Il Taccuino di Baudelaire di Giovanni Farzati

Il Taccuino di Baudelaire di Giovanni Farzati dal Cilento per Positanonews.it

Riflessioni meteo
Periodo climatico delirante.
Si vedono camminare insieme, persone con maglie e giubbini e persone in calzoncini e maniche corte.
Alle 23:00 occorre il pigiama, alle 2:00 sei madido di sudore, alle 5:00 riprendi la coperta.
M.Sica

💥Incipit
Signore, dammi una buona digestione e qualcosa da digerire…( dalla Preghiera del buon umore di San Tommaso Moro)

💥Paris
di Catherine
34 anni fa moriva Enzo Tortora, vittima di malagiustizia.
L’accusa tra le più infamanti, quella di affiliazione con la Camorra, poi l’arresto, il carcere e, infine, l’assoluzione.
Il 12 giugno voteremo SÌ al referendum sulla giustizia per dire basta agli innocenti in carcere, basta a migliaia di vite rovinate da errori giudiziari.
Mai più casi Tortora.
#iodicoSÌ

💥Chi vota a destra, chi vota a manca e io sono stanco; le elezioni sono in fatto paradisiaco, paragnostico, di grande incertezza; tanti nomi che  galleggiano, perché è importante galleggiare; pillole di saggezza di Umberto Anaclerico, che dal suo palchetto sui social, anima l’attesa di questa importante tornata elettorale di Agropoli del 12 giugno; tempo di elezioni comunali;   l’estro del poeta; attore teatrale Umberto Analcrerico;  promette il voto a tutti e nessuno; fa ridere, tanto ridere;  basta cercare sul suo  profilo Facebook, pillole poetiche; il “Voto” di Umberto Anaclerico; divertimento assicurato; datemi tre Caravelle, un uovo di Colombo, le cinque rose di Jennifer, una Giara ed un cappello nuovo; vi portero’ la grande magia; è sempre lui, Anaclerico Umberto che si diverte.
Sara’ l’alba di un nuovo giorno? sara’ quel che sara’;ma  spero,che sara’ solo amore per te Agropoli. E infine; ancora lui; sua saggezza Anaclerico, “oltre la collina ve lo assicuro c’e’ il mare, mi raccomando”.

💥Appunti dopo pranzo😁
di Dias
In Brasile, a San Paolo; fa freddino- come riporta il giornale Folka di S.Paolo, la temperatura ha raggiunto i 7 gradi nella località turistica Campos do Jordao, molte le persone con sciarpe e cappelli. È diverso da Rio, lì l’atmosfera è come una spiaggia; qui è diversa.

💥The Walter Cronkite of good journalism
RUOTE MALEDETTE (Storie tragiche del ciclismo) Questa la recensione del più grande scrittore/giornalista italiano di ciclismo, Marco Pastonesi.
di Marco Pastonesi

Il ciclismo ha un dio. E’ il dio – scritto per pudore con la minuscola – del ciclismo. Quello che dà voce a strade mute e silenziose, cielo a tornanti e valichi, orizzonti a vialoni e rettilinei, colori a campagne, popolo ai marciapiedi. Quello che spinge i corridori in salita, li guida in discesa, li incoraggia quando fuggono, li conforta quando inseguono, li tranquillizza alla partenza, li accompagna all’arrivo, li sostiene quando sono in riserva. Quello che trova risposte quando si chiedono ma-chi-me-l’ha-fatto-fare. Quello che li protegge in volata, gomito a gomito, anche gomito fra le costole, a sessanta all’ora.
Il ciclismo non può essere ateo. Il dio del ciclismo fa quello che può, non è così onnipotente e onnipresente come si possa credere, non è così maiuscolo come si voglia immaginare. Con il moltiplicarsi del calendario, dà un occhio di qua, mette una pezza di là, spesso compie miracoli imprevisti e ignorati, dati per scontati, come se certe velocità siano sempre accettabili, come se certi rischi siano sempre praticabili, come se certi pericoli siano sempre azzardabili. Finché anche il dio del ciclismo è costretto ad arrendersi.

