Draghi contro il 110 % fa arrabbiare il M5S, ma che i costi dell’edilizia sian triplicati è vero anche a Sorrento. Perchè non aiutare a smaltire l’amianto?

Draghi contro il 110 % fa arrabbiare il M5S, ma che i costi dell’edilizia sian triplicati è vero anche a Sorrento. Perchè non aiutare a smaltire l’amianto? Si parla di ambiente e si è trovata l’idea del 110 %, ora Draghi si è accorto che i costi dell’edilizia sono triplicati, ed è un dato di fatto anche in Penisola Sorrentina ( in Costiera amalfitana, fra Positano, Amalfi e Ravello sono pochi i casi di bonus 110 sia forse per mancanza di organizzazione , ma anche per i maggiori problemi urbanistici, ndr ) , basta chiedere in giro, ma la cosa più grave è che non sempre questo giro è virtuoso per l’ambiente, a volte lo è solo per i tecnici, chiaramente ci sono casi e casi, ma ancora insistiamo, se veramente si vuol far qualcosa per l’ambiente perchè non aiutare le famiglie a smaltire l’amianto? Ricordiamo che le famiglie italiane ignare si sono trovate serbatoi e materiali vari in amianto , poi la legge ha cambiato idea e ora la stessa legge per far smaltire l’amianto vorrebbe imporre a famiglie povere costi esorbitanti ed insostenibili, per la bonifica nessun 110? Perchè? Forse perchè non ci guadagna nessuno? Comunque riportiamo l’agenzia ANSA
“”Il nostro governo è nato come governo ecologico, fa del clima e della transizione digitale i suoi pilastri più importanti. Ma non siamo d’accordo su tutto, sul bonus del 110% non lo siamo, perché il costo di efficientamento è più che triplicato e il prezzo degli investimenti per attuare le ristrutturazioni sono triplicati, perché toglie la trattativa sul prezzo”. Il gioco Vintage “da giocare”. Nessuna installazione. Il gioco Vintage “da giocare”. Nessuna installazione. Elvenar info Report video Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi intervenendo alla plenaria del Parlamento Europeo. “Il ministro dell’ambiente è stato straordinario, ha fatto provvedimenti straordinari. Possiamo non essere d’accordo sul superbonus 110% e non siamo d’accordo sulla validità di questo provvedimento – spiega Draghi -. Cito un esempio: il costo di efficientamento è più che triplicato grazie ai provvedimenti del 110%, i prezzi degli investimenti necessari per le ristrutturazione sono più che triplicati perché il 110% di per sé toglie l’incentivo alla trattativa sul prezzo. Poi, le cose vanno avanti in Parlamento, il governo ha fatto quel che poteva e il nostro ministro è molto bravo”, chiosa Draghi. La frase di Draghi ha allertato i Cinquestelle. “Mario Draghi nel suo intervento a Strasburgo durante la plenaria del Parlamento europeo ha dichiarato di non essere d’accordo sul Superbonus; sinceramente lo avevamo già dedotto dai continui blocchi e dalle modifiche apportate alla misura nei mesi scorsi che di fatto hanno rischiato di renderla inutilizzabile. Vorrei ricordare al nostro presidente del consiglio che il Superbonus è espressione della volontà parlamentare di tutte le forze politiche, e per questo, anche se il suo giudizio personale è negativo, non può boicottare una misura che peraltro in più occasioni ha ricevuto lodi dalla stessa Unione Europea.” Così in una nota il deputato M5S Riccardo Fraccaro. “Ci lascia abbastanza perplessi l’irricevibile perentorietà con cui il premier Draghi si è scagliato contro il Superbonus al 110%. E’ stata gettata una volta per tutte la maschera: forse alla base dei continui paletti normativi e della ossessiva smania dell’esecutivo di voler limitare la circolazione dei crediti fiscali, c’è proprio questa insofferenza del presidente del Consiglio nei confronti del provvedimento”. Così in una nota i senatori M5s in commissione Industria, Commercio e Turismo Gianni Girotto, Cristiano Anastasi, Marco