Piano di Sorrento, il ricordo di Giacomo Giuliano a Tonino

Piano di Sorrento, il ricordo di Giacomo Giuliano a Tonino : Tonino, Tonino… te ne sei andato in silenzio, come sempre, come l’accettazione rassegnata di un ordine di servizio. E senza che potessi farti un ultimo saluto da vivo. Tu eri così…non ti sei mai lamentato, qualunque cosa ti chiedessi di fare, annuivi ed eseguivi, eri un po’ tappabuchi, un po’ jolly, il sostituto di tutti… Il tuo intercalare costante era “salvo complicazioni”, perché tu in fondo eri avvinghiato al fato come nessuno, “caricato” dagli eventi ma rassegnato alla vita così come veniva… E invece poi si è davvero complicato tutto. Quando anche il tuo amico Rosario ci ha eccepito che ti sapeva ancora vivo, ho davvero capito che l’avevi fatta grossa. Sei scappato di nascosto da una porta secondaria per raggiungere il cielo, dove troverai un sereno che qui ti è mancato troppo spesso. E non è un caso se per me il tuo funerale coincideva con altro evento programmato, un evento di amore, lì ho capito che celebrare l’amore aveva proprio il senso di riversare su di te energia benedetta per augurarti buon viaggio. Penso che tu abbia avuto davvero bisogno di una particolare energia di amore nella tua vita, ma quaggiù non ti abbiamo sempre capito… E lo pensavo quando ti incontravo nelle scale a rifugiarti da tua madre… Quella tua lunga barba incolta poteva riportarci allo smarrimento del barbone… e invece era la sembianza perfetta del filosofo incompreso … Sì Tonino, te ne sei andato senza che nessuno comprendesse davvero il tuo mondo, fatto di dignità e obbedienza, ma anche di caos e sregolatezza delle persone non banali. Una vita incompiuta, nei tempi e nelle azioni, un finale in silenzio nel tuo eremo di riservatezza, lungo un sentiero tortuoso, talvolta mesto e crudele. Ma tu, Tonino, non ha mai urlato, hai sempre messo la testa sotto, e così hai ubbidito anche alla sofferenza ed alla morte. Ora da lassù protocollerai le nostre preghiere per notificarle al Signore… Salvo Complicazioni…