere chiarezza dal commissario Giovanni Legnini evidenziando pericolose commistioni. Una realtà evidentemente grave ?

 “Si. L’auspicio, lo ripeto,  è che il commissario dissipi le preoccupazioni. Ad oggi non è avvenuto.   Leggere il nome di Cosimo Silvestro tra quelli degli arrestati  nell’ambito dell’inchiesta per appalti truccati della Procura di Napoli sulla Sma Campania, genera forte preoccupazione, non si può sottacere. La Sma Campania, infatti, è stata nominata proprio da Legnini, in qualità di commissario straordinario di Governo, soggetto attuatore di importanti interventi relativi al post frana ad Ischia. E dopo il disastro del terremoto, la gravità della situazione in cui versa Ischia è soprattutto Casamicciola non si può più far finta di niente. Cosimo Silvestro è dirigente della Sma Campania: quale è stato il suo ruolo nei primi interventi per l’emergenza? È curioso che nessuno abbia correlato Cosimo Silvestro, uno degli arrestati nell’ambito dell’inchiesta SMA, con il fatto che la stessa SMA sia soggetto attuatore di importanti lavori del post frana”.

– Abbiamo capito che Legnini non ha raccolto il suo appello.  La SMA si giustifica parlando di fatti precedenti ma…

 “È strano. Ho letto il comunicato stampa della Sma, tentano di spiegare che si tratta di fatti precedenti a questo ultimo consiglio di amministrazione. Vero, però è anche altrettanto vero che al momento dell’arresto Cosimo Silvestro era ancora dirigente apicale della Sma. Io ho fatto un appello al commissario Legnini perché ritengo sia indispensabile sapere, per una questione anche di trasparenza, quale ruolo ha avuto Cosimo Silvestro nei primi interventi che sono stati affidati attraverso la SMA. Ritengo che ci siano troppe ombre su questa ed è, ripeto “curioso” che nessuno abbia ricollegato le due vicende: Sma Campania con soggetto attuatore ad Ischia”.

-Come mai secondo lei neppure le oppositori politiche, non diciamo solo partitiche, non hanno preso posizione, non hanno speso una parola?

“ Beh… l’opposizione, specie quella della regione Campania è latitante da molto tempo!”.

-Sono tutti “diversamente deluchiani” come lei spesso dice? Di fatto dire Sma è dire Vincenzo De Luca  che certamente non poteva farsi sfuggire questa ennesima emergenza ad Ischia?

“Sma esisteva già da prima di Vincenzo De Luca, con De Luca ha accorpato alcune funzioni. È una società in house della Regione, quindi dire Sma è certamente dire De Luca. Quando si tratta di Vincenzo de Luca, purtroppo, c’è sempre molto poco controllo e non solo da parte delle opposizioni. I “diversamente deluchiani” abbondano e sono parte fondante del “Sistema Salerno”, oggi “Sistema Campania”. Il “Sistema” si basa sul controllo della maggioranza e della minoranza, del consenso e anche del dissenso”.

-Come è andata veramente su questo affare dell’emergenza?

“Giovanni Legnini, ricordiamolo, è espressione del PD è stato parlamentare e sottosegretario e vicepresidente del CSM, ed è stato nominato commissario ad Ischia dal governo Draghi. Il governo Meloni, giustamente, non l’ha sostituito, cambiare un commissario in corsa crea sempre dei problemi. Subito dopo la frana De Luca chiese di essere nominato commissario per l’emergenza, o in qualche modo di essere dirimente nella scelta, commissario per l’emergenza. Questo, ovviamente, oltre il ruolo d’intesa con il governo che gli compete come governatore. Il Pd fece finta di non accontentarlo facendo nominare Legnini. La solita ipocrisia del PD; non nominano direttamente De Luca, però, poi il loro commissario nomina Sma soggetto attuatore, così De Luca ha quello che vuole: la gestione dei fondi per l’emergenza. Quindi è imprescindibile l’intervento di Legnini, perché è giusto che i cittadini sappiano quale è stato il ruolo di Cosimo Silvestro fino al giorno dell’arresto”.

-Se Legnini restasse sordo?

“Auspico l’intervento del governo Meloni senza indugio. È tutto molto fumoso. Di fatto ci sono questi affidamenti diretti consentiti dall’emergenza e che bypassano le norme e gli affidamenti ordinari. Ancor di più, serve trasparenza, quando una persona che ha un ruolo centrale in questi affidamenti viene arrestata. E’ giusto che cittadini sappiano cosa fa, quale è stato il suo ruolo cosa, che cosa ha fatto fino a oggi  Silvestro con SMA ad Ischia. Ci tengo a precisare che sono garantista, Silvestro è innocente fino ad una condanna definitiva, ma la trasparenza deve essere assoluta nell’amministrazione pubblica ed ancor di più in caso di emergenza e di affidamenti diretti. I soldi sono dei cittadini”.

-Non ha caso lei è intervenuta, Ischitana d’adozione, ha trascorso la sua infanzia a Forio con papà Tonino e da bambina ha vissuto la battaglia Caldoro per la tutela del territorio nell’ambito della salvaguardai di uno dei principali polmoni di verde, Il Bosco di Casamicciola Terme.

“Sì, mio padre è stato protagonista della battaglia contro la speculazione edilizia a Napoli. Quella, basta vedere Napoli, la perse. Vinse, invece, quella per salvare il Bosco della Maddalena dalla costruzione di un grande complesso residenziale. Se avesse perso anche quella per salvare il Bosco, il bosco di Casamicciola Terme non sarebbe stato preservato, i danni per le alluvioni, frane,  sarebbero stati molto più gravi. Con questo ricordo di mio padre voglio esprimere tutta la mia vicinanza ai familiari delle vittime e a tutti gli sfollati. Da dopo il terremoto del 2017 si è fatto troppo poco”.

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