Un ippopotamo nel Parco Archeologico di Pompei

Pompei (NA) Rumors sempre più insistenti raccontano di un ippopotamo tra gli Scavi della mitica Pompei, possibile mai che un Hippopotamus amphibius possa pascolare tra i giardini delle Domus, un’indiscrezione che ha il sapore della più goliardica delle fake news. Eppure nei prossimi giorni ciò che sembra pura invenzione potrebbe diventare realtà, il mammifero africano che, come ci insegna chi di Pompei conosce ogni sasso, è anche raffigurato in uno dei mosaici della Casa del Fauno, viene indicato come uno degli “attori” del film “I am Hymns of the New Temples”, vincitore del Piano per l’Arte Contemporanea 2020 (PAC 2020) promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. L’opera entrerà a far parte della collezione di arte contemporanea del Parco Archeologico di Pompei. Il film ideato appositamente per Pompei da Wael Shawky, artista di origine egiziana, racconterà il sito archeologico come un luogo di incontro fra le culture del Mediterraneo. Qualche anno fa Eva Cantarella diede alle stampe uno dei suoi libri più interessanti “Ippopotami e sirene I viaggi di Omero e di Erodoto”(Utet; 2018), in esso la studiosa di fama internazionale analizzava due mondi, quello fantastico di Omero e quello reale di Erodoto. Da una parte il poeta che ci descrive luoghi fantastici, come l’isola dei Feaci e il palazzo della maga Circe, dall’altra lo storico che ci racconta di regni realmente esistiti, come l’Egitto e la Persia. Eva Cantarella ponendoci di fronte alle sirene ammaliatrici da cui Ulisse deve fuggire e agli ippopotami del Nilo che Erodoto racconta con curiosità agli Ateniesi, che non li hanno mai visti, ci invita a riflettere sul percorso che l’uomo compie per conoscere il mondo che lo circonda che in fondo è anche passo fondamentale per capire noi stessi. Beh, premesso che gli ippopotami stanno bene come ci suggerisce il loro stesso nome, solo nei fiumi (dal greco пοταμός, “potamòs” fiume) un ippopotamo vivo e vegeto tra le domus di Pompei, se mai dovessimo ammirarlo, spero possa essere soprattutto occasione di riflessione su questo mondo allo sbando, con persone che muoiono sotto le bombe ed altre sotto i ghiacciai perché abbiamo smesso di credere nell’uomo e ci siamo fatti risucchiare dal narcisistico metaverso. Agli ippopotami abbiamo preferito le Sirene ammaliatrici, degli animali veri dobbiamo prenderci cura, dell’Uomo anche troppa fatica, o no?
A cura di Luigi De Rosa
Link utili: http://pompeiisites.org/comunicati/riprese-film-i-am-hymns-of-the-new-temples-chiusure-temporanee/
Per consentire le riprese del film alcuni spazi degli scavi di Pompei resteranno temporaneamente chiusi al pubblico:
Praedia di Giulia Felice dal 1 al 7 luglio 2022 e 12 luglio 2022; in alternativa sarà possibile visitare la vicina Casa della Venere in Conchiglia. L’11 luglio e dal 13 al 15 luglio i Praedia avranno accesso e uscita su Via dell’Abbondanza.
Il 5 e il 6 luglio sarà chiuso il percorso che passa davanti all’Odeion;
L’11 luglio i vicoli della Regio VIII: Via del Tempio di Iside, Via dei Teatri, Vicolo della Regina, Vicolo delle Pareti Rosse, Vicolo dei 12 dei saranno inaccessibili a partire dalle 17.00;
Il giorno 12 luglio Piazzale dell’Anfiteatro sarà parzialmente chiuso a partire dalle ore 13.00;
Il 13 e il 14 luglio la Basilica sarà inaccessibile al pubblico, sarà possibile vederla dall’esterno.
Il giorno 15 luglio la Necropoli di Porta Nocera chiuderà al pubblico alle 14.00
Casa del Fauno, Parco Archeologico di Pompei