Croatti, Gabriele Lanzi e Sergio Vaccaro. I 5 stelle ricordando che il bonus “nel 2021 ha contribuito in maniera decisiva a quel +6,6% del Pil di cui ha giovato in primis proprio il premier. Un’incidenza, quella del Superbonus al 110%, confermata da decine di analisi e di studi, che hanno portato commissari europei come Timmermans e Simson ad evidenziarne la portata innovativa. Insomma, mentre l’Europa plaude e guarda con curiosità agli effetti positivi di questa agevolazione, il nostro primo ministro la boccia sonoramente proprio a Strasburgo: una contraddizione evidente”. Non solo. Le parole del premier sono ” uno schiaffo sonoro alla maggioranza che lo sostiene, visto che il Superbonus al 110% è nato grazie all’intuito del M5s ma ora trova il favore incontrastato di tutto il Parlamento. Per un motivo: questo meccanismo fiscale non solo ha portato in dodici mesi un risparmio di energia pari a quello dei consumi di energia elettrica di un milione e 100 mila famiglie, ma ha avuto effetti salvifici sull’edilizia, con ricadute occupazionali impensabili prima che arrivasse l’ok alla misura”. Inoltre, “vorremmo rammentare a Draghi che l’escalation dei costi nel settore delle costruzioni c’è stato in tutta Europa, anche in quei paesi che non hanno bonus edilizi. Quindi parlare di efficientamenti energetici dai costi triplicati lascia il tempo che trova, un po’ come a inizio anno quando si puntò il dito sul boom di frodi legate al Superbonus, boom rivelatosi poi un falso storico”. “Al premier Draghi – concludono i parlamentari del Movimento – chiediamo maggiore accortezza: provi a dare a questo sgravio un quadro normativo chiaro senza ostacoli e mutamenti di scenario ogni mese, poi ne riparleremo”. “Sul superbonus Draghi ha ragione non al 100, ma al 110 per cento. Non c’è più nessuno che tratti sui prezzi o chieda più preventivi, l’incentivo si è trasformato in una sorta di piè di lista pagato dallo Stato. Tutti noi, compresi i più poveri, stiamo pagando la ristrutturazione de appartamenti e villette ai proprietari di casa creando ulteriore debito pubblico e una degenerazione del mercato”. Lo dichiara Maurizio Lupi, presidente di Noi con l’Italia. LA CONFEDILIZIA, IMPRESE IN CRISI PER I LIMITI AL CREDITO -“Il Presidente del Consiglio ha detto oggi di essere contrario al superbonus del 110 per cento per gli interventi di miglioramento sismico e risparmio energetico degli edifici, in quanto foriero di aumenti dei prezzi. Il problema segnalato dal premier esiste, anche se l’aumento dei prezzi è stato determinato da molteplici fattori” ma “quel che lascia perplessi è il fatto che il Governo, impossibilitato a bloccare questa misura in quanto voluta dalla quasi totalità del Parlamento, abbia introdotto negli ultimi mesi evidenti ostacoli alla sua concreta applicazione, in particolare attraverso i limiti imposti alla cessione del credito”. Lo afferma il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa sottolineando in una nota che “questo modo di procedere, oltre a non distinguersi per trasparenza, ha prodotto due conseguenze molto negative: la prima è stata quella di mettere in estrema difficoltà (in alcuni casi addirittura in crisi) imprese, professionisti e proprietari che avevano i cantieri aperti; la seconda è stata quella di bloccare l’utilizzo anche di tutti gli altri incentivi per interventi sugli immobili, per i quali il meccanismo di cessione del credito e sconto in fattura consentiva un’applicazione anche da parte di cittadini a reddito medio-basso”.

Spesso, inoltre, si gonfiano i costi, è successo in Campania, fra Napoli  e Salerno, mentre, ripetiamo, se davvero si vuole fare qualcosa per l’ambiente aiutiamo le famiglie a togliersi l’amianto in primis

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