Napoli, il costo del gas e del fitto nello scontrino di una pizzeria

Napoli, il costo del gas e del fitto nello scontrino di una pizzeria.

Una provocazione, legato a ciò che sta accadendo nel nostro bel Paese. Gli imprenditori e i commercianti italiani si trovano a fronteggiare i rincari delle bollette, i continui, enormi, aumenti del costo del gas. Mandare avanti  le loro imprese e negozi diventa per loro sempre più difficile. In molti si sono arresi e hanno chiuso.

Così il  titolare della Pizzeria Gorizia a Napoli, Salvatore Grasso, ha deciso di inserire nel conto una nuova voce. Insieme al prezzo della pizza margherita e a quello dell’acqua, viene messo anche il contributo gas, energia elettrica e fitto.

Il costo del gas e del fitto nello scontrino di una pizzeria, il post su Facebook

Salvatore Grasso ha raccontato la sua protesta sui social, dove ha condiviso la fotografia in cui si vede lo scontrino, con tutte le voci del caro vita inserite, e l’ultima bolletta dell’energia elettrica pagata. «- In un’intervista a Italiaatavola dice: “L’anno scorso per l’energia e la luce al mese pagavo 2.500 euro, a luglio invece la cifra è salita a 8.300. Per forza ho dovuto ritoccare i prezzi delle mie pizze”. “Sarebbe giusto inserire in conto le voci che ci hanno portato ad aumentare i prezzi?”.

Napoli costo gas nella bolletta

Uno scontrino che, come detto, è una ‘semplice’ provocazione e senza valore legale: anche perché se inserisse realmente quelle voci, sullo scontrino sarebbe poi costretto a pagarci l’Iva. Una protesta anche per rispondere a qualche cliente che si era lamentano nel corso dell’ultimo mese per l’aumento del prezzo delle pizze, con la margherita d’asporto salita da 4,5 a 5,5 euro, mentre in sala viene servita a 8 euro.

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