“Ruote maledette” di Remo Gandolfi (Urbone Publishing, 156 pagine, 12 euro, con prefazione di Luca Gregorio) è un libro – a suo modo – religioso. Non si parla di Dio né del dio del ciclismo, ma qui si contemplano 13 casi (14 con quello di Marco Pantani ospitato nella versione di Walter Panero) in cui il dio del ciclismo era assente, carente, vacante, miope o lento, o già impegnato altrove, e proprio non ce l’ha fatta. E 14 corridori, capitani o gregari, velocisti o scalatori, puliti o dopati, ci hanno lasciato la pelle.
Jean-Pierre Monseré, stampato sull’auto di una donna in ritardo per il suo appuntamento con il commercialista. Fabio Casartelli, slittato contro un paracarro, in un bosco, nei Pirenei. E Juan Manuel Santisteban, che invece finisce, misteriosamente, contro un guard-rail. José Maria Jimenez, che lotta contro un fantasma, addosso, dentro, un buco nero, tra paura e ansia, tra vuoto e nulla. E Frank Vandenbroucke, che lotta contro se stesso, un uomo a più dimensioni, una questione di limiti e confini, anche di frontiere, fra la realtà e le realtà irreali e chimiche, seducenti e stupefacenti. Tom Simpson, sciolto al sole del Ventoux, sciolto anche fra amfetamine e alcol. Stan Ockers, che muore sulla pista di casa. Luis Ocaña, che per morire deve ricorrere a un colpo di pistola alla testa. Denis Zanette, che muore per motivi mai chiariti fino in fondo, come se ci debba essere sempre una spiegazione, una volontà, una diagnosi. Joaquim Agostinho, coinvolto in corsa in una ecatombe provocata da cani randagi, lui che era sopravvissuto alle guerre con la legione straniera. Xavier Tondo, graziato da incidenti in bici, ma schiacciato dalla portiera dell’auto e la saracinesca del garage. Antonio Martin Velasco, investito da un camion. E infine Michele Scarponi, che ha chiuso le ali una mattina di due anni fa, vicino a casa, contro un furgone, guidato da un amico, cieco in quell’istante.
Dio, il dio del ciclismo, dov’era in quei momenti? Gandolfi non ha risposte. Ha però passione, amore, fede. Nel ciclismo, nello sport, nella vita. Queste sue storie, fra dati certi, pensieri romanzati, dialoghi inventati, insegnano a volerci bene, e forse anche a credere. Magari frenando, almeno un po’, quando la vita corre troppo veloce, frenetica, psichedelica, fino a precipitare.
Il Libro si può acquistare qui:
RUOTE MALEDETTE. Storie tragiche sul ciclismo

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Il nuovo Kymco Agility 125i R16+ si guida con la patente A1-B ed è già disponibile al prezzo di listino 2.090 euro f.c. in tre diverse colorazioni: antracite scais Opaco, grigio dossena e il nuovo blu manerba.

💥Manca il personale?
Colpa dei salari bassi; basta con la retorica dei giovani scanzafatiche; la difficoltà nel trovare personale è dovuta ai salari bassi e all’eccessivo uso di contratti a termine..il report è di Legacoop e Ipsos
(da The Post internazionale)

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💥900 pagine
occorrono a Blake Gopnik per svelare verità, bugie e falsità sulla “vita del genio del pop, Andy Warhol”, scrive Dagospia.
Se vogliamo comprendere davvero Andy Warhol; abbiamo poche possibilità, o uscire di casa e andare al centro commerciale, oppure due passi tra le vetrine del centro o in periferia,sempre vetrine sono! oppure stare in casa, accendere il televisore, vedere un talent show, un reality show.
Warhol aveva detto che ognuno ha diritto a 15 minuti di gloria, profetico;  oggi quei 15 minuti sono diventati 15 secondi, che è il tempo massimo di attenzione che dedichiamo quando postiamo una storia su Instagram,Facebook, i social; noi oggi abbiamo un telefono,fotografiamo il mondo e lo postiamo. (Berardo Viola)

💥Se Max
coglie nel segno, meglio emigrare, oppure prendere a calci nel c… tutto e tutti o quasi!!! Vaccini, Covid e chiusure. Max Del Papa ci spiega perché “non c’è ritorno alla normalità: c’è solo l’ordinarietà del manicomio” 👇 Ordinarietà del manicomio? Questa mi mancava…poveri noi.. (Secondino)

💥Kimco veloce, però !
Ecco i dettagli dei motori monocilindrici 4 tempi di Agility 125i R1+ e 200i R16+ EURO 5: alla cilindrata 125 cc si abbinano una potenza massima di 6,4 kW (8,7 CV) a 7.500 giri/min e una coppia massima di 8,6 Nm a 7.000 giri/min per una velocità massima di 85 km/h.

💥Franco Scepi docet

ANNI LONTANI !                                     PER NON DIMENTICARE LE MIE RADICI NEL PENSIERO D’ARTE FLUXUS                     NELLA FOTO D’EPOCA,                                     IO SONO TRA YOKO ONO ED IL MIO AGENTE A NEW YORK .                       Ricordo  che Fluxus
fu un concetto di arte creato da George Maciunas nel 1962 per liberare  l’arte da i suoi stereotipi, rifacendosi al DADA e al Futurismo,,,tutto poteva essere arte , dalle performances alla musica di cui Yoco Ono, moglie di Yon Lennon fu famosa interprete ..è poi immagini in movimento, réclame , tutto poteva essere Arte e Vita per non divenire mai feticcio mercantile  ed essere sempre arte vitale. Così su suggerimento paradossalmente anche  di Warhol,  creai il termine Over Ad Art per  andare anche oltre la POP Art che a quel tempo aveva cavalcato troppo  il  consumismo invece  di rifarsi alla réclame di artisti futuristi  come ad esempio Depero e aveva, a mio parere,  abbracciato troppo  gli stereotipi della politica e della  finanza mercantile .                 Ad esempio John Cage  fu il grande  compositore filosofo  del silenzio che si contrappose  hai suoni  ripetitivi con il silenzio ” Flusso” vitale come il sangue .

🤣 Ed è proprio nella capacità di correggere la realtà che c’è l’arte di Andrew

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