A Sorrento grande successo della violinista Aiman Mussakhajayeva foto

Sorrento (NA) All’interno del Chiostro di San Francesco ieri, 7 agosto, Aiman Mussakhajayeva, violinista kazaka che è nell’elenco dei musicisti eccezionali del 20° secolo, compilato dall’Enciclopedia dell’Università di Cambridge, vincitrice del Concorso “Paganini” di Genova, del “Sibelius” di Helsinki e del ‘Tchaikovsky” di Mosca, con il suo Stradivari del 1732, ha incantato il pubblico sorrentino offrendo insieme all’Academy of Soloists State Orchestra of Kazakhstan, diretta egregiamente da Bakhytzhan Mussakhajayeva, un’interpretazione intensissima delle opere di Mozart (Sinfonia n. 29; Sinfonia concertante n.52) con divertentissimi e coinvolgenti omaggi all’estro dei violinista spagnolo Pablo de Sarasate, alle intramontabili melodie di Charles-Camille Saint-Saëns e, infine, alla Danza spagnola di Manuel de Falla. Dopo tre bis, l’artista kazaka ha presentato al pubblico due tenori, il talentuoso Talgat Mussabayev e il giovanissimo Zhandos Amiralin, per un’elegantissima conclusione del concerto all’insegna dell’Opera lirica italiana. Il Maestro Maurizio Mastrini, ospite della stessa rassegna musicale, Sorrento Classica 2022, con la direzione artistica di Paolo Scibilia, a proposito del suo ultimo progetto musicale “Hugs” (abracci) sottolineava come lo strumento ad arco è l’icona perfetta del ritorno alla normalità, del ritorno soprattutto ai rapporti umani veri, in presenza, perché per essere suonato deve essere abbracciato. Aiman Mussakhajayeva, non solo abbraccia il suo Stradivari con la passione e l’eleganza che merita tale strumento ma grazie alla suo indubbio talento offre al suo pubblico la possibilità di  un ulteriore abbraccio virtuale con quest’arte, quella del violinista, che come raccontava Jan Sibelius ha dentro di sè tanto dell’umana civiltà, la violinista Aiman Mussakhajayeva è espressione autentica di questa Civiltà. Quella che segue è una breve intervista che l’artista mi ha gentilmente concesso a fine esibizione.

A Sorrento grande successo della violinista Aiman MussakhajayevaXV Sorrento Classica: Aiman Mussakhajayeva

A Sorrento grande successo della violinista Aiman Mussakhajayeva
Aiman Mussakhajayeva, violinista

Buonasera e congratulazioni per il bellissimo concerto. Mi ha colpito di lei l’abbraccio al suo violino, sembra un tutt’uno con esso, un prolungamento del suo corpo, sono curioso di sapere quando è nato quest’amore?
Buonasera e grazie per le sue belle parole. L’amore per la musica è nato prestissimo. Avevo sei anni e non ho mai avuto dubbi che questo fosse il mio grande amore. Poi in seguito è venuta la vera e propria formazione accademica con Nikolaj Patrucheva presso la Scuola di Musica di Baysseitova e nel 1983 il Conservatorio di Stato “Čajkovskij” di Mosca nella classe del Professor Valerij Klimov.
Mi ha detto che ha scoperto da bambina questa predilezione, grazie ai suoi genitori?
Si, anche i miei genitori si dilettavano con la musica. Mia madre amava il canto, mio padre suonava il “Bayan” (fisarmonica N.d.A.). Quindi la musica è sempre stata importante per me fin da subito.
Qual è il violista che sente più vicino a lei o che ammira?
Certamente David Ojstrach che è stato tra i più grandi interpreti del violino del XX Secolo ed io ho avuto anche l’onore e la fortuna di studiare con il professor Valerij Klimov che ne ereditò la cattedra presso al Conservatorio di Mosca.
Mi piacerebbe ora sapere del suo compositore preferito.
Čajkovskij, è uno dei compositori che amo di più, uno spirito romantico, un musicista tanto sensibile quanto sfortunato. Ma la sua musica è tra le più belle in assoluto.
Infine le chiedo un suo pensiero sul Papa, come saprà Papa Francesco ha programmato una visita in Kazakistan per il prossimo 13 settembre, mi piacerebbe una sua riflessione in merito.
Papa Francesco è una grande figura dei nostri tempi e sarà straordinario averlo ospite in Kazakistan. Ma io ricordo un altro Papa altrettanto carismatico che visitò il nostro Paese, Giovanni Paolo II, la sua fu la prima visita di un pontefice, ricordo che venne nel 2001 e si fermò ad Astana la nostra capitale, che oggi si chiama Nur-Sultan. Ricordo con commozione anche il raduno di giovani studenti dell’University of Eurasia sempre con Giovanni Paolo II. Devo altresì aggiungere che io stessa ho un bellissimo ricordo della Città Eterna, come “Artista della Pace” dell’UNESCO sono stata premiata dal Vaticano ed ho ricevuto il titolo di Cavalier of the Order of Merit of Italy dal Presidente Sergio Mattarella, presente l’Ambasciatore italiano in Kazakhstan dottor Stefano Ravagnan.
Grazie
Di Luigi De Rosa

Società Concerti Sorrento: http://www.societaconcertisorrento.it/

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