A Napoli la prima del Ballet des Porcelaines o il Principe della Teiera

Napoli – Due grandi istituzioni culturali, “Palazzo Grassi – Punta della Dogana”, sede della Pinault Collection a Venezia, e il Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli con l’Associazione Amici di Capodimonte, sono liete di presentarvi la prima rappresentazione nazionale del “Ballet des Porcelaines” o “Il Principe della Teiera”, nella versione curata da Meredith Martin, docente di storia dell’arte presso la New York University, con il coreografo e attivista di Final Bow for Yellowface Phil Chan. Partito dal Metropolitan Museum of Art di New York, passando per l’Inghilterra, il “Ballet des Porcelaines” va in scena per il pubblico italiano in quattro date con doppio appuntamento ciascuna. Quest’oggi, sabato 25 e domani 26 giugno, alle ore 16.00 e poi alle 17.00, presso il Museo e Real Bosco di Capodimonte, nell’ambito della ricca programmazione dell’edizione 2022 del Campania Teatro Festival che, per il terzo anno consecutivo, sceglie il Real Bosco di Capodimonte per la presentazione degli spettacoli all’aperto. In seguito, il 28 e il 29 giugno, alle ore 17.00 e poi alle 19.00, il balletto arriverà a Venezia nell’atrio di Palazzo Grassi per la seconda tappa italiana della tournee internazionale. Il “Ballet des Porcelaines” è un’opera a suo modo leggendaria, nessuna traccia resta infatti della coreografia, dei costumi e delle scenografie che caratterizzavano la sua esecuzione, se non una copia del libretto (ne esistono ancora due conservate presso la Bibliothèque nationale de France) ritrovato all’inizio degli anni Duemila all’interno di un manoscritto, presso la biblioteca de l’Arsenal di Parigi. La prima messa in scena del libretto originale, composto dal conte de Cayuls, antiquario e proto-archeologo francese, risale al 1739 e si sa aver avuto luogo presso lo Chateau de Morville vicino a Parigi, a opera di un gruppo di aristocratici artisti amatoriali. Il balletto, ispirato a una fiaba dello stesso ambiente letterario de “La Bella e la Bestia” (1740), racconta la vicenda di un principe e di una principessa su un’isola remota governata da uno stregone malvagio che trasforma gli abitanti in figure di porcellana facendoli volteggiare sino a tramutarsi in vasi. Perso nella boscaglia e disorientato dal tintinnio della porcellana portato dal vento, il principe protagonista del racconto viene raggiunto dal mago e trasformato in teiera, diventando irriconoscibile agli occhi dell’amata. La principessa però rompe l’incantesimo e manda in frantumi tutte le porcellane. La storia finisce con la fuga dello stregone, l’unione dei due amanti e il ricomponimento di tutti i frammenti nell’esecuzione di una contredanse. L’analisi del contesto storico e sociale in cui si inserisce il concepimento del balletto, così ricco di fascinazioni provenienti dall’oriente, ha condotto Meredith Martin, i cui studi storico-artistici si concentrano soprattutto sulle interazioni tra Asia ed Europa, a rileggere la vicenda come l’allegoria del bramoso desiderio degli occidentali di possedere i segreti della creazione della porcellana cinese, definita nel Settecento “l’oro bianco”. Grazie al coreografo e attivista Phil Chan, co-fondatore di Final Bow for Yellowface, associazione impegnata nel sostegno delle comunità asiatiche in occidente, e la prof. Meredith Martin l’opera verrà riproposta in un contesto sociale e culturale contemporaneo. La co-autrice americana insieme al coreografo, infatti, ha immaginato di restituire alla componente asiatica il ruolo di protagonista, capovolgendo il senso del copione.  Sarà dunque  la visione eurocentrica del popolo e della cultura sommariamente detta “cinese” che ha continuato a essere esercitata senza possibilità di discussione nel rappresentazione artistica occidentale ad essere capovolta. In questo momento storico in cui gli asiatici che vivono in minoranza in Occidente sono soggetti a livelli sempre più alti di attacchi, questo balletto vuole sensibilizzare il pubblico a guardare gli asiatici con maggiore umanità.
a cura di Luigi De Rosa

Link utili: https://capodimonte.cultura.gov.it/ballet-des-porcelaines-prima-rappresentazione-italiana/

Generico giugno 2022

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