Quando Frattini intervenne con l’Azerbaijan che voleva prendere la tomba di Essad Bay da Positano

Quando Frattini intervenne con l’Azerbaijan che voleva prendere la tomba di Essad Bay da Positano . Abbiamo un ricordo personale del Ministro Frattini, scomparso ieri prematuramente, oltre che per le frequentazioni occasionali della Costiera amalfitana, per un vero e proprio caso diplomatico fra la cittadina della Costa d’ Amalfi e la diplomazia del paese asiatico che seguimmo personalmente , anche con un servizio sul Corriere del Mezzogiorno, inserto della Campania del Corriere della Sera, del 19 maggio 2010, e poi su Positanonews,  che riportiamo qui di seguito

“Dall’Azerbaijan per riprendersi la tomba di Essad Bay. Lo scrittore più importante della nazione caucasica, anticipatore di temi attualissimi nei suoi romanzi, fra mondo arabo e occidentale, diventa oggetto di contesa tra la perla della Costiera, che ne ospita le spoglie, e il governo azerbajano. Mercoledì il sindaco di Positano Michele De Lucia ha ricevuto l’ambasciatore dell’Azerbaijan a Roma, Emil Karimov, e il secondo segretario d’ambasciata Migar Ruseynova, accompagnati dallo storico Romolo Ercolino. «Essad Bay è il nostro scrittore nazionale e deve tornare nella sua patria – ha detto l’ambasciatore, che prima di raggiungere Positano ha incontrato a Roma il ministro degli esteri Franco Frattini – è questa la volontà dell’Azerbaijan e di tutta la sua gente. E’ il nostro orgoglio nazionale, uno scrittore di caratura mondiale, personalmente sono dieci anni che lo sto studiando».

IL SINDACO E IL FILM – Dal canto suo, il sindaco De Lucia attutisce i toni: «Abbiamo discusso a lungo della storia dei due paesi, abbiamo parlato delle spoglie di Essad Bay, ma noi non siamo d’accordo a trasferirle da dove sono da più di mezzo secolo. L’auspicio è la nascita di un gemellaggio e in futuro uno scambio culturale per consolidare l’amicizia fra i due paesi». Di recente è uscito anche un film su Essad Bay, voluto dalla Germania, altro paese che lo ha ospitato, diretto dal regista Ralf Marschalleck. Il dibattito sulla sepoltura dello scrittore s’infervora. La studiosa tedesca Rachele Heine Campodonico conferma: «In Asia rivogliono assolutamente il corpo di Essad Bay, per loro è un eroe nazionale. Nel 1925 ha previsto la caduta del bolscevismo, nel 1934 la caduta del nazismo e nel 1939 il terrorismo musulmano e gli scontri con i paesi arabi».

LE ULTIME VOLONTÀ – «Non risulta da nessuna parte la volontà dello scrittore di farsi seppellire a Baku, nella sua terra – aggiunge lo storico Ercolino – anzi la circostanza che un parente abbia pagato per far spostare la sua tomba verso la Mecca sta a significare che la scelta cadesse su Positano». «Il mio grande desiderio è far seppellire Essad Bay a Baku – interviene la scrittrice Nourida Ateshi – sto preparando un libro sulla sua vita da dieci anni, lui ha scritto che non voleva essere seppellito in terra straniera». Afflitto dalla dolorosissima sindrome di Raynauld, che dà sintomi simili alla lebbra, ma è incurabile, lo scrittore morì nel 1942. La sua tomba, nel cimitero di Positano, è l’unica di un musulmano in un cimitero cristiano con un caratteristico turbante che la sormonta.”

 

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