“Firenze” il nuovo singolo di Marco Mariconda, omaggio ad una città che non smette mai di sedurre

Quando ho ascoltato la prima volta il brano “Firenze” di Marco Mariconda (etichetta Soter e distribuzione IDM) mi è venuto in mente il Corridoio Vasariano, un posto straordinario e magico della città di Dante, un percorso ai più sconosciuto, dove, quando era ancora possibile visitarlo, potevi rifugiarti, abbandonandoti totalmente alla bellezza del Rinascimento. Nel “Corridoio” c’è l’arte e se guardi in alto nelle sere d’estate il cielo è uno strobo, come canta Mariconda nel suo nuovo singolo. La passeggiata aerea che unisce gli Uffizi a Palazzo Pitti, voluta da Cosimo I de’ Medici, ci spinge a riflessioni sulle nostre esistenze proprio come la melodia di Marco, senza però prenderci troppo sul serio come se inseguissimo lo sgurz di David Riondino ricordandoci di non “temere niente dai sogni”, come verga in una poesia Simona Cerri Spinelli, per citare due autori fiorentini che amo e che in parte mi rimandano a questo ordito di melodie e versi realizzato da Marco, che lega a ritornelli ammiccanti e ballabili domande e dubbi sull’amore e il divenire che non chiedono risposte ma solo di lasciarsi andare alla vita. Marco Mariconda è il menestrello che accompagna il Duca mediceo lungo il Corridoio del Vasari, che corre per circa un chilometro sopra la città e il fiume, entra nei palazzi, accerchia la Torre de’ Mannelli, si affaccia nella Chiesa di Santa Felicita e approda a Boboli. Non esiste nulla di paragonabile in nessuna città della vecchia Europa, e il segreto di certe realizzazioni architettoniche è nella passione che muove i suoi artefici. Marco Mariconda mette in tutto quello che fa questa passione; cantautore classe ’83, è anche fonico, tecnico del suono e Director del suo Recording Studio, Fade in, che ha realizzato con non pochi sacrifici. Da subito si è confrontato con professionisti affermati come James Senese e Massimo Di Cataldo, senza rinunciare a creare un proprio gruppo “Le Sequenze” costituito da Antonio Gambardella alle tastiere e da Franz Mirò al basso, con il quale misurarsi con l’unico vero giudice di un compositore e musicista il pubblico che può promuoverti con il massimo dei voti o bocciarti senza appello. Nel maggio del 2017 ha esordito con il suo primo progetto musicale “Divenendo” (Fade In Recording Studio) ricevendo giudizi molto positivi da pubblico e insiders, gli otto brani che lo compongono ci consegnano un prodotto musicale costruito con professionalità, un pop che ammicca all’elettro con riverberi synth e indie. Brani che spaziano dalle note melanconiche de “L’instabilità” ai ritmi più incalzanti di “Non mi sembra di capire” e “Così labile”, non dimenticando di trattare tempi più impegnati come in “Per un giorno” e sensazioni introspettive come in “La mia serenità”. “Firenze” e “Assaporare te”, sono i due brani targati Soter che segnano il suo ritorno sulla scena deciso, convincente e maturo: prologo di un progetto musicale che si annuncia ancora più incisivo.
Di Luigi De Rosa

Link utili: https://www.facebook.com/MarcoMaricondaartist/

Generico giugno 2022
Firenze di Marco Mariconda

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