Addio da Positano a Raffaele La Capria l’intervista di Positanonews a Dudù “Qui era il mio rifugio, l’inzio della Vita”

Addio da Positano a Raffaele La Capria l’intervista di Positanonews a Dudù “Qui era il mio rifugio, l’inzio della Vita”. Tutti lo chiamavano affettuosamente “Dudù” nella perla della Costiera amalfitana, il legame dello scrittore napoletano con la nostra cittadina era talmente forte che è stato nominato anche nostro cittadino onorario . Oggi scriveremo ancora di lui, con commozione ricordiamo, fra le tante,  l’intervista che gli facemmo nel momento del riconoscimento da parte del consiglio comunale all’unanimità . Fra le tante cose ha immortalato con il film “Leoni al Sole” un’atmosfera epica delle vacanze estive in una Positano magica e indimenticabile, icona del divertimento e della bella vita. Il film del 1961 di Vittorio Caprioli si ispirò a “Feriti a Morte” , proprio di La Capria , una sorta di “vitelloni” del Sud, secondo noi molto più bello, all’epoca c’era anche chi faceva se stesso come l’indimenticabile Vittorio Pugliese.
Lo abbiamo intervistato più volte ma l’emozione maggiore ci fu con la cittadinanza onoraria Il 29 luglio 2014 .La cerimonia, con la consegna di una pergamena da parte del sindaco Michele De Lucia,  all’inizio della prima del Positano Teatro Festival di Gerardo D’Andrea , anche lui scomparso di recente. Qui aveva una villa la zia materna e qui ha avuto , come ha detto nell’intervista , incontri che hanno poi segnato il suo percorso letterario . Una Positano che era uno splendore , si camminava a piedi scalzi, qui ha cominciato le immersioni e la pesca subacquea, che poi si tramutava in laute cene, come Steinbeck, a cui fra l’altro si ispirava,   alla Buca , altri tempi. Tempi di drink dopo il mare sugli scaloni dei leoni dove si incontravano le ragazzine “bene” di Napoli e Roma, ma anche le americane o le milanesi, più abbordabili , diciamo… Positano era anche un “rifugio” culturale e qui incontravi artisti e scrittori fuggiti dal nazismo o dallo stalinismo con cui si è potuto confrontare. Nella sua villa passava l’attrice Andreina Pagnani, i commediografi Cesare Giulio Viola e Aldo De Benedetti, il disegnatore e scenografo Umberto Onorato e altri ancora.  Positano per La Capria è stato il luogo dell’anima, il luogo dell’educazione culturale e sentimentale che ha contribuito a formare un grande scrittore quale è stato lui.

Raffaele La Capria

Che la terra ti sia lieve e grazie per tutto quello che hai fatto e scritto

Michele Cinque

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