Piano di Sorrento, con Giuseppe di Otranto vola in cielo un pezzo di storia della città

Oggi Piano di Sorrento è più povera. Nel giorno in cui la città festeggia il suo patrono San Michele Arcangelo un velo di tristezza scende a coprire la gioia di questa solennità. La notizia della scomparsa di Giuseppe di Otranto arriva in una mattinata di pioggia, quando anche il cielo sembra piangere la sua scomparsa. La sensazione è quella di aver perso una persona di famiglia ed il dolore diventa ancora più forte quando un evento luttuoso si verifica in una giornata di festa perché la felicità esterna stride con il buio che si ha nel cuore.
Con lui se ne va uno dei commercianti storici carottesi. Ci sono persone che fanno parte della storia della città e Peppe di Otranto è sicuramente uno dei volti legati indissolubilmente a Piano di Sorrento e resterà tale anche dopo la sua scomparsa fisica che non recide il legame affettuoso con i suoi tanti clienti, non solo carottesi ma anche dei paesi vicini.
Vedere l’antica porta di legno del suo negozio chiusa per lutto stringe il cuore perché dietro quella porta si nasconde la storia. Un negozio che si distingue dagli altri ultramoderni e con vetrine luminose, un negozio in cui si respira l’aria del passato, si respira appunto la storia. E, nonostante l’avvento dell’euro, su molti prodotti trovi ancora i prezzi in lire come se il tempo si fosse fermato. Ed alle spalle del bancone tanti santini, segno di una devozione ed una fede che entrano a far parte anche della vita lavorativa. Un luogo in un certo modo anche rassicurante perché rimasto sempre uguale negli anni, dove puoi trovare tutto quello che serve in una casa, dal tappo per la bottiglia alla pentola, dal cucchiaino alla tinozza di plastica, dalla tazzina al materasso. Un negozio che ha il sapore della tradizione, nel quale ritroviamo i ricordi del passato, i volti dei nostri genitori e dei nostri nonni, l’incanto e lo stupore di quando bambini entravamo in quel luogo magico ed il nostro sguardo si perdeva affascinato ed incuriosito tra i mille oggetti presenti in ogni angolo.
E Peppe di Otranto era sempre lì ad accoglierti con un sorriso e con quella gentilezza che andava oltre il semplice ruolo del commerciante perché faceva parte del suo essere un “signore”. Ed anche negli ultimi tempi, nonostante le sue condizioni fisiche gli impedissero di stare dietro al bancone, era comunque lì, nel suo negozio, con quel suo sorriso e lo sguardo dolce.
Quel negozio era parte di lui, era la sua vita, la sua seconda casa. Un lavoro svolto sempre con passione ed amore, sempre pronto a soddisfare tutte le richieste dei clienti ed a guidarli con i suoi saggi consigli.
Oggi la città di Piano di Sorrento perde un pezzo di storia e sarà difficile entrare in quel negozio e non incontrare più il suo sguardo anche se la stessa dolcezza e disponibilità continuano con la sorella ed il nipote Raffaele che da anni lo affiancava curando l’attività con la stessa dedizione e lo stesso amore.
Oggi San Michele ha portato con sé uno dei carottesi, uno del suo “popolo”, proprio come un anno fa portò via con sé l’indimenticato Giosué Perrella.

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