Ischia. Legnini: “Al primo posto la sicurezza dei Cittadini”

Verifiche post alluvione in corso su 480 edifici dichiarati inagibili. Si valutano i sistemi di monitoraggio da installare anche per la vita futura sull’isola

Sono in corso le verifiche sugli edifici coinvolti nell’alluvione di Casamicciola Terme del 26 novembre 2022. La proporzione del danno e della grave crisi post alluvionale che attanaglia l’isola d’Ischia. Sta nei numeri: 35 edifici agibili su 179 edifici controllati. 480 gli edifici dichiarati inagibili, tra zona rossa e zona gialla. I sopralluoghi sono diretti, come abbiamo avuto modo di anticipare da queste pagine,  da una squadra speciale di vigili del fuoco e geologi che casa per casa valutera’ se la struttura ha retto alla frana e se il terreno accanto e’ stabile. Presso la sede commissariale di Ischia Porto, in piazza Antica Reggia 18, alla presenza del Commissario Giovanni Legnini sono stati forniti gli ultimi aggiornamenti e le novità emerse a seguito del CCS di oggi.“Sono in corso da parte dei tecnici e dei geologi le verifiche  approfondite delle condizioni di sicurezza del versante di tutti i territori interessati dagli eventi del 26 novembre 2022- ha spiegato il Commissario Giovanni Legnini al termini del CCS dei oggi-   al primo posto ci deve essere la sicurezza dei cittadini. 12 morti, tanto dolore non possiamo assumere provvedimenti se non in ossequio al principio della sicurezza- e sui tempi di intervento spiega- tutto questo dipenderà proprio dagli esiti di questi sopralluoghi- ed infine Legnini spiega il coinvolgimento è l’impegno di università ed esperti sul campo- Stiamo già vedono il coinvolgimento, in aggiunta del centro che sta già lavorando e di tutte le università Campane, della Protezione civile nazionale, per una lettura completa dei rischi Si sta lavorando anche sul sistema di allarme perché prescinde soltanto dalle condizioni. Questo è un obiettivo è molto importante. Anche per il futuro prossimo, la prossima settimana, i prossimi mesi di vita, valuteremo il sistema di monitoraggio che sarà necessario installare”.

Al momento “non vi sono le condizioni” per il rientro a casa delle circa mille persone allontanate venerdì scorso dalla ‘zona rossà definita dopo la frana di Casamicciola.L’ordinanza in vigore per ora non sarà revocata. Sarà prima necessaria una valutazione del rischio idrogeologico del contesto complessivo, la cui analisi è già in corso. Questi approfondimenti richiederanno una decina di giorni “poi si spera daremo risposte definitive ai cittadini”.Ci sarà una ordinanza del capodipartimento della Protezione civile (Curcio sarà sull’isola entro la fine della settimana, annuncia Legnini), poi l’approfondimento degli studi già avviati ieri dall’equipe del professor Nicola Casagli e si conta di poter avere una risposta definitiva sulla sicurezza idrogeologica della zona rossa entro una decina di giorni. L’allontanamento riguarda un migliaio di persone, 417 delle quali hanno ottenuto ospitalità in hotel. A fine settimana potrebbe anche scattare una nuova allerta meteo.

 

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