Positano , choc anafilattico per un bambino di tre anni , intervento dell’elisoccorso a Montepertuso

Positano, choc anafilattico per un bambino di tre anni, intervento dell’elisoccorso a Montepertuso.
Ancora un problema relativo a una crisi allergica e ancora un intervento in emergenza del 118.
L’ambulanza ha trasportato il bambino presso il campo sportivo di Montepertuso, dove l’elisoccorso è atterrato. Il bambino è stato trasferito d’urgenza  a Salerno nel reparto di Pediatria del Ruggi, per ricevere le cure del caso.

Il piccolo, insieme con la famiglia, ha raggiunto la perla della Costiera Amalfitana da Bologna per passare qualche giorno di relax. Tutto stava procedendo per il meglio fino a quando, per cause ancora da stabilire, sul corpo del bambino sono comparse alcune bollicine e la temperature corporea è salita in maniera davvero preoccupante. La madre ha subito allertato il 118. Sul posto sono arrivati i sanitari dell’unità della Croce Bianca di Salerno di stanza ad Amalfi. I soccorritori hanno provveduto a stabilizzare il piccolo e poi a trasportato a bordo dell’ambulanza medicalizzata presso il campo sportivo di Montepertuso, nella zona alta di Positano, dove ad attenderlo c’era l’elisoccorso con il quale è stato condotto presso l’Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno. Il tempestivo intervento dei soccorritori è stato determinante in quanto le condizioni del bambino, al momento del ricovero, sono sensibilmente migliorate. Il tutto ha richiamato l’attenzione delle persone presenti in spiaggia, dove il piccolo ha avvertito il malore. I bagnanti hanno trattenuto il fiato con la speranza che tutto potesse andare per il meglio. La madre del bambino, che è stata sempre al suo fianco, dopo l’arrivo dei soccorritori ha potuto tirare un gran sospiro di sollievo. Una storia che avrebbe potuto avere conseguenze ben peggiori ma che fortunatamente si è conclusa con un grande spavento. C’è già chi attende la famiglia, che molto spesso hanno scelto la perla della Divina per le ferie, e il piccolo per qualche ulteriore giorno di vacanza. Spetterà ora ai medici che hanno preso in cura il piccolo di tre anni stabilire la causa che ha provocato il pericoloso shock anafilattico per evitare che in futuro si possa ripetere

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