Piano di Sorrento, il racconto del lunedì del Prof. Ciro Ferrigno: “Regina Coeli Laetare”. Mese di maggio all’Oratorio di San Nicola

Piano di Sorrento. Riportiamo il consueto e sempre interessantissimo racconto del lunedì del Prof. Ciro Ferrigno che oggi ci porta a rivivere il mese di maggio nell’antico Oratorio di San Nicola, nel centro storico carottese: «Durante il Mese Mariano all’Oratorio di San Nicola don Antonino ci faceva cantare in gregoriano: “Regina coeli, laetare, alleluia! Quia quem meruisti portare, alleluia! Resurrexit sicut dixit, alleluia! Ora pro nobis Deum, alleluia!” che significa: “Rallegrati, Regina del cielo, alleluia! Poiché Colui che hai meritato di portare in grembo, alleluia! È risorto come aveva predetto. Alleluia! Prega per noi il Signore, alleluia!”
Il Regina Coeli è una preghiera con la quale chiediamo alla madre del Risorto di intercedere a nostro favore presso Dio. Nella forma originaria si compone di quattro brevi frasi recitate a versetto e responsorio, che costituiscono una delle antifone mariane che si leggono o cantano nel tempo di Pasqua, la sera, al termine della Liturgia delle Ore. Questa gioiosa preghiera dal 1742 viene anche cantata o recitata, sempre nel tempo pasquale, in sostituzione dell’Angelus all’aurora, a mezzogiorno e al tramonto. La sua composizione risale al decimo secolo, ma l’autore è sconosciuto. La leggenda narra che, a Roma, papa Gregorio Magno, una mattina di Pasqua, udì degli angeli cantare le prime tre righe, alle quali aggiunse la quarta; altri affermano che l’autore sia papa Gregorio V. La melodia in uso risale al dodicesimo secolo, ma fu semplificata nel diciassettesimo.
Riaffiorano i ricordi del Mese di Maggio a San Nicola, come vecchie colonne di un tempio greco sepolto da tempo immemorabile e nella memoria ci sono solo sprazzi di quelle sere intense: il Rosario, l’omelia, i canti mariani, le litanie lauretane con la Salve Regina ed il Regina Coeli Laetare. L’altare era pieno di fiori freschi che, ogni sera, qualcuno portava in cappella, raccolti nei giardini di casa come rose, gelsomini, calle, gigli, fiori di paradiso, ma in particolare le rose, quelle che hanno un profumo inebriante. Tanti secoli fa Maggio fu dedicato alla Madonna, proprio perché è il mese delle rose e la Vergine Maria è considerata la Rosa Mistica, la rosa delle rose.
La cappella era gremita, piena zeppa e certe volte non c’era più spazio per sedersi. Eravamo in prevalenza noi ragazzi dell’Oratorio, ma non mancava un nutrito gruppo di pie donne, che abitando nelle vicinanze, trovava comodo e gradevole partecipare alla funzione. Erano quelle donne, in prevalenza, a portare di sera in sera i fiori per l’altare, quasi a voler giustificare la loro presenza nel bel mezzo di una massa di giovani. Ricordo che la chiusura del Mese veniva solennizzata con la presenza di un altro sacerdote, in genere don Alfredo, con la distribuzione dell’immaginetta ricordo ed una fotografia di gruppo nel campetto.
Negli ultimi anni a San Nicola è tornata la celebrazione del Mese di Maggio, animata amorevolmente dalla Confraternita dei Luigini. L’altare ancora si riempie di fiori profumati, tornano i canti e certamente anche il Regina Coeli Laetare, ma è un mondo nuovo, quello della storia che continua, si rinnova, cammina. Quando la terra ci restituisce gli avanzi di un antico tempio, possiamo ricostruirlo com’era e dov’era, ma non sarà mai più quello dei tempi passati, andati per sempre. Qualcuno ha detto che sotto il cielo tutto muta e tutto resta uguale».

Piano di Sorrento, il racconto del lunedì del Prof. Ciro Ferrigno: “Regina Coeli Laetare”. Mese di maggio all’Oratorio di San Nicola
Piano di Sorrento, il racconto del lunedì del Prof. Ciro Ferrigno: “Regina Coeli Laetare”. Mese di maggio all’Oratorio di San Nicola

 

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