Ravello Festival, l’ex direttore Fraulo: gara per costruzione palco, ancora zero atti pubblicati

Spicca sui social l’ultimo post pubblicato da Antonio Fraulo, ex direttore di produzione del Ravello Festival. Fraulo racconta con un tono critico l’ultima vicenda a cui è andato incontro il Festival per l’affidamento dei lavori di realizzazione di palco e tribuna. Il bando – al quale hanno partecipato 4 aziende – è stato disertato una volta, e la storia rischia di ripetersi, come fa notare Fraulo. Ecco cosa scrive.

Il bando per la realizzazione di palco e tribuna

Anche se non interessa più a nessuno, pubblico questa piccola storia triste per segnalare, se mai ce ne fosse bisogno, il livello a cui il Ravello Festival è arrivato. Lo faccio anche per raccontare i fatti ai consiglieri di indirizzo della Fondazione nominati dal comune di Ravello, che conosco come persone perbene, affinché facciano sentire la loro voce. Lo scorso 26 Aprile la Fondazione Ravello pubblicava un avviso per la manifestazione di interesse alla realizzazione di palco e tribuna per il Ravello Festival indicando in 160000 euro più 10000 euro di oneri di sicurezza la base dell’impegno economico per tale realizzazione. Alla Fondazione arriva la manifestazione di interesse di 4 aziende del settore inclusa quella che negli ultimi anni ha realizzato la struttura e ne conosce a memoria tempi e criticità per la costruzione.

Gara deserta: incremento dei costi

Il 27 maggio alle 11.30 termine ultimo per la presentazione delle offerte nessuna delle 4 aziende presenta la propria offerta dunque gara deserta. La Fondazione ne prende atto redige il verbale e pubblica una nuova determina nella quale tra le altre cose afferma: “Ritenuto tuttavia che una possibile ragione della gara andata deserta riposi in un margine d’utile eccessivamente contenuto per le imprese, visti peraltro i rigorosi oneri prestazionali richiesti e la tempistica serratissima per l’allestimento e visti altresi il diffuso incremento dei costi (anche) dei servizi, connesso alla congiuntura nazionale ed internazionale degli ultimi mesi”. 

Zero atti pubblicati

Praticamente la Fondazione si fa carico dei problemi di quattro aziende che sin dal 26 Aprile conoscevano l’importo dell’appalto e ben conoscendolo manifestano il loro interesse a partecipare ritenendolo dunque congruo, in più, racconta di tempistiche serratissime per la realizzazione, dettate dalla Fondazione stessa e ben conosciute soprattutto da una delle quattro aziende che avevano palesato interesse alla gara di appalto. Comunque nella nuova determina la Fondazione indica in 190000 euro inclusi oneri di sicurezza, con un incremento del 20% rispetto al precedente, la nuova cifra come base di gara indicando il 3 giugno alle ore 11.30 il termine ultimo per la presentazione delle offerte. Indovinate cosa? Il 3 giugno si mormora che non si è presentato nessuno, e soprattutto non ci sono atti pubblicati che raccontano cosa sia successo quel giorno. Chissà quando vedremo pubblicati il prossimo verbale e la prossima determina relativa a questa storia. Magari ci racconteranno che l’inasprimento della guerra in Ucraina, il vaiolo delle scimmie, il blocco del grano l’aumento del gas e della benzina, impongono un impegno economico per la costruzione del palco ancora maggiore. Un ultima nota su quel palco che costerà a questo punto circa 200000 euro si terranno quest’anno 11 concerti. E stiamo parlando solo della struttura.

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