Il Percorso meccanizzato di Sorrento per collegare il porto “Gli ascensori inclinati non soddisfano le esigenze della Città”

Il Percorso meccanizzato di Sorrento per collegare il porto “Gli ascensori inclinati non soddisfano le esigenze della Città” . Il primo cittadino Massimo Coppola sembra determinato a ottenere il percorso meccanizzato, sul come e cosa realizzarlo ci sono opinioni diverse come il gruppo della Sorinvest.

“La sua attenzione al tema e la volontà di giungere a un’opera fattibile, dopo anni di nulla di fatto, hanno dato fiducia agli imprenditori locali – dicono dalla Sorinvest – , in primo luogo il comandante Gianluigi Aponte, che come ha sempre promesso attraverso Sorinvest ha portato la soluzione vincente per collegare il porto al parcheggio Lauro e ieri l’ha donata alla Città, silenziando così tutte le malelingue.

Ce lo hanno riportato alcuni soci di Sorinvest, che hanno sottolineato che il percorso meccanizzato si farà e sarà pubblico, come è sempre stato anche nella volontà del sindaco – che ora ha tra le mani un progetto aggiornato e moderno che permette di tenere conto di tutti i cambiamenti avvenuti negli ultimi anni nei numeri che interessano il porto di Sorrento.

La sinergia tra il Comune e gli imprenditori si dimostra la strada vincente per la città, unendo le forze di tutti e collaborando come si sta facendo è possibile realizzare grandi cose e non possiamo che esserne felici.

Il sito web dedicato al progetto portato avanti dai 50 imprenditori riuniti in Sorinvest www.percorsomeccanizzato.it è un esempio di trasparenza che apprezziamo, che permette a tutti di sapere di cosa tratta il progetto e di capire le differenze con tutto quello che è stato detto e proposto negli anni.

Finalmente si passa ai fatti e si smette di perdere tempo prezioso per la città , ma ci sono dei distinguo, che si evidenziano nel progetto donato

“la soluzione suggerita dai tecnici ed attualmente al vaglio della Regione (ovvero le cd. “ascensori inclinate”), non soddisfi appieno le esigenze della Città e risolva solo in parte il problema della mobilità interna.

Ciò per una serie di motivi che, qui di seguito, vengono sinteticamente e solo in parte accennati: saranno poi i tecnici ad approfondire ed a confrontarsi sulle tematiche che ne conseguono.

In primo luogo, la capacità di trasporto prevista dal progetto attualmente scelto, ovvero quello delle “ascensori inclinate” (47-55% rispetto all’utenza potenziale, vedi pagg. 16 e 17 del DOCFAP) è del tutto inadeguata rispetto alle necessità della città e impedisce qualsiasi ipotesi di pedonalizzazione o attivazione di ZTL in centro e al porto: di fatto non si apporta alcun contributo effettivo alla riduzione del traffico in città, né si ottimizza la distribuzione dei flussi.

Inoltre, gli ascensori di grande portata sono una tecnologia non più preferita dalle persone: provocano claustrofobia, ma soprattutto dopo l’emergenza Covid, vengono evitate in quanto vissute come luogo di alta promiscuità con gli estranei, creando quindi un senso di insicurezza per la propria salute.

In via generale, da quando il progetto scelto è stato presentato, sono mutati alcuni scenari che influenzano in modo rilevante il contesto in cui il percorso meccanizzato deve inserirsi: oltre all’emergenza Covid che, come detto, ha sostanzialmente cambiato le abitudini di socialità, v’è che anche il grande lavoro svolto dalla Regione per promuovere le vie del mare quale collegamento principale per raggiungere la Costiera Amalfitana da Sorrento, così da ridurre il traffico veicolare lungo la SS163, ha dato i frutti sperati, cambiando considerevolmente i numeri che interessano il porto di Sorrento, Ciò, peraltro, senza dimenticare l’ulteriore numero sempre crescente degli utilizzatori delle unità da diporto adibite al noleggio e senza dimenticare, ancora la particolarità dei flussi da e per il porto che – piuttosto che essere costanti nell’arco della giornata – per gran parte, specie nei periodi di alta stagione, si concentrano in tempi molto ristretti, in concomitanza con le partenze per (e gli arrivi da) Capri.”

Per questa ragione – anche al preciso scopo di fugare ogni dubbio sull’intento non speculativo di SORINVEST e delle finalità per le quali la società è stata costituita, anche, e soprattutto, grazie ai buoni auspici del Comandante Gianluigi Aponte – intendiamo donare al Comune di Sorrento un progetto nuovo per la realizzazione del collegamento Centro-Porto …. una combinazione di due scale mobili, una scala pedonale e un ascensore inclinato, da utilizzarsi in casi per lo più residuali (utenti a mobilità ridotta e/o valigie ingombranti). Le scale mobili garantiscono che non si creino file, assembramenti e attese ai punti di ingresso e uscita del percorso, in considerazione dell’enorme portata (3000p/h). Di fatto non ci sono mezzi da attendere.

Questa combinazione fa sì che vengano sfruttati i punti di forza di ciascuna modalità di trasporto impiegata; e che la sinergia data dal lavorare insieme compensi i limiti che ha ciascuna modalità di trasporto se considerata singolarmente.

Alla meccanizzazione, si accompagna il percorso pedonale, piacevole, fresco e bello da compiere; che consente di apprezzare il percorso attraverso le volte di tufo scolpite ed esaltate da un’illuminazione artistica, e invoglia a percorrere anche a piedi l’intera tratta.

Il progetto presenta una serie di vantaggi:

  • L’uscita in falesia, con il recupero del costone e della spiaggia abbandonata;
  • Le gallerie con volte in tufo scolpite e abbellite da illuminazioni scenografiche;
  • Il collegamento con parco Lauro migliorato per incentivarne la visita;
  • L’utilizzo del parcheggio a quota -2;
  • La ventilazione naturale dell’interno percorso;
  • Il tracciato individuato non passa al di sotto di alcuna costruzione;
  • Il trasporto via mare dei materiali di cantiere e di risulta.”

Questo, in estrema sintesi, è il progetto che SORINVEST intende donare alla Città quale proposta alternativa alla soluzione delle “ascensori inclinate”.

La realizzazione del percorso meccanizzato è diventata un obiettivo imprescindibile per la vivibilità della Città: se l’intento comune è quello di puntare sempre di più al turismo di qualità, ciò impone che anche (e soprattutto) le scelte sulla mobilità debbano adeguarsi a standard all’altezza delle attese di tale segmento, dice Aniello Aponte 

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