Segnali da ascoltare, Positano diventi slow

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Segnali da ascoltare, Positano diventi slow. Piccoli episodi di cronaca nella perla della Costiera Amalfitana. In questi giorni alcuni episodi che hanno riguardato anche degli operatori, episodi anche a volte di nervosismo, di stress, di tensione, ma tante situazioni che sono state causate da un afflusso di turismo abnorme, chiamiamolo overtourism, chiamiamolo come vogliamo con queste nuove terminologie prestate dalla sociologia: in realtà c’è troppa gente e troppe poche persone per poter gestire questo afflusso di richieste. Questo comporta anche servizi non sempre a livello ed adeguati a Positano, comporta anche delle grosse problematiche e difficoltà.

L’esempio calzante ci è stato dato da una persona con cui ci siamo seduti oggi tranquillamente in spiaggia per pochi minuti a chiacchierare su alcune situazioni che si sarebbero potute evitare. La riflessione che mi è stata fatta è “Positano è come una bottiglia da un litro e ci vogliamo mettere due litri dentro. Questo non è possibile”. Non sappiamo quale sia la scelta da fare, se numero chiuso o limitazioni, ma cominciamo noi stessi a vivere più slow. Ecco, alcuni ristoranti hanno un giorno di festa a settimana, ridurre le clientele se non si possono gestire, se non si possono fronteggiare al meglio certe situazioni. Anche in questo si può dare un segnale, sono tanti campanelli d’allarme. Il traffico, anche se grazie alle limitazioni dei bus sicuramente è migliorato. Campanelli d’allarme per le vie del mare: c’è una vera e propria invasione, un assalto al molo che potrebbe portare a qualche guaio. Nello stesso interesse degli operatori, cerchiamo di lavorare in maniera più serena, più slow, più umana, e cerchiamo di offrire più qualità, più calma e facciamo quattro chiacchiere con i nostri clienti senza quella fretta che ci porta a non guardare neanche in faccia le persone. Positano diventi più slow.

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